ALLE RADICI MITICHE DELL’EPIDEMIA

BALDO LAMI Alle radici mitiche dell'epidemia

” La paura non può essere senza speranza né la speranza senza paura.   

 Baruch Spinoza

 

INVITO ALLA LETTURA

Il virus è ancora un mistero di difficile decifrazione, molto si è appreso dalle ricerche di laboratorio e dalle epidemie del passato, ma molto resta ancora da capire perché l’alieno sfugge a ogni identificazione medico-scientifica razionale e oggettivante, cui questa “introspezione” cerca di ovviare offrendoci una chiave di comprensione inedita e illuminante, quella mitica. Partendo infine dall’idea che la seconda ondata epidemica non può essere dovuta solo all’effetto rebound, l’autore esplora l’impatto destabilizzante della natura ciclica del virus nelle nostre vite, come l’improvvisa obliterazione del campo psichico, fino a introdurci nelle stanze segrete dove si svolge la trattativa…

 

BALDO LAMI, psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica e psicosomatica, poeta e autore della raccolta di versi LE ALI ROTONDE. Fonda a Milano l’Associazione Culturale FARE ANINMA (1995-2010) per la promozione di una cultura simbolica e della psiche. Suoi articoli e riviste o giornali online di psicologia e psicoanalisi. Suoi i libri IL SOGNO DELLA DONNA DI PIETRA, IL MNEMONISTA, PSICOPATIA E PENSIERO DEL CUORE, ANGELICAMENTE, FANTASMA D’AMORE, IL POTENTE GIUDICE DI IEFTE LA SUA POVERA FIGLIA E LO PSICANALISTA, dirige la collana ANIMA & SPIRITO della Zephyro Edizioni.

 

MIA RECENSIONE

LA PAURA

Ciò che ci ha sbattuto in faccia il Sars

Evito di fare da eco alle estenuanti ed inutili polemiche intorno a quanto sta avvenendo a causa del Covid19. Tento di riportare l’attenzione su letteratura e Bello, perché il Bello è medicina indispensabile in ogni frangente.
Aiuta a non perdere la dignità

Non ho evitato le critiche alla classe politica, soprattutto a quella spocchiosa ed autorefenziale bergamasca e milanese, perché questa gente si è arroccata, ed in qualche caso persino arricchita, con i disastri continui e sfacciati in questo anno e mezzo di malagestione.

Non solo per come sono stata snobbata e derisa quando organizzai il seminario su Carlo Urbani il 19 ottobre 2019, ricorrenza del giorno di nascita di Carlo Urbani. Non solo per la boria riscontrata nella classe dirigente medica, bancaria e amministrativa cui mi rivolsi allora, ma proprio perché tutto questo autoreferenzialismo si è davvero rivelato immeritato ed inconsistente.

Ciò che è rimasto a noi possibile fare, per tutti coloro che non hanno avuto oneri ed onori, e non ultimi onorari, in tutta questa questione è stato fare i conti con le nostre paure.

Per i più fortunati con l’aiuto di professionisti psicoterapeuti, per molti altri in completa autonomia e solitudine

E se non molto possiamo fare contro Il Nemico Invisibile, e per questo inaffrontabile, che rappresenta il Virus, qualcosa dobbiamo e possiamo fare almeno nei confronti di noi stessi e delle nostre angosce

Baldo Lami, Autore e Protagonista della psicanalisi italiana, che da dieci anni vive a Treviglio, dove collabora con la Zephyro Edizioni, ha tentato di darci un supporto tecnico, uno strumento di base per conoscere e riconoscere il sentimento che si è diffuso in questo periodo.

Oltre alla rabbia per le gravissime inadempienze compiute a livello politico, la rabbia per le vittime perse a causa, forse a volte, delle incompetenze amministrative non solo del mortale virus, si è diffusa la paura
Ci ha pervaso il timor panico della nostra caducità, della nostra fragilità e del fortissimo senso di impotenza difronte all’ineluttabile flagello.

Non si può comprendere e competere con il fenomeno epidemico, il suo impatto traumatico nelle nostre vite, l’insorgere destabilizzante di un tempo ciclico all’interno di una temporalità lineare, scrive Baldo, ma molto dipende da cosa riusciremo a cogliere dall’immensa catastrofe che il virus ci ha consegnato. Forse per venire incontro a un nostro inconscio desiderio di morte, o di vita nuova, l’occasione di fare anima.

BALDO LAMI

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