VIGANO SAN MARTINO

Vigano San Martino [viˈɡaːno ˌsammaɾˈtiːno] (Igà [iˈɡa] o Vigà [viˈɡa] in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 1 327 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato alla destra orografica del fiume Cherio, in Val Cavallina, dista circa 23 chilometri a est dal capoluogo orobico.
L’epoca medievale ha contrassegnato notevolmente il paese, si possono difatti trovare tracce visibili di un castello (nei pressi dell’attuale chiesa parrocchiale) e i resti di diverse fortificazioni.
In tempi più recenti, all’inizio del XX secolo, il paese fu unito ai vicini Comuni di Borgo di Terzo, Berzo San Fermo e Grone, assumendo la denominazione di Borgounito, mantenuta solo fino al 1948 quando i comuni furono nuovamente scissi.
Di notevole pregio è la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista costruita in stile romanico nel 1535, che utilizzava come campanile un angolo di castello. Ristrutturata nel XVIII secolo adottò quella che è la sua forma attuale, con numerosi affreschi e dipinti e un pregevole altare di scuola fantoniana.
Un altro interessante esempio di arte sacra è il Santuario della Madonna del Fiore e San Martino, conosciuto e apprezzato anche da San Carlo Borromeo durante una visita in Val Cavallina nel 1575. Il piccolo luogo di culto è ancora oggi un piccolo gioiello di spiritualità rurale.
Una chiesa campestre, luogo di raccoglimento e spiritualità che a causa del suo isolamento venne “sostituita” con una più vicina al borgo di Vigano San Martino. Questo essere appartata è oggi uno dei tratti più affascinanti che caratterizza la Madonna del Fiore, descritta “a braccio” dal Vescovo di Milano quasi cinque secoli fa.
“Lunga dodici braccia, larga sei, coperta di assi di legno, con un solo altare”, così San Carlo Borromeo descrisse questo Santuario dedicato alla Vergine quando venne in visita in Val Cavallina nel 1575. Una misurazione che tradotta negli odierni metri corrisponde a circa 3,5 metri per 7, un piccolo gioiello di spiritualità rurale.
All’interno della chiesa, la navata rettangolare fu decorata all’inizio del secolo scorso con motivi geometrici e simbolici e al centro del presbiterio si trova un medaglione dedicato a San Martino, patrono del paese. Sotto troneggia l’altare maggiore del santuario, forse opera dei Fantoni, celebre famiglia di intagliatori e scultori della vicina Valle Seriana.
Curiosamente il campanile fu eretto solo 150 anni dopo la costruzione della chiesa stessa, che oggi è luogo di pellegrinaggio per i devoti alla Madonna del Fiore, così chiamata in riferimento all’essere madre di Gesù: il Vecchio Testamento infatti indica che “il fiore è il figlio della Vergine”, un concetto che viene ripreso anche nella Divina Commedia di Dante: “nel ventre tuo si raccese l’amore [..] così è germinato questo fiore”.

VIGANO SAN MARTINO

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