PREDORE

Predore [pɾeˈdoːre] (Predùr [pɾɛˈduɾ] in dialetto bergamasco) è un comune di 1892 abitanti, Siituato poco oltre la Valcalepio, sulla sponda destra del lago d’Iseo, il quale divide la provincia bresciana da quella bergamasca.
I resti di una strada romana, che assieme all’antico porto faceva di Predore un centro attivo, residui di pavimentazione interna che per struttura e disegno precisavano l’epoca di formazione romana che vennero ritrovati scavando nella contrada del lago, alcune monete risalenti tutte al III secolo ci testimoniano le origini di questo paese.
Inoltre ad inizio secolo facendo degli scavi per l’erezione del nuovo municipio si rinvenne la base di vasche balneari che fanno supporre che i romani venissero a villeggiare sulle nostre spiagge. Altra testimonianza della presenza romana è il tempio della dea Diana, dea dei boschi e delle selve, della selvaggina in sasso bianco alto 90 cm e largo 60 donato nel 1743 al comune di Bergamo.
In particolare a Predore, nel sito archeologico della villa appartenuta al nobile Marco Nonio Arrio Musciano, console di Roma nel 210 d.C, nei forni usati per riscaldare gli ambienti e le terme sono state rinvenute ceneri di essenza d’ulivo. Come mai? La pianta una funzione religiosa e medica ed era conosciuto anche dai pastori transumanti che lo chiamavano mostus e, nella loro lingua, Gaì.
Nel Medioevo Predore era un fortilizio sicuramente alla pari dei comuni vicini, in riva al lago sorgeva il palazzo del signorotto difeso da due torri, una merlata dimezzata e l’altra che risulta ora modificata, da una cinta muraria a nord e dalle barriere naturali costituite dal lago e dal fosso del torrente Rino. Per quanto riguarda gli spunti bellicosi in questo territorio si limitano al conflitto tra guelfi e ghibellini.
A Predore, comune a prevalenza guelfa, capeggiava la famiglia Foresti, tra cui va ricordato Micideno, erudito e autorevole, non mancavano però i ghibellini. La mezza torre, simbolo del Comune, si ricollega leggendariamente alle diatribe tra queste due fazioni.
Da ricordare anche il grande impegno e apporto dei Predoresi nei due conflitti mondiali che viene ricordato con il parco delle rimembranze presso San Rocco.
Arrivando da Sarnico, dopo la località Eurovil, si trova la chiesetta romanica di San Giorgio, dove alcuni interventi di ripristino hanno evidenziato le caratteristiche architettoniche medievali del piccolo edificio.
Proseguendo per circa un chilometro si giunge nel centro del paese, posto su un declivio tra lago e collina, formato dai sedimenti del torrente Rino, che qui trova sfogo nel lago d’Iseo.
Nell’ariosa piazza Vittorio Veneto, sorge il municipio, affiancato a sinistra dalla storica fontana dell’anno 1709 e dall’olmo a cui un tempo era intitolata la piazza.
In riva al lago, all’interno della pregevole villa fam. Lago -poi Lanza- si trova la Mezza Torre del XII secolo, che faceva parte della fortificazione di Predore.
L’altro centro storico arroccato a monte della strada rivierasca conserva alcuni resti dell’antico borgo fortificato e del castello medievale; caratteristiche sono invece le strette viuzze che si articolano in ripido pendio fino ai margini più elevati del nucleo abitato.
A nord del paese, in una stupenda posizione a mezza montagna sorge il Santuario della Madonna della Neve, edificato nel XV secolo; esso subì in successione profonde trasformazioni e ampliamenti. Il santuario è accessibile per una strada particolarmente ripida, o a piedi per una scalinata di ben 288 gradini. Ottimo da qui il panorama sul lago e sulla riserva ambientale delle Torbiere di Iseo.
Nella parte orientale del comune sorge il cosiddetto Corno di Predore, area di grande interesse scientifico e naturalistico.
Nello scorso aprile alcuni massi sono caduti sulla statale che connette Predore a Tavernola.
La strada statale è stata chiusa ed i rocciatori hanno verificato le condizioni del monte a ridosso della strada. Il pericolo di distaccamento di altri massi hanno fatto pensare all’utilizzo dell’esplosivo per consentire rimozioni controllate delle parti franabili, ma alla fine si è optato per una imbrigliatura di sicurezza della parete.
Ora la possibilità di raggiungere il paese e di goderne i panorami e i punti di interesse storico artistico sono tantissime, anche grazie al sistema di traghetti che connettono i vari comuni intorno al lago.

PREDORE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La Cultura è la nostra più grande ricchezza

Promozione culturale
                               Organizzazione eventi

Valorizzazione del territorio bergamasco e del Capitale Umano bergamasco
scrivimi@paginebergamasche.it

Pagine Bergamasche

da un 'Idea di Maria Di Pietro