VALBREMBO
Valbrembo [valˈbrɛmbo] (Albrèmb [alˈbɾɛmp] o Valbrèmb [valˈbɾɛmp] in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 4371 abitanti.
Il primo nucleo abitativo stabile risale all’epoca della dominazione romana, quando si svilupparono piccoli insediamenti stabili favoriti dalla posizione territoriale, vicina al capoluogo orobico e posta in quella che un tempo veniva chiamata Val Breno, compresa tra il fiume Brembo e i colli che scemano dalla parte alta della città di Bergamo.
La collocazione di questi accampamenti probabilmente era nei pressi dei centri abitativi di Scano e Briolo che, con Ossanesga, compongono l’attuale territorio comunale.
Durante il periodo medievale i borghi che compongono Valbrembo ebbero un grande sviluppo, come ancora testimoniano le antiche costruzioni che compongono i centri storici di Scano e Ossanesga. Il nucleo abitativo di Briolo rivestiva grande importanza strategica, data la presenza di un ponte sul fiume Brembo, in prossimità di un restringimento del corso del fiume stesso, che lo collegava con la piana di Lemine (ora Almenno) e la valle San Martino.
Numerose sono le abitazioni signorili presenti sul territorio: villa ex Morandi-Lupi, ora Cavagna-Trivulzio, risalente al XVI secolo con corte a forma di ferro di cavallo circondata da un parco; la secentesca villa Morandi-Lupi con un bel porticato affrescato; villa Salvi-Zanchi; la settecentesca villa Beltrand-Beltramelli; e la neoclassica villa Benaglio-Tacchi-Fenili, dotata di un grande giardino.
In ambito religioso meritano menzione la chiesa primiceriale plebana dei santi Cosma e Damiano di Scano al Brembo,
Una chiesa che è indicata già nel primo Millennio, pare che fosse stata fondata nel 1011 dal vescovo di Bergamo Reginfredo. La chiesa è successivamente stata inserita nell’elenco delle chiese sottoposte a censo del 1260 indicata intitolata a san Damiano e sede primaceriale.
La chiesa conserva opere di pregio che sono state riportate ai colori originali dopo il restauro del 2015 a opera della scuola d’Arte Andrea Fantoni di Bergamo. Delle cinque tele restaurate l’Ultima cena è stata considerata lavoro di Francesco Zucco, mentre d’ambito bergamasco le seicentesche tele Adorazione dei pastori, Madonna con Bambino e san Giovannino. Predica di sant’Antonio, e Agar e Ismaele.
La chiesa parrocchiale di San Vito e Modesto di Ossanesga, di cui si hanno notizie nel XVI secolo.
Sul territorio comunale si trova anche il parco faunistico Le Cornelle, parco zoologico avente molta importanza nella conservazione della fauna selvatica, noto soprattutto a livello europeo.
Ogni anno dalla primavera questo luogo è affollatissimo la domenica. Il primo maggio pare il giorno in cui a tutti viene spontaneo e naturale recarvisi. Forse attirati anche dalla possibilità di fare il pic-nic nel parco, sta di fatto che ogni anno il primo maggio le code di automobili in attesa di entrare arrivano a km di distanza.
Inoltre vi è la presenza dell’Aeroclub Volovelistico Alpino (AVA), che da oltre trent’anni, svolge la sua attività sportiva di volo a vela presso l’aeroporto di Valbrembo, inserito nella cornice prealpina dalla Roncola/Albenza, al monte Ubione, all’uscita del Brembo dalla valle che ne prende il nome, al Bruntino, al Canto Alto, alle colline di Bergamo.
Situato sulla sponda sinistra del fiume Brembo a circa 8 chilometri a ovest di Bergamo, il paese apre le porte di accesso alla Val Brembana per chi proviene dalla parte meridionale della provincia
Le camminate o le scampagnate lungo la riva del fiume sono incantevoli e permettono un dialogo diretto con la natura e la fauna locali.
Il festival dei popoli indigeni e tribali sarebbe dovuto tornare in presenza, nel rispetto di tutte le regole di sicurezza imposte dalla situazione dal 2 luglio al 12 settembre, con un cartellone che si preciserà di settimana in settimana nel parco del volo a vela ma ma le restrizioni antipandemia hanno bloccato sul nascere questa iniziativa. La manifestazione mette al centro le problematiche delle culture minoritarie, tentando di riscoprirne il fascino e il senso attraverso testimonianze dirette ed esibizioni. Il festival ha una natura squisitamente etnica. Da tempo chiama dalle nostre parti testimoni e formazioni folkloriche da vari paesi del mondo.