PONTE SAN PIETRO

Ponte San Pietro [ˈponte samˈpjɛːtɾo (Pùt San Piero o Pùt San Peder [ˈput sam/pusːam piero/pedɛɾ] in dialetto bergamasco) è un comune di 11553 abitanti.
Si ritiene che il nome prenda origine dalla presenza di un piccolo ponte sul Brembo e dell’annessa piccola chiesa dedicata a San Pietro nell’881, tramite una scrittura notarile riportante “Basilica Sancti Petri sita ad pontem Brembi”.
Manfredino De’ Melioratis, negli ultimi anni del XIII secolo, costruì un castello nell’attuale centro storico, insediamento poi distrutto dai veneti agli inizi del Settecento. Parte dei materiali demoliti furono riutilizzati per erigere sulla primissima chiesetta campestre, quella che dal popolo sarà sempre ricordata come “chiesa vecchia”. Il verbale per la costruzione della chiesa sussidiaria, dedicata a San Pietro, venne approvato nel 1708 e i lavori iniziarono nello stesso anno, per terminare poi nel 1722.
Sempre nel Settecento a Sottoriva di Locate frazione di Locate fu eretta la Villa Mapelli Mozzi, una residenza di stile neoclassico molto simile alla più famosa Villa Reale di Monza; venne ampliata nella sua attuale forma (il cantiere per la costruzione era pienamente attivo e perciò il progetto completamente definito) nel 1773 (il Conte Enrico Mozzi “alzava”), antecedentemente, quindi, alla Villa Reale di Monza. All’interno si possono ammirare decorazioni ad affresco di Vincenzo Angelo Orelli, ad esempio l’Homo faber suae fortunae, e di Paolo Vincenzo Bonomini.
Nel corso dell’Ottocento avvenne la costruzione di alcune opere pubbliche. Nel 1809, a seguito di un decreto reale emanato nel 1806, venne costruito un cimitero pubblico fuori dalle zone cittadine (in quella che è la zona adiacente la stazione). Nel 1864, a seguito della costruzione della ferrovia, il cimitero venne spostato nella sua posizione attuale. A partire dal 1825 venne invece richiesta una restaurazione del ponte cittadino. Solo nel 1834 venne approvata la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Brembo, ma in quel momento nessuna offerta fu presentata per ottenere l’incarico dei lavori. Il contratto definitivo fu stipulato nel 1835 e i lavori iniziarono l’anno seguente, per terminare nel 1837.
Nel 1930 vennero costruiti il Parco delle Rimembranze e il Famedio, il monumento dedicato ai caduti. Nel 1934 fu invece completata, in un altro punto del paese, la nuova chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. Tale chiesa si differenzia da quella vecchia soprattutto per le dimensioni e per il campanile molto alto (la cui costruzione avvenne tra il 1955 e il 1957), che divenne in quel periodo il centro di incontro cristiano sia per la popolazione del posto, sia per tutta l’Isola bergamasca.
Sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, Ponte San Pietro fu spesso bombardata a causa dei suoi ponti (ferroviari e stradali) che permettevano l’approvvigionamento di materiale bellico tra Bergamo e Milano. I ponti vennero danneggiati da una serie di incursioni (nel novembre 1944 venne danneggiato il ponte stradale, mentre il 1º gennaio 1945 venne gravemente danneggiata un’arcata del ponte ferroviario) e gran parte del territorio circostante fu devastato delle bombe lanciate dagli aerei.
Durante la seconda guerra mondiale, il primo bombardamento avvenne nel luglio del 1944 mentre un secondo avvenne in ottobre e fu più letale, in quanto distrusse un gran numero di edifici cittadini. L’ultima incursione aerea avvenne il 22 aprile 1945, a pochi giorni dalla fine del conflitto bellico in territorio italiano
Altre industrie che hanno reso vitale il paese sono state le industrie aeronautiche nella prima e seconda guerra mondiale, tra le quali la Cantieri Aeronautici Bergamaschi (CAB) del gruppo (Carlos Alessandro Mapelli Mozzi Parodi) Caproni (trasformate in quartieri residenziali), industrie metallurgiche e produzione di lavatrici ed elettrodomestici in genere.
A differenza di altri paesi limitrofi, gli abitanti di Ponte San Pietro non potevano permettersi di vivere di agricoltura: il paese, nato in un avvallamento naturale del fiume Brembo, non permetteva di avere grossi appezzamenti di terreno ad uso agricolo. Pertanto il paese ha cambiato sin dalla seconda guerra mondiale trasformando i pochi campi coltivati in aree commerciali e residenziali, grazie e soprattutto ai servizi forniti dal capoluogo (mobilità con treni ed autobus, servizi ospedalieri e sanitari, svariati uffici pubblici).
L’economia del paese si basa prevalentemente sul commercio e sulla produzione tessile e metallurgica. Dal 2017 Ponte San Pietro è diventato sede del campus principale di Aruba, colosso italiano di servizi internet.
Briolo è un quartiere del comune di Ponte San Pietro localizzato nella parte nord-est del paese. Fino all’anno 2004 contava una popolazione di circa 1000 persone ed era separato dal paese da una piccola area verde incolta. Da questo periodo il parco è stato sostituito per intero con nuove costruzioni che hanno elevato il numero di abitanti del quartiere a circa 2000 persone.
Sul suo territorio si contano due piccole chiese con due storie completamente differenti. San Marco, la più piccola, era in origine una piccola cappella immersa nei campi nella quale, in tempi antichi, venivano sepolte le vittime delle grandi infezioni di peste. Gran parte degli affreschi di questa cappella sono dedicati al tema della Danza macabra. Dagli anni ottanta questa è stata recuperata dal locale distaccamento del Corpo Alpini, che effettuandone una ristrutturazione ed un ampliamento, l’hanno resa alla comunità come una vera e propria casa di culto. Il 25 aprile di ogni anno, festa del patrono a cui è dedicata, viene effettuata una celebrazione alla presenza dei rappresentanti del Corpo Alpini, ormai indissolubilmente legati a questo luogo di culto.
La seconda chiesa, offerta al culto di San Michele Arcangelo, si trova incastonata nel più vecchio casolare di Briolo, il quale risale ai primi dell’Ottocento, quando tutto il quartiere non era che una grande distesa di campi. La celebrazione del patrono in questa chiesa, il 29 settembre, è il fulcro di due settimane di feste che si svolgono per le vie del quartiere, coinvolgendo tutti i suoi abitanti.
Altro quartiere del comune è il villaggio Santa Maria. Originariamente sorto come centro abitativo per gli operai della vicina industria Aeronautica Caproni (non a caso, originariamente era detto “Villaggio Caproni”) mantiene ancora le caratteristiche viuzze strette e perpendicolari, con villette a schiera a due piani, identiche fra loro (anche se questa caratteristica si è in buona parte persa, per via dei molti lavori privati di ristrutturazione ed ampliamento). L’abitato è stato costruito dal 1934 al 1943 prendendo spunto dal già esistente villaggio operaio di Crespi d’Adda di fine Ottocento. Nonostante queste due “company towns” siano completamente diverse l’una dall’altra, entrambe svolgevano la stessa funzione: migliorare le condizioni di vita di chi le abitava. Merita inoltre particolare attenzione la chiesa del Cuore Immacolato di Maria con il campanile del rione: la torre campanaria è l’unica in tutta Italia a essere dotata di un meraviglioso concerto di otto campane fuse dalla fonderia “Paccard” di Annecy (alta Savoia, FR).
Locate Bergamasco è l’unica frazione di Ponte San Pietro. In origine Locate era stato dichiarato comune della provincia di Bergamo. Il suo territorio comprendeva i territori di Sottoriva, le aree circostanti all’attuale ospedale (comunemente chiamato “clinica”) e il quartiere Villaggio Santa Maria. Anche la stazione ferroviaria faceva parte del territorio di Locate. Nel 1863 prese il nome di Locate Bergamasco. Nel 1927 Locate Bergamasco con tutti i suoi territori venne accorpato al comune di Ponte San Pietro.
La festa Lapatronale cade il 29 giugno, in memoria dei Santi Pietro e Paolo. In tale occasione vengono proposte le giostre, feste in piazza e fuochi d’artificio. Inoltre il 1º gennaio ogni anno si festeggia l’arrivo dell’anno nuovo con altri spettacoli pirotecnici sparati direttamente sul “Famedio”, una imponente scalinata con annesso parco delle Rimembranze in memoria delle vittime delle guerre. Esistono poi altre manifestazioni minori, spesso di un solo quartiere specifico (ad esempio: Sant’Anna, 26 luglio) organizzate o dalla chiesa o l’oratorio del paese. Nel periodo natalizio Ponte San Pietro si distingue per la costruzione di un presepio di vaste dimensioni sul greto del fiume, creato dagli Amici del Presepio, o per una raccolta di diorami (presepi classici e scene della vita e passione di Cristo) mostrati nella chiesa vecchia. Tali presepi sono opera di scultori provenienti da qualsiasi parte del mondo, e tale occasione richiama molti visitatori ogni anno.
Ogni anno, a maggio, l’Università del Missouri, USA, visita il sistema di bunker della II guerra mondiale. Questo evento internazionale richiama centinaia di giovani, professori, studenti americani ed italiani. Dal 2016 una targa all’ingresso del ricovero antiaereo di Piazza della Libertà ne ricorda la partnership.

PONTE SAN PIETRO

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