GORLE
Gorle [ˈɡorle] (Górel [ˈɡoɾɛl] in dialetto bergamasco) è un comune di 6 570 abitanti.
Il paese ha origini remote, che si spingono fino al periodo dell’impero romano, del quale sono state rinvenute numerose tombe e sepolture umane. Di tale periodo è il ponte sul fiume Serio, che collega Gorle con Scanzorosciate, chiamato Ponte Marzio il nome deriva dal quarto re di Roma Anco Marzio.
In epoca medievale il paese vide la costruzione di numerosi edifici, tra cui un castello. L’edificio risale circa all’XI secolo, quando venne edificato come fortificazione collettiva, opera di più possidenti del posto. In seguito passò nelle mani dei vescovi, che vi collocarono una delle loro residenze. La testimonianza del capitano della Serenissima, Giovanni da Lezze, in una relazione al senato veneto, ci restituisce una sintetica descrizione del castello vescovile di Gorle come si presentava nel 1596. Nel corso del XVI secolo un’ala del castello fu ricostruita per opera del vescovo Gerolamo Regazzoni, che vi fece edificare una villa di notevole interesse ultimata nel 1588, nei sotterranei della quale sono state rinvenute alcune tombe di epoca romana. A seguito delle confische napoleoniche la villa e i poderi vescovili furono acquistati dalla famiglia Zavaritt, ricchi commercianti di seta provenienti dalla Svizzera, che ancora la possiedono. Notevole è il giardino terrazzato verso il fiume Serio. Del castello medioevale si conservano ancora gran parte delle murature originarie e l’antico palazzetto di residenza dei vescovi. Molti antichi stemmi vescovili già collocati nel castello furono riutilizzati nel corso dell’Ottocento per decorare una vicina torre passeraia ristrutturata in stile romantico come arredo di giardino della distrutta villa Calepio-Terzi.
Nell’abitato è visibile una torre che, collocata in bella vista al centro della viabilità attuale, era inserita nel contesto difensivo tardo-medievale.
In passato Gorle era servita dalla linea 10 della rete tranviaria di Bergamo, che rimase attivo fino al 1953; tale linea, previa elettrificazione, ricalcava il percorso della preesistente tranvia Bergamo-Trescore-Sarnico, esercita a vapore e sua volta attiva fra il 1901 e il 1931.
Il centro comprende la chiesa del paese Natività di Maria Vergine, l’oratorio Cristo Nostra Pasqua, gli uffici del comune e il borghetto, all’interno del quale si trova la Villa Zavaritt, antiche cascine e altri edifici storici.
Il territorio di Gorle recentemente ha vissuto un notevole incremento edilizio tale da edificare nuovi quartieri al punto da portarlo a svilupparsi fino a lambire i paesi circostanti. Tuttavia nella parte nord del paese, quella posta a monte dello storico ponte Marzio, vi sono zone in cui si possono ancora incontrare distese verdi, inserite nel Parco del Serio Nord e da esso tutelate. Nel parco scorre anche la roggia Morlana, che solca l’intero territorio comunale da nord a sud.
Il quartiere Baio comprende un parco detto del Baio, all’esterno del quale si trovano molte villette disposte su un lungo viale ad anello in stile americano.A cavallo tra il 2012 ed il 2013 è stato realizzato un nuovo quartiere residenziale, situato a Sud del sopracitato Baio, denominato “Green House” ed attraversato per la sua interezza da via Ada Negri. Sulla falsariga del quartiere Baio, benché in scala notevolmente più ridotta.
L’alto valore naturalistico del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Serio Nord caratterizzano il lato est del territorio, mentre le rogge ancora in uso, scorrendo da nord a sud, tracciano la memoria agricola dei luoghi.
Se vi avanzano due milioni e mezzo di euro potete togliervi lo sfizio di andare a vivere in un castello
CASTELLO DI GORLE XIII sec. MONUMENTO NAZIONALE IN VENDITA
Essendo Monumento nazionale gode di tutti i benefici fiscali riservati agli immobili di interesse storico.
Totalmente ristrutturato con finiture extra-lusso, in perfetto stato di manutenzione.
Composto da :
-UN’ ABITAZIONE PRINCIPALE di 750 mq con 4 camere da letto,
5 bagni,
1 soggiorno con pianoforte a coda,
1 ufficio-studio con ingresso indipendente,
1 sala da pranzo,
1 cucina abitabile con annesso tinello con camino-barbecue,
1 locale stireria-guardaroba,
1 locale dispensa,
1 cantina vini costruita a regola d’arte, 1 cantina ripostiglio.
Dispone inoltre di ampi solai attrezzati con armadiature su misura, di un’altana-atelier in cima alla torre, di una taverna-discoteca e di 50 mq di terrazze.
Possiede inoltre un giardino storico di circa 800 mq (facente parte di un grande parco privato) con un grande faggio secolare, un orto ed una autorimessa per 4/8 auto.
-UN’ ABITAZIONE SECONDARIA di 100 mq, indipendente (in un’ala del Castello)
Adatta per figli, custodi o servitù.
E’ composta da: 2 camere da letto,
2 bagni,
1 cucina,
1 sala da pranzo,
1 soggiorno in soppalco,
Solaio, Cantina e Posto auto nel garage del Castello.
Il Castello possiede 4 camini perfettamente funzionanti, uno del 1200 ed è dotato di un modernissimo impianto di ascensore che porta in cima alla torre (altana)
I pavimenti sono in marmo, in cotto francese, in ceramica, in mattoni di costa, in moquette.
Le pareti e i soffitti sono in stucco lucido veneziano tirato a cera e alcuni soffitti sono in legno di noce a cassettoni del ‘600.
L’impianto di riscaldamento fa capo ad un’unica caldaia multifunzionale che può essere alimentata, a gas, a gasolio, a legna, a carbone. Sono suddivise 7 zone indipendenti dotate di un proprio termostato.
L’impianto elettrico è trifase senza limitazioni di potenza.
E’ presente un sofisticato e moderno impianto di allarme.
I vetri sono doppi ed alcuni blindati, protetti da inferriate in ferro battuto forgiate ed intrecciate a mano, oltre a chiusure dei serramenti anti effrazione.
Si vende totalmente o parzialmente arredato ed il prezzo di vendita sarà in parte variabile a seconda dei pezzi di pregio e di antiquariato ceduti.
Nel 1628 fu acquistato dalla famiglia Marchesi Terzi, che ristrutturarono ed ampliarono la struttura, trasformando le merlature originali in stile guelfo (squadrate) a quelle di oggi in stile ghibellino (a coda di rondine).
Nel 1914 il Regno d’ Italia tramite il Ministero della Pubblica Istruzione, oggi Beni Culturali, comprese il Castello tra i monumenti di interesse storico classificandolo come MONUMENTO NAZIONALE.
Nel 1977 fu acquistato dall’ attuale proprietario, ingegnere, il quale in stretta collaborazione con la Sovraintendenza trasformò il Castello un una splendida residenza privata.