PRADALUNGA

Pradalunga [pɾadaˈluŋɡa] (Pradalónga [pɾadaˈloŋɡa] o Prédalónga [pɾedaˈloŋɡa] in dialetto bergamasco) è un comune di 4 603 abitanti
Paese adagiato ai piedi del monte Misma, una delle prime propaggini delle Prealpi Orobie, si estende longitudinalmente seguendo l’andamento della valle in cui è inserito, formando oramai un unico nucleo abitativo con la frazione Cornale
Esistono citazioni di Plinio il Vecchio, che raccontano di grande fervore di traffici economici, legati al commercio del suddetto materiale, nelle zone circostanti al monte Misma.
I secoli successivi al medioevo furono contrassegnati dalla dominazione della Repubblica di Venezia, che favorì i traffici ed i commerci. A quel periodo risalgono alcune contrade, tra le quali spiccano la Ripa e la Vassalli che, poste nella parte alta del paese, conservano piccoli esempi di fortificazioni.
I successivi secoli videro alternarsi la dominazione francese (dal 1797) e quella austriaca (dal 1815), fino all’istituzione del Regno d’Italia, costituitosi nel 1861 grazie alla spedizione dei Mille, a cui partecipò anche il cittadino pradalunghese Daniele Piccinini, a cui oggi è intitolata la via principale del centro storico del paese.
Già storicamente servita dalla ferrovia della Val Seriana, attiva su questa tratta fra il 1884 e il 1967, sul sedime di quest’ultima è in esercizio dal 2009 la tranvia Bergamo-Albino.
Il sito di maggior interesse è il santuario della Madonna della Neve (perché inaugurata il 5 agosto del 1640, giorno dedicato alla Madonna della Neve), detto anche santuario della Forcella per via dell’omonimo colle su cui è posto, ad un’altezza di 630 metri s.l.m.. Edificato in posizione panoramica, sulla strada che congiungeva Pradalunga con le cave di estrazione delle coti, nel corso del XVII secolo quando, in seguito alla grande epidemia di peste di manzoniana memoria, la popolazione volle ringraziare la Madonna, dopo essersi a lei rivolti durante la pestilenza.
Ampliato all’inizio del XX secolo su progetto di Elia Fornoni, all’interno conserva un dipinto di autore ignoto della Madonna Addolorata inizialmente collocato in una cappella eretta dove ora si trova la chiesa.
Si trova anche la chiesa parrocchiale, dedicata ai santi Cristoforo e Vincenzo, edificata nel 1740 su progetto di Giovan Battista Caniana. Al suo interno troviamo opere di Giovan Battista Moroni, di Gian Paolo Lolmo, di Ponziano Loverini e di Emilio Nembrini. Sono presenti anche due angeli in legno di scuola fantoniana e i due altari laterali in marmo.
Sempre in ambito religioso, nella frazione Cornale si trovano sia la chiesa dei Santi Fermo e Rustico] (nota ai più come chiesa vecchia) e la parrocchiale dedicata a santa Lucia.
Quest’ultima venne costruita nella seconda metà del XX secolo e conserva colonne in marmo, sculture di Ernesto Coter ed alcuni dipinti di Enea Salmeggia.
Il contesto è caratterizzato dalla presenza di grandi quantità di itinerari naturalistici, che vanno dalle passeggiate nelle aree adiacenti al fiume Serio, dove recenti interventi hanno permesso la costruzione di una pista ciclopedonale che ha rivalorizzato aree negli ultimi anni soggette a degrado, tanto che ora vi stazionano stabilmente colonie di varie specie di animali (tra tutti gabbiani ed aironi cenerini), che sembravano scomparse dalla zona.
Questa zona è stata inclusa in un Parco locale di interesse sovracomunale denominato NaturalSerio, che comprende tutta la sponda orografica del fiume appartenente al comune di Pradalunga, estendendosi poi sul versante opposto fino al comune di Ranica.
Anche i boschi che sovrastano l’abitato caratterizzano notevolmente il paesaggio e la vita della comunità stessa, attenta a conservarne il patrimonio naturalistico. I luoghi di maggior richiamo in questo ambito sono lo stesso monte Misma, il colle della Forcella e l’annessa valle detta Sbardellata, la Furca e la località Spersiglio, dove è presente una caratteristica fattoria, da cui si può accedere alle distese erbose di Pradale, prati che formano una grande terrazza naturale che sovrasta la zona collinare di Scanzorosciate, e che permette una visuale mozzafiato sia sulla valle che sulla pianura, nonostante la ridotta altitudine.
La Decauville sta a ricordare la piccola ferrovia industriale, ormai completamente dismessa, che veniva utilizzata dalla ditta Italcementi per trasportare il materiale, estratto dalla cava posta a monte del paese, fino alla cementeria di Alzano Lombardo
La Decauville è un’azienda francese specializzata nella costruzione di locomotive, vagoni e strutture ferroviarie in genere. È attiva fin dal 1875: tra il 1891 ed il 1902 è stata anche una casa motociclistica e tra il 1898 ed il 1909 è stata pure una casa automobiLombardo
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Il Ristorante Pizzeria La Forcella è un ambiente curato ed accogliente con vista panoramica su tutta la vallata, dotato di una piacevole terrazza estiva all’ombra di ampi gazebi. La cucina è tipica italiana, che propone piatti curati e ricercati, oltre alla scelta tra numerose gustose pizze. Da provare i frutti di mare freschi appena pescati, i filetti di carne bovina tagliati a mano e gli stufati. Via della Forcella 23
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E comunque sono possibili i picnic e le scampagnata lungo tutta la ciclabile del Serio.

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