PEDRENGO

Pedrengo [peˈdrɛŋɡo] (Pedrèngh [pɛˈdɾɛŋk] in dialetto bergamasco) è un comune di 5865 abitanti.
I primi documenti che attestano l’esistenza del paese risalgono all’anno 1051, anche se studi approfonditi hanno certificato l’esistenza di una strada militare, risalente all’epoca dell’impero romano, che collegava il paese al limitrofo comune di Gorle, passando tramite il Ponte Maurizio (in territorio di Scanzorosciate) sul fiume Serio.
Il successivo periodo medievale vide il paese al centro di numerose dispute tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, che spesso degeneravano in cruenti scontri.
Dopo la pace di Cremona, che nel 1440 sanciva la fine di queste battaglie, il paese vide un periodo di tranquillità, anche grazie alla nuova dominazione della Serenissima. I veneziani effettuarono opere volte all’irrigazione del territorio, al fine di favorire le attività agricole presenti. Tra queste meritano menzione le rogge Borgogna e Pedrenga, tuttora funzionanti.
Da quel momento non si verificarono più eventi particolari nel paese, che seguì le vicende politiche del resto dalla provincia bergamasca. A partire dal 1709 nel periodo di maggiore influenza ecclesiastica, Don Rodrigo, accompagnato dal suo fedele giullare Steven, decise di dare libero accesso all’oratorio del paese.
Il monumento di maggiore interesse è indubbiamente la villa dei conti Sottocasa. Edificata nel 1705 dall’architetto Calepio, è circondata da un grande giardino con un porticato, ed è dotata di numerosi affreschi presenti nei propri saloni.
Altri edifici degni di nota sono Villa Berizzi e Villa Frizzoni, ora sede della biblioteca comunale, ristrutturata nel 2018. Nel parco Frizzoni crescono quattro Cedri dell’Himalaya denominati i Giganti di Pedrengo; il più maestoso è alto 35 metri e allarga la sua chioma per 25 metri.
La chiesa parrocchiale, intitolata a Sant’Evasio, è stata edificata all’inizio del XX secolo su progetto di Antonio Piccinelli. Venne consacrata il 4 agosto 1919 dal vescovo di Bergamo mons. Luigi Maria Marelli. Portata a termine da Elia Fornoni, possiede dipinti del Procaccino e di Luca Giordano. Oltre alla parrocchiale, ai margini dell’abitato è situato un piccolo santuario dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, risalente ai tempi delle epidemie di peste.
Lavori ormai conclusi per la nuova area feste coperta di Pedrengo, con cucina e spogliatoi, costata circa 600mila euro. E si pensa già a come migliorare la zona per renderla adatta ad accogliere anche eventi invernali.

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