GORNO

Gorno [ˈɡorno] (Góren [ˈɡoɾɛn] in dialetto bergamasco) è un comune di 1 524 abitanti
Il comune è situato in nella parte inferiore della Val del Riso, valle che parte a est del Colle di Zambla e scende aprendosi verso ovest, sfociando nella più ampia Val Seriana. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’altitudine del territorio comunale è compresa fra una quota minima di 475 m s.l.m. in località Centrale (all’imbocco del paese) e una quota massima di 1.775 m s.l.m. in località Preda Balaranda, con un dislivello di 1300 m caratterizzato nella fascia alta da un’apertura panoramica molto ampia e suggestiva offerta dai rilievi orobici circostanti
Nel territorio comunale passa il torrente Riso, torrente che nasce da una cavità naturale alle pendici del monte Grem, posta a nord-est della frazione Cantoni in comune di Oneta, e prosegue per 9,6 km per tutta la Val del Riso, prima di sfociare nel fiume Serio
Nella parte alta del territorio comunale, dove vi sono gli alpeggi per il pascolo, sono inoltre presenti alcune piccoli laghetti e pozze perenni, che servono tuttora per l’abbeveraggio del bestiame
Ultimamente sono stati rinvenuti in loco resti di terrecotte figurate risalenti all’Età del Bronzo, reperti che sono allo studio dell’Intendenza archeologica della Lombardia. Dagli Orobi ai Galli Cenomani, un susseguirsi di varie popolazioni
All’arrivo dei romani le estrazioni minerarie erano comunque sicuramente già avviate, che ne diedero un ulteriore sviluppo collegando i vari giacimenti d’estrazione. In particolare i terreni di Gorno erano quelli con le migliori miniere di calamina, fondamentale in antichità per la produzione di bronzo
Secondo alcuni studiosi l’arrivo del cristianesimo coincise con l’arrivo dei romani, che qui mandavano i damnatio ad metalla, una sorta di schiavitù che i romani infliggevano per i lavori più duri nelle miniere ai criminali ma anche ai cristiani
Nelle numerose leggende che si sono tramandate le generazioni degli abitanti di Gorno una è dedicata ad un fantomatico tesoro dei Guelfi, seppellito/nascosto all’interno della casa torre Gibellini, in contrada Peroli bassi
Verso gli inizi del Cinquecento, la Valle Seriana, la Val del Riso e quindi anche Gorno vennero visitati da Leonardo da Vinci, che su preciso ordine di Carlo D’Amboyse si recò in zona per compilare la carta topografica delle valli. In una delle mappature tracciate dal genio rinascimentale, oggi conservata nelle collezioni dei reali della biblioteca reale di Windsor, vengono segnate Gorno, Oneta, Oltre il Colle e Dossena
L’estrazione mineraria (che cominciò ufficialmente con il decreto della repubblica veneta del 9 aprile 1482 che dava il permesso della riapertura dell’attività di estrazione) dopo 500 anni di attività chiude definitivamente il 12 gennaio del 1982
Nel 2009 nasce l’Ecomuseo delle Miniere di Gorno, riconosciuto dalla regione Lombardia, con l’intento di rinsaldare il legame della comunità locale con le proprie radici, la propria storia e le proprie tradizioni, ma volto anche ad interventi di ricerca, salvaguardia e valorizzazione della cultura e del territorio
Dal punto di vista naturalistico il torrente Riso a fondo valle e le pendici del monte Grem (2049 m s.l.m.) a nord del paese sono gli ambienti naturalistici più importanti del territorio. In particolare il monte Grem offre numerose opportunità per sport montani, come l’alpinismo (sia estivo che invernale), camminate e ciaspolate invernali
Data la sua formazione a contrade, spesso dislocate lontane l’una dall’altra, nei secoli il comune di Gorno ha visto l’edificazione di nove chiese, tuttora presenti.
Numerose sono le santelle sparse in tutto il territorio del comune di Gorno. Grazie ad un primo censimento che venne fatto nel 1986, poi aggiornato, se ne contano circa 26
Per quanto concerne l’edilizia idrica Gorno conserva alcune testimonianze riferita a fontane e lavatoi pubblici.
La dislocazione delle varie contrade in un territorio ampio e montano ha dato vita nei secoli alla costruzione di diverse fonti d’acqua finalizzate a diversi utilizzi, primo tra tutto quello di attingere l’acqua per le varie abitazioni della contrada, ma anche per abbeverare il bestiame e nel caso dei lavatoi
Diversi i monumenti metà di escursioni
Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, Scolpito dallo scultore titolare dell’omonima ditta Carlo Comana di Bergamo
Cristo Re
Raggiungibile a piedi dalla contrada Riso, venne posizionato sulla cima della Costa del Falò nel 2000, in uno dei punti panoramici migliori per ammirare la vallata e il comune di Gorno
Monumento al minatore
posto davanti al municipio, realizzato in pietra, è un bassorilievo eseguito dallo scultore Giovanni Ardrizzo
Il complesso della Laveria (chiamato anche Laveria n.2), situato nella parte finale ad ovest della contrada Riso, è un complesso industriale che serviva durante il periodo di estrazione mineraria in Gorno e in tutta la Val del Riso per la lavorazione del minerale attraverso i processi di frantumazione, macinatura e flottatura con acqua e acidi per ottenere la separazione del metallo dalla pietra sterile
Gorno è un paese piccolo con una grande storia, tanti i luoghi di interesse religioso, storico, civilistico e sportivo.
Rifugi in quota, ex fabbriche e lavatoi, chiese e santelle, case originali costruite in pietra secondo i dettami dei secoli che le hanno viste edificare
… e tra una camminata e l’altra diversi anche i punti in cui mangiare e ristorarsi

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