BORGO DI TERZO

Borgo di Terzo [ˈborɡo di ˈtɛrʦo] (Bórg de Tèrs [ˈboɾk dɛˈtɛɾs , boɾdɛˈtɛɾs] in dialetto bergamasco) è un comune di 1178 abitanti.
Il nome del paese deriva dal fatto che in questo piccolo borgo ebbe origine la nobile famiglia bergamasca dei Terzi
In ambito storico le notizie che ci sono giunte riguardano principalmente il medioevo: in quell’epoca difatti il paese era completamente cinto da mura e fortificazioni con un castello che svettava sulla vallata. E pare avesse anche una notevole importanza dato che fu l’imperatore Federico Barbarossa in persona a raderlo al suolo nel 1168.
Di quell’epoca rimane, comunque, il cosiddetto Torrazzo, un palazzo medievale risalente al XIII secolo, posto nella parte alta del paese.
In tempi più recenti, all’inizio del XX secolo, il paese fu unito ai vicini comuni di Vigano San Martino, Berzo San Fermo e Grone, assumendo la denominazione di Borgounito, mantenuta fino al 1948 quando i comuni vennero nuovamente scissi.
Di notevole pregio è la chiesa conventuale. Questo edificio, non visitabile, conserva una pala del pittore Giuseppe Henz raffigurante una Madonna con santi ed offerente, una croce in rame dorato del XV secolo.
Nel complesso si può ancora trovare un chiostro del XVII secolo appartenuto al convento di San Michele, soppresso definitivamente nel 1797. Ma il pezzo forte risulta essere il pozzo interno che, con le quattro colonne in pietra bianca ed i capitelli rinascimentali, è considerato monumento nazionale.
Borgo di Terzo ha un territorio prevalentemente collinare, appartiene alla Media Val Cavallina ed è attraversato dal corso del fiume Cherio. Vi è inoltre un piccolo torrente, detto comunemente Closale che attraversa l’omonima valle per poi affluire nel Cherio. Fra il 1908 e il 1931 la località ospitò una fermata lungo la tranvia della val Cavallina.
Merita menzione anche la chiesa parrocchiale dell’Assunta, la cui fondazione pare risalire al XIII secolo. Ricostruita totalmente quattro secoli più tardi, presenta un portale in pietra arenaria ed opere di Pietro Marone (Vergine incoronata e le sante Maria Maddalena, Eurosia e Lucia del 1594) e di Gian Paolo Cavagna (il Cristo Redentore).
Negli atti relativi alla visita pastorale del 1659 del vescovo Gregorio Barbarigo si legge che la chiesa, in cui avevano sede le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Dottrina cristiana, dei disciplini bianchi e dei disciplini verdi, faceva parte della vicaria di Mologno e che i parrocchiani erano 433. La facciata della chiesa è divisa in due ordini, entrambi tripartiti da quattro lesene con zoccolatura e terminanti con capitelli ionici che correggono la trabeazione e il timpano modanato. Il registro inferiore presenta, oltre al portale, due nicchie che ospitano statue raffiguranti i santi Antonio di Padova e Giovanni Battista, quello superiore è caratterizzato da una riforma e da due nicchie nelle quali si trovano delle statue dei santi Pietro e Paolo. L’interno è a navata unica con cappelle laterali. Il presbiterio a pianta rettangolare è chiuso dall’abside, anch’essa rettangolare
La bomber di Borgo di terzo Valentina Giacinti, nel 2019 con la maglia del Milan ha dimostrato di essere la migliore attaccante della serie A e punta a mostrarsi al mondo con la maglia azzurra. Cresciuta calcisticamente a Entratico, è stata premiata nel 2018 come miglior calciatrice della stagione, nell’ambito del contest Top Player of the Year organizzato dal web magazine L Football.

BORGO DI TERZO

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