MOZZO

Mozzo [ˈmoʦːo] (Móss [ˈmos] in dialetto bergamasco) è un comune di 7408 abitanti.
I primi documenti scritti in cui si parla di Mozzo risalgono agli anni 958 e 989: sai parla di alcuni lasciti di terreni effettuati da Guglielmo e Auberto figli di Aponi da Muzo, capostipite della famiglia da cui il paese ha preso il nome Mozzo, che nel dopoguerra era esclusivamente agricolo, ha visto negli anni l’insediamento di attività industriali (chimica fra le prime) e di una timida edilizia privata. Ma è a partire dagli anni ottanta che il paese trova la sua identità residenziale, divorando tutto lo spazio edificabile. Attualmente solo la fascia collinare che taglia il paese in direzione nord-sud rimane al riparo dalla lottizzazione, grazie ai vincoli posti dal Parco dei Colli, che impediscono l’edificazione di nuovi immobili.
«Boschi di castagni e prati sempre verdeggianti, viti, frutti, novi, olivi, una fonte e fertili campi. Arricchisce il luogo una selva, piena di una grande varietà di belve, la più parte delle quali si cattura con le reti o con i cani. Non manca nulla di ciò che richiede una vita degna, poiché la natura benigna così arricchì questo luogo»
(Mosè del Brolo, poeta del XII secolo)
Le frazioni di Mozzo sono : Dorotina, Borghetto e Pascoletto
Borghetto
Il Borghetto risulta separato dal resto del paese dai tre colli del comune stesso appartenenti al “Parco dei Colli”. Da molti anni c’è un progetto di una galleria sotto il colle che collegherebbe Piazza Trieste alla frazione ma non se n’è mai fatto nulla. Da questa frazione ha inizio il sentiero degli Angeli.
Dorotina
La Dorotina è invece separata dal resto del paese dalla linea ferroviaria che da Bergamo porta a Lecco. Un sottopasso, datato 1985, collega la Dorotina con la frazione Pascoletto, mentre una strada ciclopedonale (nota come Tombotto o Via degli Alpini) la congiunge al centro del paese. Nella frazione si trova anche una chiesa, che fino a poco tempo fa risultava parte integrante della Parrocchia di Ponte San Pietro.
Pascoletto
Il Pascoletto si trova ad ovest del centro di Mozzo ed è collegato ad esso tramite il sottopassaggio, costruito nel 1981, alla strada provinciale. Al Pascoletto sono sorti negli ultimi anni numerosi centri residenziali che ne hanno incrementato fortemente la popolazione. Nella frazione sorge l’impianto sportivo “Colombera”, composto da un campo da calcio con annessa pista d’atletica e campi coperti per tennis e calcetto.
Il comune di Mozzo è adagiato a semicerchio intorno ai colli di Bergamo. Tre sono le cime dei colli nel territorio di Mozzo e precisamente:
“Il monte”, (o vetta alla croce, m 389)
Colle dei Gobbi (m 309)
Colle Lochis (m 287)
Il Torrente Quisa, che nasce dalle falde del Canto Alto nel comune di Sorisole, segna il confine con il comune di Ponte San Pietro. Ha carattere torrentizio, con pochissima acqua nei periodi normali, e sfocia nel fiume Brembo nel territorio di Ponte San Pietro. Nella frazione del Borghetto, è visibile la Roggia Curna, opera voluta da Bartolomeo Colleoni, per irrigare la zona di Astino e a sud di Curno. Le numerose sorgenti esistenti sui colli sono ormai scomparse.
Sono numerose le residenze di famiglie nobili in campagna presenti nel bergamasco, datate soprattutto tra il ‘700 e l’800. Alcune di esse si trovano a Mozzo e rappresentano il desiderio delle famiglie di uscire dai territori comunali per trascorrere le proprie vacanze in un ambiente diverso. Ecco un elenco delle ville di Mozzo:
Villa Albani, di proprietà della famiglia nobile degli Albani, originari di Urgnano.
Villa Bagnada, situata sotto la vetta del colle omonimo, è un esempio di architettura neoclassica di fine ottocento. Il nucleo centrale della costruzione si fonda su mura medioevali che alcuni attribuiscono alla antica dimora dei Capitani da Alberto, figlio di Appone e Conte di Mozzo: “Albertus filio qd Apponis, Comites de Loco Muzio”. L’interno della villa è completamente affrescato da artisti dell’epoca.
Villa Berizzi, ubicata nel centro del paese.
Villa Lochis alle Crocette, situata nella frazione omonima, dove visse per molti anni il violoncellista Alfredo Piatti.
Pinacoteca Lochis, esempio del neoclassicismo, risale al 1840.
Villa Lochis al Monte, ben ristrutturata. Sotto la chiesetta dedicata a S. Guglielmo vi è la cripta con la Tomba di Alfredo Piatti.
Castello, probabilmente un castello dei Capitani di Mozzo di origine medievale.
Villa Dorotina, edificio signorile nel quale trascorse le sue vacanze Gaetano Donizetti.
Villa Masnada, risalente alla prima metà dell’Ottocento e di proprietà di Antonio Percassi.
Inoltre: Casa degli Angeli, riadattata come centro di riabilitazione dagli Ospedali Riuniti di Bergamo.
È presente una sezione di Tiro a Segno Nazionale in zona Pascoletto (T.S.N. Ponte S.Pietro) con un poligono con linee da 50, 25, 12 metri e aria compressa a 10 metri.
Dal 2013 viene organizzato il Palio delle Contrade richiamandosi ai giochi medioevali della corsa del palio (dame e cavalieri) e il calcio balilla umano (calcio storico) che di solito si svolge nel periodo della Festa del Patrono.

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