SOLTO COLLINA

Solto Collina [ˈsolto koˈlːiːna] (Sólt [ˈsolt] in dialetto bergamasco) è un comune dell’Alto Sebino di 1812 abitanti.
La documentazione in possesso degli archivi ci indica che l’origine del borgo risale all’epoca medievale, all’incirca attorno all’XI secolo.
In quel periodo di forte instabilità politica, tre famiglie altolocate e molto in vista, i Codoferri, gli Oldrati ed i Colombini, decisero di trasferirsi in questa zona molto panoramica e di costruirvi un sistema fortificato.
Da questi luoghi difatti si potevano controllare i movimenti di truppe e carovane dirette o provenienti dal lago d’Iseo e dalle valli Cavallina e Camonica. La struttura prevedeva l’esistenza di un castello, situato nell’attuale omonima contrada, una torre, ancor oggi conosciuta come torre Foresti, e la cosiddetta casatorre in contrada Dosso.
Il centro storico, perfettamente conservato, risulta essere uno spaccato della vita di quel periodo: le strade strette abbarbicate sul colle e lastricate in ciottolato, alcuni pozzi e fontane, i portoni e gli edifici in pietra riportano la memoria a parecchi secoli fa.
Il sistema di protezione comprendeva tre elementi: il castello, la torre dei Foresti e la casatorre. Altri esempi sono una torre in contrada Sconico, l’antica canonica nei pressi della chiesa parrocchiale, alcuni resti di mura nella frazione di Esmate ed alcune abitazioni nel borgo di Furmignano.
Il castello si trova nella zona più a sud del paese, in un punto panoramico nella contrada detta appunto contrada Castello e fu edificato in più riprese dalla famiglia Colombini. Anche se ha subito interventi di ristrutturazioni in epoche differenti, si trova ancora in un buono stato di conservazione, e presenta elementi architettonici e decorativi tipici medievali.
La torre Foresti si trova invece nella contrada Canzanico e risale al XII secolo. Costruita in pietra, è dotata di feritoie, piccole finestre ed è alta quattro piani. Originariamente svettava molto più di ora, poiché venne ridotta in altezza durante la dominazione veneta, in un periodo in cui si cercava di smantellare tutti gli edifici con funzione bellica.
La casatorre, posta nella contrada Dosso, viene nominata in documenti già nel XIV secolo come Castro del Dosso. Costruita con funzione difensiva, presenta una struttura massiccia a forma rettangolare, con al proprio interno un arco recante lo stemma araldico della famiglia Foresti ed un pozzo.
In ambito religioso ricopre una grande importanza la chiesa parrocchiale dedicata a santa Maria Assunta. Edificata nel corso del XV secolo e ristrutturata all’inizio del XX secolo da Elia Fornoni, custodisce al proprio interno opere di numerosi artisti, tra cui Vincenzo Angelo Orelli, che affrescò la volta, Domenico Carpinoni (Annunciazione della Beata Vergine Maria) ed Andrea Fantoni. Lo stesso artista ha donato al paese altre opere, collocate nell’attigua chiesa del Crocefisso che fu sede dei disciplini, tra cui fa bella mostra di sé un crocifisso in legno policromo, e dove sono presenti gli affreschi del XV secolo di Giacomo Busca raffiguranti le Storie della vita di Gesù.
Nella frazione di Esmate si possono trovare la chiesa parrocchiale dedicata a San Gaudenzio, edificata nel XV secolo in stile lombardo. I fratelli scultori Andrea e Gian Giacomo Manni di Rovio, residenti a Gazzaniga, vi realizzarono tre marmorei altari intorno al 1728 circa.
Nei pressi si possono ammirare numerose chiesette denominate anche “santelle” o “oratori”, tra cui spicca quello dedicato a San Defendente.
In ambito naturalistico è d’obbligo citare la Valle del Freddo.Si tratta di un biotopo lungo circa 600 metri ed estremamente particolare, poiché in esso si trovano diverse specie caratteristiche della flora alpina (tra cui le stelle alpine), nonostante la piccola valle si trovi a “soli” 360 metri s.l.m. La Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi ha in gestione la riserva naturale della Valle del Freddo, area di superficie di 70 ettari, ricadente nel territorio comunale di Solto Collina, sul versante nord-ovest del monte Ná e confinante a sud con il laghetto di Gaiano. La riserva ha la peculiarità di presentare fenomeni microtermici quali quello dell’emissione di aria fredda da alcune aperture nel suolo le “buche del freddo”, buche nel detrito di roccia calcarea poste nel fondovalle.
l’accesso alla Riserva Naturale Valle del Freddo è consentito esclusivamente accompagnati da guide della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi e su prenotazione. info@cmlaghi.bg.it
035 4349811

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