FUIPIANO VALLE IMAGNA

Fuipiano Valle Imagna [fuiˈpjaːno ˈvalːe iˈmaɲ(ː)a] Föipià [føiˈpja] in dialetto bergamasco è un comune di circa 207 abitanti.
Le origini del paese dovrebbero risalire al periodo medievale quando il territorio, fino ad allora scarsamente antropizzato, vide un incremento abitativo dovuto alle lotte tra guelfi e ghibellini.
Queste infatti costringevano alcuni esponenti dell’una o dell’altra fazione (nonostante la valle fosse considerata una sorta di feudo guelfo) ad abbandonare i propri luoghi d’origine e di trasferirsi in posti al riparo dalle persecuzioni avverse, tra cui appunto la zona di Fuipiano. In questo periodo la famiglia di maggior importanza era quella dei Locatelli, la quale gestiva le principali attività anche nei paesi limitrofi, uno dei quali (Locatello) prese il nome dallo stesso casato.
Gli abitanti stessi infatti, cercarono di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l’avvento della Repubblica di Venezia, che tuttavia occupò soltanto una parte del territorio comunale, tra cui la contrada di Arnosto dove vi pose una dogana, considerandolo una sorta di avamposto verso il Ducato di Milano che aveva il controllo sulla restante porzione di territorio.
L’edificio di maggior richiamo è indubbiamente la chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista. Posta in posizione dominante, risale al 1561, anche se presenta un sostanziale rifacimento avvenuto quasi due secoli più tardi. All’interno numerose sono le opere presenti, che permettono a questo edificio sacro di fregiarsi del titolo di monumento di maggior richiamo dell’alta valle Imagna: una Madonna delle Grazie di Giacomo Francia, e altri di Giuseppe Orelli, di Giovanni Chizzoletti e di Francesco Quarenghi.
Nel Novembre del 1976 si verificò un episodio che sconvolse la tranquilla vita degli abitanti: una rovinosa frana, nella parte bassa del territorio comunale, spazzò via la contrada di Pagafone, cancellandola completamente.
Per tutto il 2020 ha fatto parlare di sé a causa del “muro della discordia”, una barriera in cemento armato posizionata a protezione della scala di sicurezza e aspramente criticata dai residenti per l’impatto a livello visivo in una contrada storica. E ora il progetto della Berghemhaus, che avrebbe dovuto prendere vita fra gli antichi edifici della contrada di Arnosto a Fuipiano Valle Imagna, “non s’ha da fare”: lo stop è stato deliberato dall’Amministrazione comunale corrente.
Il progetto di Berghemhaus, ideato dal Centro Studi Valle Imagna, ha come obiettivo quello di rilancio e valorizzazione dell’intera contrada storica. Centro di accoglienza turistica, ma al tempo stesso ristorante, museo, albergo e spazio per attività. Fulcro principale il recupero e la valorizzazione degli oggetti di lavoro contadino che negli anni gli “Amici di Arnosto” hanno raccolto e classificato con cura, esponendoli presso il Museo Etnografico nei locali del Comune.
A qualcuno piace chiamarli i tre “saggi”, per altri si tratta dei tre “signori” che, dall’alto dei loro 1.400 metri sopra il livello del mare, osservano la quotidianità degli esseri umani di un’intera vallata. La località “Tre Faggi” di Fuipiano Valle Imagna è un luogo davvero suggestivo, sotto tutti i punti di vista, che sia bagnato dalla luce dorata del tramonto o semi-nascosto da una leggera foschia nelle giornate più grigie e cupe.
Questi imponenti alberi secolari – non si conosce la loro età esatta, ma si stima possano avere dai 110 ai 120 anni – erano una volta quattro: si dice che furono piantati insieme in quel luogo per creare una zona d’ombra a quegli animali che si avvicinavano per dissetarsi nella pozza d’acqua che si trova proprio di fronte. Nel tempo, uno di loro fu abbattuto e la zona divenne così conosciuta con il nome di “Tre Faggi”, divenendo poi un simbolo culturale e naturalistico dell’intera Valle Imagna.

FUIPIANO VALLE IMAGNA

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