SARNICO

Sarnico [ˈsarniko] (Sàrnech [ˈsaɾnɛk] in dialetto bergamasco) è un comune di 6700 abitanti.
I primi insediamenti umani hanno un’origine databile tra il neolitico e l’età del bronzo, come testimoniano i resti, rinvenuti sul fondo del lago, di un primitivo villaggio strutturato su palafitte.
Con il passare del tempo gli abitanti si trasferirono sulla terraferma, tanto che in epoca romana sulle rive lacustri erano presenti stanziamenti fissi, dovuti soprattutto all’esistenza di importanti strade di collegamento con le città di Bergamo e Brescia, nonché con la Val Camonica, che favorirono il commercio nella zona.
I primi documenti che attestano l’esistenza del paese risalgono invece all’anno 862, quando con una concessione l’imperatore Ludovico II autorizzò lo sfruttamento ittico del lago in favore di alcuni monasteri presenti in territorio bresciano.
Altri documenti attestano che, nell’anno 1081, qui venne costruito un monastero dell’ordine dei cluniacensi, di cui però oggi non resta alcuna traccia.
Il medioevo non vide il paese al centro delle lotte tra fazioni guelfe e ghibelline, rimanendo in una posizione più tranquilla e defilata rispetto ai centri limitrofi. Ciononostante il paese venne abbellito da numerosi edifici caratteristici del tempo, quali castelli e torri, in previsione di eventuali attacchi.
Con l’avvento della Repubblica di Venezia, il paese acquisì un certo prestigio sia a livello economico, per via dei commerci sviluppati dai veneti, ma soprattutto amministrativo, dato che la Serenissima lo eresse a capoluogo del circondario, denominato Contea della Valcalepio.
In epoca più recente, precisamente nel risorgimento, il paese fu al centro di una sommossa mazziniana contro il dominatori asburgici, promossa da patrioti bergamaschi, che però non riuscì a dare i risultati sperati e passata alla storia con il nome di “fatti di Sarnico”.
Il lago d’Iseo garantisce a Sarnico notevoli e suggestivi paesaggi, nonché la possibilità di svolgere attività sportive quali wind-surf, canottaggio, sci nautico e numerose altre attività da svolgersi sullo specchio d’acqua che bagna il paese. Esiste anche la possibilità di effettuare gite a bordo delle motonavi, che permettono di raggiungere le altre località lacustri, nonché di degustare le prelibatezze eno-gastronomiche della zona.
Anche sotto il punto di vista artistico il paese non ha nulla da invidiare ad altri centri: già noto in epoche lontane, conserva una torre medievale e la rocca dei Zucchellis, risalente al XIII secolo della quale si possono ammirare parti della cinta muraria e della torre. Di tale periodo sono anche i resti dei castelli di Castione e dei Marenzi, comprendente una torre ora adibita a campanile nella chiesetta di San Paolo.
Grazie alla sua bellezza “Art Nuveau” è insignita del titolo di Capitale italiana del Liberty. Sono infatti presenti alcune ville in stile liberty, costruite per volontà di membri della locale famiglia Faccanoni: Villa Pietro Faccanoni (attuale villa Passeri), Villa Luigi Faccanoni (attuale villa Surre), villa Giuseppe Faccanoni ed il mausoleo di famiglia, tutte opere dell’architetto Sommaruga.
Il borgo di Sarnico con le sue pittoresche stradine ha tutto il fascino dei centri antichi ed una “chicca italiana” tutta da vivere e scoprire.
Su tutte spicca Via Lantieri, detta anche “Contrada”, che ospita negozi, ristoranti e strutture ricettive e che conduce a diverse piazze: Piazza XX Settembre, Piazza Umberto I, Piazza Besenzoni e Piazza Matteotti.
Di particolare pregio sono anche gli edifici sacri presenti sul territorio: la più antica è la chiesetta dei Santi Nazario e Rocco, in località Castione, edificata in stile romanico nel corso del XIII secolo, e restaurata due secoli più tardi. Anche la chiesetta di San Paolo, costruita sui resti di un castello di proprietà della famiglia Marenzi, del quale possiede la torre poi utilizzata come campanile, risale all’anno 1428; all’interno pregevoli affreschi di tale epoca.
Merita menzione anche la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino, edificata nel XV secolo con una successiva ricostruzione nel XVIII secolo, custodisce un notevole altare ligneo, opera di Andrea Fantoni e dipinti tra cui spicca L’imperatore Valentiniano davanti a San Martino, di Francesco Capella e il San Francesco d’Assisi sostenuto dagli angeli del pittore Giovan Battista Discepoli. La chiesa è sede dell’omonima parrocchia afferente al vicariato di Predore, diocesi di Bergamo.
La località Rudello è caratterizzata dalla presenza della pregevole villa La Rocchetta di origine cinquecentesca e l’area è soggetta a vincolo da parte della Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici.
Da visitare, il Museo Civico d’Arte e del Territorio Gianni Bellini in via San Paolo Sarnico.
Si tratta di un piccolo scrigno nel cuore del borgo storico che ospita circa 150 opere d’arte, principalmente quadri.
Questi capolavori risalgono al periodo cha va dal 1500 al 1700 e gli autori appartengono alla scuola pittorica lombarda, veneta, emiliana, toscana, romana e napoletana. Museo su cui verte l’ultimo romanzo di Roberto Vitali l’edicolante scrittore sarnichese.
Il libro è stato presentato ieri sera alla cittadinanza in presenza del sindaco Giorgio Bertazzoli
Considerato geograficamente il capoluogo del Sebino Meridionale, fa da crocevia obbligato tra la sponda bergamasca e quella bresciana del lago di Iseo su cui si affaccia. La sua posizione ha contribuito non poco al suo sviluppo tant’è vero che per anni è stato uno dei comuni più ricchi di Italia.
Il suo territorio, occupato in gran parte da edifici residenziali, è stato solo leggermente contaminato da insediamenti industriali i quali hanno sempre preferito il comune limitrofo di Villongo dal quale la ricchezza prodotta confluiva cospicua. I recenti insediamenti residenziali hanno occupato gran parte delle rimanenti aree inutilizzate e anche le residue attività industriali hanno cambiato sede.
Per molti anni Sarnico è stato uno dei poli d’eccellenza della cantieristica sportiva con i cantieri Riva
Da Sarnico il lago di Iseo confluisce nel fiume Oglio di cui è emissario attraverso la diga della località Fosio.
Alla spalle dell’abitato si vedono i resti di una cava, pressoché abbandonata, della famosa “pietra di Sarnico”, dominata sulla cime del colle dalla Rocca.
Sarneghéra è il nome con il quale gli abitanti del Lago d’Iseo chiamano la forte tempesta che, partendo proprio da Sarnico, si abbatte sul Sebino fino a lambire la Valle Camonica e la Franciacorta.
Il fenomeno si distribuisce tra i mesi di aprile – luglio e soprattutto settembre.
La Sarneghera, è anche la gara podistica non competitiva che si svolge l’ultima domenica del mese di giugno.
La Processione della Madonna di Stella Maris accompagnata da Barche illuminate e spettacolo pirotecnico, 3º sabato di luglio.
Sarnico Busker Festival è Il Festival degli artisti di strada si svolge ogni anno nell’ultimo week end di luglio
Il 15 agosto si corre La SarnicoLovere Run che nel 2020 e nel 2021 non si è corsa.
È ripartita domenica 5 settembre, con il `Sebino Express’ da Milano Centrale alla stazione di Sarnico-Paratico il servizio turistico dei treni storici finanziato da Regione Lombardia e realizzato da Fondazione Fs. Il programma per la seconda parte del 2021 prevede 6 corse fino al 17 ottobre. Il treno storico di domenica sarà trainato da una locomotiva elettrica in livrea storica tra Milano e Bergamo e da una locomotiva a vapore nella restante parte del tragitto. Il convoglio storico, composto da vetture Centoporte degli anni ‘30 e Corbellini degli anni ‘50, partirà dalla stazione di Milano Centrale ed effettuerà fermate nelle stazioni di Milano Lambrate, Bergamo e Palazzolo sull’Oglio prima dell’arrivo a Paratico-Sarnico. Da qui i passeggeri potranno liberamente visitare i luoghi circostanti, dedicarsi al trekking ed esplorare i magnifici borghi che si affacciano sul lago d’Iseo.
Il calendario dei treni storici nel 2021 è articolato su tre itinerari: Sebino Express: Milano – Bergamo – Palazzolo – Paratico; Laveno Express: Milano – Gallarate – Laveno, con possibilità di crociera `charter’ sul Lago Maggiore; Lario Express: Milano – Como – Lecco, con possibilità di prosecuzione con battello di linea da Como a Lecco via Bellagio (o viceversa). Le date in calendario sono: 5 settembre Paratico; 12 settembre Como-Lecco; 19 settembre Laveno; 26 settembre Como-Lecco; 10 ottobre Paratico; 17 ottobre Laveno.

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