CARVICO

Carvico [kaɾˈviːko] Carvìch [kaɾˈvik] in dialetto bergamasco è un comune di 4 656 abitanti
Le prime tracce dell’esistenza di Carvico rimontano al secolo XII. Per l’esattezza nel 1127 Attone di Calusco d’Adda, paese limitrofo, vendette alcuni beni, posti in parte a Carvico, ai canonici di Sant’Alessandro di Bergamo. Ma un loro vicino, Pasibruco di Carvico, uomo ricco e prepotente, si impadronì di alcuni corsi d’acqua che derivavano dal torrente Grandone e distrusse alcune strade pubbliche. I canonici però gli fecero causa e nel 1160 ottennero ragione presso i consoli di Bergamo.
Un documento dello stesso anno obbligava gli abitanti di Carvico, qualora il sovrano transitasse per la Lombardia, a fornirgli il “fodro”, un contributo di foraggio per i cavalli, e a compiere determinati lavori, non solo nel proprio castello, ma anche in quello di Calusco d’Adda, il che lascia intravedere la dipendenza di Carvico dal centro vicino.
Già in questo periodo cominciarono a verificarsi alcuni scontri volti ad ottenere la supremazia su queste terre
La situazione parve stabilizzarsi ed acquietarsi con l’arrivo della Repubblica di Venezia che, a partire dal 1428, pose termine alle dispute tra fratricide. Tuttavia, essendo posto sul confine con il vicino Ducato di Milano, il paese di Carvico fu soggetto alle scorribande degli eserciti milanesi, che saccheggiarono il paese a più riprese.
In questi anni visse Ottavio Bolgeni, parroco carvichese che compose scritti teologici e giuridici.
In ambito religioso spicca la chiesa parrocchiale, dedicata a san Martino. Edificata nel corso del XII secolo, e ristrutturata in modo sostanziale prima nel 1740 e poi all’inizio del XX secolo, conserva opere pittoriche di buon pregio, tra le quali spiccano quelle di Cristoforo Roncalli (Pomarancio) e di Giacomo Cortese, detto il Borgognone.
L’edificio è preceduto da un ampio sagrato che nella parte vicina alla facciata ha la pavimentazione in sanpietrini in marmo di Carrara.
La facciata è coronata dal timpano triangolare
L’interno a navata unica a pianta rettangolare con volta a botte si sviluppa in sette campate da lesene stuccate in lucido complete di alta zoccolatura e coronate da capitelli corici
Merita una citazione la piccola chiesa di Santa Maria del Campo che, discosta dal centro storico, e che, come risulta in un elenco di Chiese della Diocesi di Bergamo, era già edificata alla fine del duecento.
Molto caratteristica è la Capanna della Natività che viene costruita dagli alpini per il Natale. Vengono utilizzati solo materiali di recupero come mattoni pieni, pietre e legname. Ogni anno è sempre diversa e accoglie non pochi curiosi al suo intorno
Uno dei luoghi più rinomati è il Palazzo Medolago-Albani, un tempo proprietà dell’omonima famiglia ed ora sede comunale. I vecchi proprietari, amanti dell’arte, hanno ornato l’edificio con affreschi e dipinti di valore. Un grande parco ne arricchisce il contorno ed un viale di ingresso panoramico ne esalta la facciata. Nel 1984 sono iniziati una lunga serie di lavori durati 26 anni e che finalmente l’anno scorso si sono conclusi con risultati eccellenti
RISTORANTE ALBERGO DA GIOVANNI
Via Don Angelo Pedrinelli, 23 Carvico

CARVICO

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