LEVATE

Levate [leˈvaːte] Leàt [lɛˈat] in dialetto bergamasco è un comune di 3 761 abitanti
I primi insediamenti abitativi sul territorio comunale sono molto antichi e risalgono all’epoca romana, come si evince da alcuni ritrovamenti archeologici consistenti in una necropoli ed annesso corredo funebre di età precristiana.
La situazione cambiò radicalmente con l’arrivo del medioevo, epoca in cui vi fu un notevole incremento demografico che ebbe inizio con l’arrivo dei Franchi, i quali istituirono il Sacro Romano Impero.
Anche in conseguenza ai numerosi scontri tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini a Levate dovette dotarsi di fortificazioni a scopo difensivo, come evidenziato dalla cinta muraria e dal fossato che proteggevano il borgo fin dal X secolo.
Il territorio comunale fu affidato inizialmente ai conti del comitato della città di Bergamo, ai quali subentrarono i monaci del capoluogo orobico. Nuovi cambi portarono il paese a schierarsi con la fazione ghibellina, fatto che causò ripetuti attacchi della fazione guelfa tra il 1405 e 1406, che misero a ferro e fuoco l’intero borgo.
Il paesaggio risulta essere fortemente caratterizzato dalla presenza di piccoli corsi d’acqua, quali la Morla e le rogge Morlana e Colleonesca, che regalano scorci suggestivi: al riguardo vi sono alcuni mulini, lavatoi ed abbeveratoi che sono una sorta di spaccato della vita rurale di un tempo passato. A tal riguardo il comune è stato inserito nel Parco agricolo del Rio Morla e delle rogge, un PLIS che si prefigge di tutelare il corso del fiume Morla e delle rogge che compongono l’intricato sistema irriguo delle campagne.
L’ambiente è caratterizzato in larga parte dalle colture agricole, dove mais, frumento e soia ricoprono la quasi totalità delle attività. Lungo i canali ed i fossi elevata è la presenza di arbusti e di alberi come il sambuco, il nocciolo, il salice, l’olmo minore, il pioppo nero e la sanguinella, spesso raggruppati in piccoli boschetti. In questi micro-ambienti si riscontra un clima più fresco, che permette il proliferare di numerose specie di uccelli
L’edificio di maggior richiamo è indubbiamente la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Edificata nel 1746, consacrata nel 1754 dal Cardinale di Milano Giuseppe Pozzobonelli e restaurata più volte nei secoli successivi, presenta un campanile risalente al 1741
La cascina Monasterolo di Levate, è un complesso privato, posto a ovest del paese, in mezzo alla campagna, che mantiene ancora i suoi aspetti architettonici e storici.
Prima di diventare cascina, il complesso era (dal 1130) un monastero dei monaci vallombrosiani di Astino. Quando l’ordine è stato soppresso, il complesso si è trasformato in cascina.
L’edificio sacro era noto come chiesa di San Benedetto, ma dal 1800 è diventato chiesa di Sant’Antonio.
Della cascina Monasterolo fa parte anche la chiesetta di Sant’Antonio che si trova all’esterno del perimetro del cascinale, ed ha al suo interno una tela del ‘600 di autore ignoto, raffigurante la Madonna tra San Benedetto e San Romuoaldo, posta sull’altare.
La chiesetta è privata ma ancora consacrata e vengono celebrate saltuariamente delle messe.
Chi percorre la strada che conduce nella bassa bergamasca dal popoloso paese di Stezzano verso l’antico borgo di Verdello, ha la piacevole visione, sulla destra, di un santuarietto immerso nel verde e attorniato da recenti costruzioni: è quello della Madonna del Bailino, sito nel paese di Levate, a circa 10 Km da Bergamo.
Una deviazione è opportuna per visitare questo grazioso santuario dedicato alla Beata Vergine Maria. E la motivazione non è solo perché una sosta è salutare per tutti i devoti della Madonna, e la visione di alcuni pregevoli affreschi recentemente portati alla luce può appagare artisticamente anche i palati più raffmati, ma soprattutto per renderci conto del significato profetico che ispira la statua cinquecentesca della Madonna nel gesto umanissimo di allattare il Figlio.
È infatti considerata la protettrice delle gestanti
L’attuale complesso è stato edificato nel 1774 probabilmente ampliando una costruzione precedente per la presenza di due affreschi stimati intorno al 1500. All’interno una statua della Madonna della fine del XV secolo e un pregevole organo Serassi del 1827.
Il Biberon Pizzeria Ristorante Pub in via Kennedy è un punto di ritrovo molto frequentato

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