URGNANO

Urgnano [uɾˈɲaːno] Örgnà [øɾˈɲa] in dialetto bergamasco è un comune italiano di 9 947 abitanti
Le origini del paese affondano nell’epoca romana, periodo del quale sono stati rinvenuti reperti di notevole importanza, tra cui due lapidi funerarie.
A tale periodo risalgono anche le vie Cremasca e Francesca.
Per tutto il X secolo, si verificarono anche alcune invasioni barbariche, che secondo alcuni sarebbero alla base di un’altra spiegazione inerente al toponimo, derivante dal nome degli Unni, protagonisti di scorrerie sui territori della pianura padana.
Nei secoli successivi il paese divenne feudo della famiglia milanese dei Visconti che, a partire dal XIV secolo fece erigere una rocca in luogo di una precedente fortificazione, al fine di proteggere il loro possedimento dalle mire espansionistiche delle altre potenze (famoso fu l’attacco portato al borgo da Facino Cane), prima fra tutte la Repubblica di Venezia. Venne più volte ristrutturata dai proprietari che succedettero ai Visconti: tra questi si segnalano gli interventi operati dalle famiglie Colleoni e Albani. Il castello è di proprietà comunale, presenta una struttura a pianta quadrata con quattro torri poste ai vertici perimetrali e altre due sopra le porte d’ingresso. Conserva anche il fossato e i relativi ponti di accesso, e spesso è sede di iniziative culturali.
Il Duomo, dedicato ai Santi Nazario e Celso, risalente alla fine del XVIII secolo e contenente opere di notevole valore, tra cui spiccano gli affreschi di Vincenzo Angelo Orelli, la Pietà del Tintoretto, il dipinto San Nazario e Celso condannati alle verghe eseguito da Enrico Scuri, la Via Crucis e Gesù scaccia i mercanti dal tempio di Francesco Capella e L’invenzione da parte di Sant’Ambrogio delle reliquie dei Santi Nazario e Celso, opera di Giacomo Trecourt. La chiesa ospita il più grande organo settecentesco costruito in Bergamo. È opera di Giuseppe (II) Serassi, che lo completò nel 1798. Profondamente alterato nel 1930, è stato riportato a una forma vicina all’originaria con il restauro terminato nel 2013. Esternamente si presenta con una facciata in pietra e con un campanile posto a lato, detto campanile del Cagnola dal nome dell’architetto Luigi Cagnola, in stile neoclassico e alto ben 54 metri. Ospita un concerto di 12 campane in si♭2, fuse dalla fonderia Bizzozero di Varese nel 1834 (in origine erano 8 campane); Le due campane maggiori e l’allora piccola vennero requisite durante la seconda guerra mondiale, poi ripristinate dalla fonderia Ottolina di Bergamo nel 1947; Nel 1986 furono aggiunte le 3 campane minori, da parte della fonderia Capanni di Castelnovo ne’ Monti; nel 2001 fu aggiunta la settima minore (il semitono), sempre a opera della fonderia Capanni. Attualmente è uno dei concerti di campane più grandi della Lombardia.
Al di sotto della parrocchiale stessa si trova la Chiesa ipogea dello Scurolo.
Nella frazione Basella grande interesse riveste il santuario omonimo, costruito in seguito alle apparizioni della Madonna, avvenute l’8 e 17 aprile 1356. Ampliata un secolo più tardi per volere del condottiero Bartolomeo Colleoni, che vi seppellì la figlia Medea, rappresenta ancor il luogo di pellegrinaggio e di devozione popolare. Il santuario conserva anche la sepoltura di Alessandro Martinengo Colleoni, nipote del condottiero, e della moglie Bianca di Tomaso Mocenigo, quando furono traslate dalla chiesa di Santo Stefano dopo la sua distruzione per la realizzazione delle Mura venete di Bergamo
Un casale del XVII secolo con travi a vista, un posto molto suggestivo, è il ristorante Antico Mulino, con piatti a base di carne e pasta artigianale.
Ma in questo periodo meglio non pensare troppo ai ristoranti…
C’è invece un quartiere di Urgnano che merita assolutamente una visita. Anche per la pasticceria e la gelateria che vi sono allocate… slurp!
Questo quartiere è recente, circa una trentina d’anni credo, ma è spettacolare.
Risultato di un progetto ambizioso che ha dato gioie, e dolori forse, a diverse imprese coinvolte.
È un quartiere costituito da una dozzina di condomini che sono monumenti policromi interamente in marmi pregiati e cesellati.
In queste residenze, una diversa dall’altra, una più bella dell’altra, tutto è costituito da marmi e pietre lavorati e artistici. Giganti bomboniere di minerali eleganti e preziosi. Le finiture sono ricercatissime ed il risultato assolutamente da vedere.
Qui vi regalo solo qualche scatto perché essendo proprietà private non ho potuto visionare l’intera ricchezza. Pezzi unici incastonati uno sull’altro!
Un sogno in grande, di quelli che era ancora possibile realizzare nei mitici anni 80 e 90 in cui la nostra provincia ha goduto di un ventennio di opulenza che ci ha lasciato in eredità case, ville e palazzi di grande prestigio.
L’azienda dove lavoravo prima ha trasportato da Rapolano Terme e da Carrara i marmi utilizzati. Centinaia di viaggi delle meraviglie!

URGNANO

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