ISSO

GIORNO 67 ISSO
Isso [ˈisːo] (Iss [ˈis] in dialetto bergamasco) è un comune di 649 abitanti
Era il tempo delle guerre di fazione tra guelfi e ghibellini, e anche Isso dovette dotarsi di edifici fortificati, tra cui anche un castello.
Sono ancora visibili i resti del castello medievale, di cui è possibile ammirare parte della muratura e della merlatura tipica della fazione ghibellina, unitamente al fossato che lo cingeva.
Ciò non bastò al vescovo cremonese per mantenere il controllo del territorio di Isso che finì nelle mani dei Visconti, importante famiglia di Milano. A partire dal XV secolo cominciarono ulteriori scontri tra la suddetta famiglia e la Repubblica di Venezia, che durarono parecchi decenni. Al termine di questo periodo di instabilità, sul territorio vennero compiuti numerosi interventi volti al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, dissodando terreni e costruendo canali per l’irrigazione. Da allora il paese, tornato sotto il dominio meneghino nel contado di Cremona, ha mantenuto una forte connotazione e tradizione rurale, con l’agricoltura attività predominante.
Vi sono una grande quantità di cascine in aperta campagna, tra cui la cascina Secchi, la cascina Casella, la cascina Cremonesi e la cascina Farabona.
L”Oratorio di Sant’Andrea, che funge da chiesa parrocchiale per il paese di Isso, dato che la parrocchiale vera e propria è posta a Barbata è originario del XVII secolo, faceva originariamente parte del palazzo Zucoli, di cui era la cappella.
Come ormai capita spesso entri in un bar o una trattoria storica pensando di trovare la sciura con la bigherla che la mena sö la polenta ed invece trovi dei cinesi dietro il bancone.
Ma dicono che la trattoria La Lepre sia addirittura migliorata da quando è gestita da questi nuovi italiani che mantengono la tradizione della cucina casalinga e lo gnocco fritto. Fateci sapere se è davvero così…
In ogni caso i percorsi sterrati ed a tratti sabbiosi sono ideali per chi ama praticare mountain-bike ed il territorio pianeggiante permette anche ai meno allenati di muoversi tra stradine e provinciale in un contesto che si articola tra borghi rurali, cascine in aperta campagna e aree artigianale-industriali
La vicinanza al parco del Serio di Mozzanica ed al laghetto di pesca sportiva o sulle rive del fiume allungano la gita e la permanenza in questi luoghi confluenza di passato agricolo e area postindustriale

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