ALMENNO SAN BARTOLOMEO

Almenno San Bartolomeo [alˈmɛnːo sambaɾtoloˈmeo] (Almèn San Bartolomé [alˈmɛn sambaɾtoloˈme] o ’Lmèn San Bartolomé [ˈlmɛn sambaɾtoloˈme]o semplicemente San Bartolomé in dialetto bergamasco) è un comune di 6380 abitanti.
comune di Lemine, sicuramente esistente nella metà del XII secolo, fu riconosciuto ufficialmente con una transazione del 3 marzo nel 1220 con la cessione dei diritti feudali al comune da parte del vescovo.
Nel corso del Trecento conobbe un periodo di decadenza fino a essere nella seconda metà del secolo diviso nei due comuni di Almenno Inferiore e Almenno Superiore. Tale separazione amministrativa fu il risultato di un lungo periodo di lotte tra le fazioni guelfa e ghibellina che a partire dalla fine del Duecento portarono la parte alta del territorio a schierarsi con la Valle Imagna e con Palazzago (guelfi) e la parte inferiore a schierarsi con la città di Bergamo (ghibellini). Il comune fu diviso con atto 26 gennaio 1393, e il confine fu sancito nel 1456.
Con il passaggio del territorio alla Repubblica di Venezia, Lemine inferiore venne distrutta per rappresaglia nel 1443, essendosi schierata contro Venezia durante gli scontri che si susseguirono dal 1428 al 1441. Lemine superiore al contrario venne premiata con numerosi privilegi tra i quali l’istituzione nel 1428 di un Vicariato che ebbe un assetto territoriale definitivo solo dopo il 1443, comprendente Lemine, Vall’Imagna e Palazzago, e che fu dotato di propri Statuti nel 1444.
Alla fine del 1500, il territorio di Almenno, comprendente Almenno S. Bartolomeo e Almenno S. Salvatore, è formato da diverse contrade e abitato da 2054 anime (Da Lezze). L’amministrazione era affidata ad un Consiglio generale, composto dai capi famiglia, che a sua volta eleggeva ogni anno un consiglio di 24 membri così composto: un sindaco e un consigliere per ogni contrada con il compito di portare le istanze di ciascuna squadra; due consoli per la riscossione delle tasse, il pagamento dei debiti e di denuncia dei reati al vicario o al magistrato di Bergamo, quattro sindaci per l’amministrazione dell’Ospedale di S. Cristoforo, due anziani con il compito di coadiuvare il Vicario e per il calmiere dei prezzi, due calcolatori per sovraintendere alle strade, quattro sindaci per l’amministrazione delle elemosine raccolte nella chiesa della Madonna del Castello.
Con la distrettualizzazione del 1797 Almenno San Bartolomeo venne privato di una porzione di territorio compresa tra i torrenti Lesina e Borgogna per la formazione del comune di Barzana.
Giovanni Maironi da Ponte nel suo ″Dizionario Odeporico o sia Storico-Politico-Naturale della Provincia Bergamasca″ lo descrive come “fertile in biade, in gelsi e produce molto vino e assai generoso” e ne elenca le contrade: Barlino, Longa, Canova, Agro, Pussano, Cerita, monte Combone, Ripa selvatica, Casagno, Capochelli, Sottolonga, Casecco, Corserola, Carighetti, Castello, Rescanzi, Campino e Bosco. Il territorio si estendeva oltre alla parrocchia di San Bartolomeo, anche a quella di Albenza, e a porzioni delle parrocchie di Roncola e di Palazzago.
Dal 2016 è insignito della Bandiera arancione, prestigioso riconoscimento assegnato dal Touring Club Italiano ai comuni dal forte richiamo turistico e culturale.
Almenno san Bartolomeo è compreso fra un’altitudine di 225 metri (nei pressi della frazione Campino) agli oltre 900 metri della contrada Pradone, quindi occupa prevalentemente una zona collinare.Ad est e ad ovest esso è delimitato rispettivamente dall’Agro del Romanico (nel quale sorge la celebre Rotonda di San Tomè) e dal Golf club Bergamo “l’Albenza”.
Nel comune scorrono diversi corsi d’acqua. Il principale è il Brembo lungo confine est, seguito da torrenti di portata minore come il Tornago, il Lesina e la Borgogna.
Nel territorio di Almenno San Bartolomeo si trova la Rotonda di San Tomè, autentico gioiello architettonico romanico della Provincia di Bergamo, risalente agli inizi del XII secolo.
La parrocchiale, San Bartolomeo di Tremozia, risale alla prima metà del XV secolo.
Si tratta di edificio gotico a tre navate, ricostruito interamente nel XVIII secolo, che ha conservato molte delle opere pittoriche del precedente. La chiesa ha assunto una particolare importanza storica per la nascita del comune di Almenno San Bartolomeo in quanto è stata, nel XVII secolo, il centro catalizzatore della comunità prima della separazione da Almenno San Salvatore.
All’interno sono conservate opere di Bartolomeo Vivarini, una Madonna col Bambino e altre pitture del Moroni.
La chiesa e l’ex convento di Santa Caterina di Tremozia si trovano in via Castello Rescanzi, distanti circa 100 metri dalla chiesa parrocchiale.[8] L’edificio è inserito in un complesso di vari fabbricati. La chiesa, fatta costruire nel 1514 da Caterina “de gavazenis” e Cristina “de manglijs” a servizio del monastero omonimo da loro precedentemente fondato, conserva la sua struttura originaria e anche alcuni affreschi del XVI secolo che rappresentano in sei scene gli episodi della vita di Santa Caterina d’Alessandria.
Dal 2011 il gruppo alpini di Almenno San Bartolomeo organizza un campo scuola estivo per ragazzi in cui vengono svolte in modo didattico delle attività riguardanti la Protezione civile, l’avvicinamento alla montagna e la promozione di valori che oggigiorno si stanno perdendo.
Il museo del falegname è una struttura museale voluta da Costantino Sana nel 1987. Costantino Sana, conosciuto semplicemente come Tino, è stato un importante imprenditore di Almenno San Bartolomeo, artigiano del legno che aveva creato, con la sua impresa, lavori di arredamento per grandi compagnie navali. Per portare alla conoscenza popolare il lavoro della sua falegnameria, nel 1987 fondò il “museo del falegname”. Il percorso museale, si sviluppa su tre livelli, permette al visitatore di avere una visione di opere, alcune semplici, come la baracca dei burattini, altre più complesse, come le carrozze. Gli spazi ospitano anche l’auto realizzata nel 1924 e l’aereo, sempre ligneo, appartenuto al noto aviatore e politico bergamasco Antonio Locatelli durante la prima guerra mondiale . Con i modelli è possibile visitare una esposizione di attrezzi e macchinati atti alla lavorazione del legno.
Nel territorio del Lemine, partendo da Almenno San Bartolomeo in località Canova, si sviluppa il Sentiero del Golf, un percorso ciclo-pedonale immerso nel verde e attrezzato con aree pic-nic che prosegue lungo il confine dei campi da golf del Golf Club Bergamo L’Albenza fino alla strada per Cà Morino che si imbocca in località “Querceto del Golf”.
Una giornata a raccogliere le fragole: è l’invito dell’azienda agricola «Orto di Lalli» della nota pasticceria e gelateria «La Pasqualina» di Almenno San BartolomeoL’accesso all’azienda agricola è gratuito, mentre le fragole raccolte si pagano in base al peso e il costo del gelato è di 2,50 euro a coppetta. Per info chiamare “La Pasqualina Almenno” – T. 035 540040 o “La Pasqualina Bergamo” – T. 035 232708.
Il Ristorante Collina in questo ultimo anno e mezzo è stato un esempio di resilienza: “Prima della pandemia eravamo in quattordici tra brigata di cucina e personale di sala, oggi ripartiamo con le stesse quattordici persone: non abbiamo licenziato nessuno – sottolinea soddisfatto Cornali -. Per noi gestori è stato un sacrificio non indifferente, anche se una mano ce l’hanno data i ristori, piccoli o grandi che siano, arrivati durante le chiusure
Aperti solo a cena martedì, mercoledì, giovedì e venerdì Aperti a pranzo e cena sabato e domenica
Per informazioni o prenotazioni:
info@ristorantecollina.it
Tel. 035 64 25 70 Mob. 328 32 55 830
Convenzione firmata fra la Pro Loco di Almenno San Bartolomeo ed il Comune di Almenno San Salvatore all’insegna della collaborazione, dell’unione e della valorizzazione del territorio.
L’obiettivo primario di entrambe le parti è quello di promuovere l’immenso patrimonio culturale ed artistico che accomuna i due territori, definendo come punti di partenza i “tesori del Lemine” quali le Chiese del Romanico ed il Parco del Romanico.
Se ne parlava da tempo e ora, finalmente, la passerella ciclopedonale sul Brembo che collega i Comuni di Almenno San Bartolomeo e Paladina diventerà una realtà. A rendere possibile il progetto tanto atteso un contributo a fondo perduto di 600mila euro, predisposto a bilancio 2021-2023 dal Consiglio regionale.

ALMENNO SAN BARTOLOMEO

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