FONTENO

Fonteno [fonˈteːno] Fonté [fonˈte] in dialetto bergamasco è un comune di 571 abitanti
Fonteno è posta sul versante sinistro della valle di Fonteno su di un terrazzo naturale che dà sul lago d’Iseo. La valle è solcata dal torrente Zù, che dalle alte montagne scende fino a gettarsi nel lago.
Il territorio del comune risulta compreso tra i 375 e i 1.361 m s.l.m.
Il primo nucleo abitato è testimoniato nel 1338 nella zona della “fontana del coren”, dalla quale deriva l’etimologia del nome del paese. Il 22 agosto 1944 ci fu un duro scontro tra le forze nazi-fasciste e i partigiani della 53ª Brigata Garibaldi che viene ricordata con il nome di Battaglia di Fonteno
Per la sua posizione isolata Fonteno ha conservato le caratteristiche del piccolo borgo agricolo di montagna, con strette viuzze, porticati e balconi in legno dei secoli precedenti.
Chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, in stile neogotico, del XIX secolo. Il campanile settecentesco venne sostituito nel 1827 da una nuova torre, sopraelevato quindi nel 1930 per armonizzarlo con l’edificio. La chiesa ospita un organo a mille canne del 1885 recentemente restaurato.
Chiesa di San Rocco, cinquecentesca.
Nella valle di Fonteno sorgono oltre 300 cascine, protette da uno speciale piano urbanistico. La zona presenta percorsi e sentieri con numerosi punti panoramici sul lago. Vi è stato scoperto nel 2006 il vasto complesso speleologico di “Bueno Fonteno”, del quale si è esplorato uno sviluppo di oltre 32 km fino ad una profondità di quasi 500 m.
Al paese si arriva per una strada che si distacca a Solto Collina dalla strada provinciale n.77, che a sua volta è collegata con la strada statale 42. Una strada comunale porta alla frazione di Xino.
Xino, collocata ad un km dal comune è affacciata sul Lago d’Iseo e ricalca la tipica fisionomia dei borghi del luogo, caratterizzati da piccoli vicoli e androni. Nella località Vanina sono presenti delle antiche fontane con involto in tufo.
Nel 1542 viene eretta la parrocchiale dedicata a san Carlo Borromeo in stile neogotico lombardo. La torre campanaria risale invece al 1702, la recente applicazione di moderni pannelli a LED ha negativamente impattato sul valore storico-artistico della stessa.
Nel 1917, in un campo detto Ciosét, vengono ritrovate alcune antiche tombe in pietra
All’inizio di novembre si tiene la sagra di San Carlo, patrono del paese, con mercatini di prodotti tipici nelle vie e nelle case e distribuzione di caldarroste e vin brulè. La sera del sabato vi si tiene uno spettacolo di fuochi d’artificio sparati dai prati sotto il paese verso il lago. La domenica si svolge la processione, nella quale la statua del santo patrono viene portata a spalle dai fedeli per i vicoli del paese, addobbati con fiori e antichi drappi ricamati, tra spari di petardi e mortaretti.
Vista sul lago a dir poco meravigliosa. Cucina ottima e servizio impeccabile presso l’agriturismo Padem da Rosi in via Tasso 11
Oppure il Ristorante Hotel Panoramico.
Hotel informale con vista sul lago, vasca idromassaggio, palestra, ristorante con vetrate in via Palazzine 30

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