LURANO

Lurano [luˈraːno] Lörà [løˈɾa] o Lürà [lyˈɾa] in dialetto bergamasco, è un comune di 2856 abitanti.
I secoli del medioevo videro Lurano al centro di dispute fratricide tra guelfi e ghibellini, con scontri spesso dai tragici esiti.
In tal senso, nel corso del XIII secolo, venne costruito un castello che caratterizzò la vita del borgo per parecchio tempo: questo maniero aveva funzioni difensive e di residenza della famiglia dei Secco-Suardo.
In questi anni si alternarono alla guida del paese le famiglie ghibelline dei Secco e dei Secco-Suardo, che vennero in seguito esautorati a favore dei Visconti di Milano, fino a quando l’intera zona passò, nel 1428, alla Repubblica di Venezia.
La Serenissima compi numerosi interventi volti al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, dissodando terreni e costruendo canali per l’irrigazione. Tra questi vi era il fosso bergamasco, utilizzato soprattutto per stabilire in modo definitivo i confini territoriali dello Stato da terra di Venezia con il Ducato di Milano. Questo lambiva anche il territorio di Lurano, delimitandolo a sud.
Un po’ di tranquillità si ebbe con l’avvento della dominazione austriaca a cui subentrò, nel 1859, il Regno d’Italia. A questo periodo risale un fatto particolare, tuttora ricordato con una lapide posta presso il municipio, che vide Vittorio Emanuele II sostare nel paese prima di affrontare gli austriaci nella Battaglia di San Martino.
Molto importante è la vecchia chiesa parrocchiale di San Lino che, edificata nel XVI secolo in stile barocco e più volte ristrutturata, viene utilizzata anche come auditorium comunale: Auditorium San Lino. La parrocchiale, sempre dedicata a San Lino, risale invece alla seconda metà del XX secolo e possiede un’architettura molto avveniristica, nonché molte opere di buon valore provenienti dalla vecchia parrocchiale. La struttura della nuova chiesa ha avuto problemi di tenuta architettonica ed il culto vi è stato interrotto e riportato nella vecchia chiesa.
Da pochi giorni sono iniziati i lavori di sistemazione della nuova sede e speriamo si possa presto ricominciare a goderne la contemplazione e l’utilizzo.
Fuori dal centro abitato di Lurano l’incanto del Santuario della Madonna delle Quaglie, così denominato per via di una leggenda che vide protagonista proprio un esemplare di questo animale. La storia epica e romantica di una battuta di caccia trasformatasi in duello tra fazioni, tanto assurdo, che la Madonna dovette metterci del suo per salvare la povera quaglia mal capitata.
Lurano è anche il comune dove si è potuto realizzare un progetto civile e sociale fondamentale: IL VILLAGGIO SOLIDALE. Nato da un idea comune di solidarietà e futuro, futuro fatto di integrazione e crescita morale ed etica, sia per gli ospiti che per il paese.
Un Paese fatto di terra, vocata all’agricoltura, ma che ospita anche una realtà industriale avanzata.
Un paese fortemente campanilista, concentrato al mantenimento ed alla valorizzazione del proprio territorio e del proprio capitale umano, ma aperto al mondo esterno con cui tesse continuamente la tela della cooperazione. Lurano, compreso nel territorio a nord dell’ambito di Treviglio, si innesta anche nelle attività territoriali di vigilanza socio-sanitaria, di promozione culturale e territoriale afferendo al circuito Pianura da Scoprire, e gode di un nutrito corpo cittadino proattivo e cristianamente solidale.
Quando partecipo ai vari eventi culturali nei paesi intorno al mio abitato trovo sempre una scarsa affluenza e presenza. Ogni volta, invece, che ho assistito ad un evento culturale svoltosi a Lurano, vi ho sempre trovato una larghissima affluenza e partecipazione. Un tessuto sociale costruito con anni di lavoro e cooperazione tra amministrazione comunale e parrocchia. Una sinergia e comunione di intenti volta a creare humus per le generazioni presenti e future.
Il Santuario di San Lino e quello della Madonna delle Quaglie, il Castello Secco-Suardo, la campagna agreste ed il fosso bergamasco, il Villaggio solidale e l’agriturismo La Biffa, le tante iniziative sociali e culturali e tante altre meritorie occasioni fanno di Lurano un borgo modello da seguire e da preservare. Ma non dimentichiamoci che tale patrimonio è mantenuto grazie agli instancabili luranesi, capitale umano degno di stima.
Un paese
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Cesare Pavese

LURANO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La Cultura è la nostra più grande ricchezza

Promozione culturale
                               Organizzazione eventi

Valorizzazione del territorio bergamasco e del Capitale Umano bergamasco
scrivimi@paginebergamasche.it

Pagine Bergamasche

da un 'Idea di Maria Di Pietro