CENATE SOPRA

Cenate Sopra [ʧeˈnaːte ˈsoːpɾa] (San Liù [sanliˈu] o Senàt San Liù [seˈnat sanliˈu , seˌnasːanliˈu] in dialetto bergamasco) è un comune di 2546 abitanti.
Anche se molti storici hanno descritto il paese come un borgo di antiche origini, il primo documento che ne attesta l’esistenza risale all’anno 774, quando, nel Codex Diplomaticus viene nominato il borgo di Casco (“Re-gente per Orsone et Sabotino massarii in Cascas”).
La parrocchia ed il capoluogo erano posti nell’attuale territorio di Cenate Sotto. A tal riguardo, in epoca medievale, furono numerose le diatribe tra i due borghi del paese (allora chiamato Cenate San Martino) divisi tra loro dal torrente Tadone.
Nella chiesa Parrocchiale sono custodite opere di Fantoni (Madonna del Rosario, corcifissi nonché alcuni altari minori e altre opere), di Carlo Ceresa e di Francesco Capella:San Pietro appare a San Leone.
Questi sfociarono in ripetuti scontri dopo che San Carlo Borromeo decise di istituire, nel 1575, una seconda parrocchia, dedicata a San Leone, nell’attuale territorio del comune, dividendo di fatto il paese. La scissione amministrativa venne ratificata nel 1611.
Nel 1927 il paese fu accorpato in un’unica entità amministrativa con i comuni di Cenate Sotto e San Paolo d’Argon, prendendo il nome di Cenate d’Argon. Il tutto durò fino al 1948, quando le tre entità vennero nuovamente scisse in singoli comuni.
Il patrono del paese è San Leone Magno il 10 novembre.
La contrada di Sant’Ambrogio, che festeggia il proprio santo il 7 dicembre, ha l’aspetto di un borgo medioevale. Nel 1954 è stato ripristinato il concerto campanario con la fusione delle due campane maggiori requisite durante da seconda guerra mondiale, ossia il Sib3 e il Do4 fuse dalla fonderia Luigi D’Adda di Crema, mentre le tre campane minori sono state fuse da Pruneri di Grosio nel 1894.
La contrada di Valpredina festeggia la ricorrenza della Santa Croce il 14 settembre; da qui si può accedere all’oasi del WWF denominata Riserva Regionale Valpredina, nella quale si possono ammirare le specie protette di flora e fauna, nonché un orto botanico.
All’estremo ovest, invece nella frazione Piazze, si trova la piccola chiesetta di San Gaetano, che festeggia il proprio patrono il 7 agosto.
Infine vi è il santuario di Santa Maria Assunta posto sul Monte Misma, raggiungibile solo a piedi: comunemente chiamata chiesetta del Misma, è una delle costruzioni più antiche del paese, costruita intorno XII secolo.
Nuova vita per uno splendido esemplare di grifone che ha potuto di nuovo spiegare le sue ali nel cielo della Val Seriana. Trovato circa due mesi fa senza forze nel milanese, è stato liberato oggi (lunedì 14 dicembre) sul Monte Farno.
L’animale, un uccello rapace diurno di grandi dimensioni, è stato recuperato alla fine di ottobre a Pieve Emanuele, in provincia di Milano, grazie all’intervento dei vigili del fuoco che lo hanno prelevato dal tetto di un condominio di sette piani: era molto magro e debilitato nonostante si trattasse di un esemplare giovane, nato nel 2020.
Il grifone è stato portato al Centro recupero animali selvatici (Cras) Wwf di Valpredina, a Cenate Sopra. Le analisi effettuate hanno individuato nel sangue un’intossicazione da piombo, spiegabile con il fatto che probabilmente il rapace si era nutrito di diverse carcasse contenenti munizioni di quel materiale (il grifone si ciba prevalentemente di animali morti).
Il rapace sarà monitorato con un dispositivo Gps, acquistato dal Wwf Bergamo-Brescia con le donazione di cittadini. Il dispositivo valuterà il pieno recupero fisico e traccerà gli spostamenti del giovane grifone in viaggio.

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