CISANO BERGAMASCO

Cisano Bergamasco [ʧiˈzaːno beɾɡaˈmasko] (Cisà [ʧiˈza] in dialetto bergamasco) è un comune di 6314 abitanti.
Il paese si consolida nel periodo del feudalesimo, quando sul territorio cominciarono a svilupparsi insediamenti abitativi di una certa consistenza, il primo dei quali fu Villasola (frazione di Cisano), di cui si hanno notizie già all’inizio del X secolo, quando si staccò dalla pieve di Brivio. Di poco successivi sono i documenti scritti in cui viene citato il nome del capoluogo Cisano, il cui nome appare, nel 962, in un atto che certifica i possedimenti del re Berengario II.
Nel periodo medievale che sul territorio nacquero numerose fortificazioni tra cui anche un castello, citato per la prima volta nel 1104: castro di Cisano. Il documento fu redatto nel castro di Cisano nel mese di settembre e:
«Alcherio del fu Obizzone de Vicomercato dona e offre […] Actum intus castro Cixano»
(Codice diplomatico della Lombardia Meridionale)
Il territorio si componeva in diversi borghi tra cui quello di Brixio che era presente sulle sponde del fume, mentre Cisano occupata la parte un poco più distante. Proprio Brizio è la località che viene citata già del 968 con la pieve di Sant’Alessandro. Il territorio di Cisano risulta trovarsi in prossimità del torrente Senna, a cui si accedeva alla ììVallis Pontideìì . Fin del XIi secolo è documentata la presenza di molti vigneti, ed è definita come villa con un sedime di proprietà di Albertus Maister.
Il castello era sito in posizione predominante, fu oggetto di contesa tra fazioni guelfe e ghibelline nel corso di violenti scontri che avvennero tra i due gruppi. Il predominio era esercitato dalla famiglia Vimercati Sozzi de Capitani che possedeva numerosi terreni, edifici (tra i quali il castello stesso) ed esigeva il pagamento di decime, tra cui anche un’imposta per l’attraversamento del fiume Adda che avveniva in località La sosta mediante l’utilizzo di un barcone.
Con l’accordo di pace firmato a Ferrara nel 1433, nel quale venne sancito il passaggio di Cisano e dei borghi limitrofi alla Repubblica di Venezia.
Nel paese numerosi sono gli elementi architettonici caratteristici: in primo luogo il castello medievale che, inserito in una villa di proprietà privata e posto in posizione dominante, possiede ancora parte della muratura originale e un’imponente torre che svetta su gran parte dell’abitato.
La chiesa di San Zenone, a lungo sede parrocchiale: risalente all’XI secolo, presenta le caratteristiche architettoniche tipiche dell’epoca medievale grazie ad un ottimo stato di conservazione, cosa che le ha permesso di ottenere il riconoscimento di monumento nazionale.
Nella frazione di San Gregorio è possibile ammirare la chiesa intitolata all’omonimo santo che, posta sulla collina in posizione dominante, possiede ancora il campanile ricavato da una torre medievale. Infine, nella frazione di Villasola, si trova la chiesa che, intitolata a Santo Stefano, possiede opere di buon pregio tra cui l’altare maggiore progettato nel 1841 dall’architetto Ferdinando Crivelli, la cui realizzazione ad opera di Angelo Cattò si è discostata dal progetto.
Il comune di Cisano Bergamasco è attraversato dalla SS 342, nota come “Briantea” che collega la città di Bergamo con Como, e dalla SS 639, che conduce a Lecco. È servito dalla stazione di Cisano-Caprino Bergamasco, sulla linea Lecco-Brescia.
Il territorio di Cisano si estende alle propaggini meridionali del monte Albenza, delle Alpi Orobiche, settentrionali del monte Canto, conosciuto come monte dei Frati. Su tale altura è stata posta la bellissima cappella degli Alpini, che offre uno sguardo panoramico sull’intera zona di confine tra la provincia bergamasca e lecchese.
Nella parte occidentale dall’Adda, pur essendo quasi interamente collinare, andando dai 190 m delle sponde del fiume nella località Campioccio i 560 m ha un aspetto molto vario, essendo la zona pedemontana che accompagna dalla pianura alla zona alpina, e presenta numerosi ripiani di differente origine geologica.
È una zona ricca di castagne e funghi e le scarpinate autunnali si fanno davvero ghiotte

CISANO BERGAMASCO

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