CAMERATA CORNELLO

Camerata Cornello [kameˈraːta koɾˈnɛlːo] (Camerada [kamɛˈɾada] in dialetto bergamasco) è un comune di 597 abitanti.
Scarse sono le notizie del paese anche nell’epoca medievale, quando si sa che venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, i quali diedero il permesso, a ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale.
In quest’epoca il paese, prima relegato al ruolo di frazione di San Pietro d’Orzio (frazione di San Giovanni Bianco), acquisì prima la propria autonomia assumendo il nome di Santa Maria di Camerata, poi crebbe d’importanza grazie ai traffici che, grazie alla via Mercatorum, passavano dal borgo di Camerata per dirigersi verso la Valtellina. Il mercato del paese divenne uno dei più importanti di tutta la zona, tanto da diventare motivo di scontro con i vicini paesi di Zogno e San Giovanni Bianco.
Nel 1428 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu inserito nel distretto amministrativo della val Brembana, che comprendeva tutti i comuni della bassa valle fino alla Goggia, una strettoia che, situata appena fuori dal centro abitato del paese, divideva la bassa valle con quella alta. Questa dominazione garantì sgravi fiscali e numerosi privilegi, ma diede il via alla costruzione di una nuova strada, la via Priula, più agibile dai carri e dai viandanti. Questa fu edificata sul fondovalle, escludendo di fatto il centro abitato, che perse la sua importanza commerciale.
Nonostante questo paese possa apparire un piccolo borgo sperduto tra i monti della val Brembana, non si può dimenticare che proprio qui, precisamente nel borgo di Cornello (poi ribattezzato Cornello dei Tasso), nacque il sistema postale.
Secondo tradizione fu Omodeo Tasso che, nel XIII secolo, unì alcuni parenti in un gruppo di corrieri al soldo di Venezia. Questo nucleo si componeva di 32 elementi (quasi sempre investiti con pratica di nepotismo) e veniva indicata con il termine di Compagnia dei Corrieri.
Si racconta che Giovanni Battista de Tassis andò, in sella al suo cavallo, da Francoforte a Bruxelles in soli due giorni per portare a Carlo V la notizia della sua elezione ad imperatore.
Il ramo tedesco della famiglia diede vita al casato dei Thurn und Taxis, che divenne una delle famiglie più ricche di quel tempo.
La fedeltà che i Tasso assicuravano ai vari monarchi era assoluta, i quali ricambiavano assicurando incarichi sempre più importanti, come ad esempio il trasporto dei proventi delle tasse. I loro spostamenti richiedevano l’utilizzo di carrozze nelle quali, a volte, venivano accompagnati anche passeggeri. Questo servizio successivamente prese il loro nome, dall’iniziale tassì all’attuale e modernizzato taxi.
Nel 1863, appena dopo l’unità d’Italia, il comune assunse la denominazione definitiva di Camerata Cornello.
Il 13 luglio 1914 il paese fu teatro di un sanguinoso episodio, che lo fece balzare sulle prime pagine dei giornali di tutta Italia: Simone Pianetti uccise nel giro di poche ore ben sette persone, riuscendo poi a sfuggire alla cattura nascondendosi sui monti circostanti.
La chiesa parrocchiale di Camerata che, risalente al XVII secolo e dedicata a Santa Maria Assunta, conserva dipinti di buon pregio tra cui spiccano quelli di Francesco Zucco.
Chiesa dei Santi Cipriano e Cornelio
La chiesa dei Santi Cipriano e Cornelio risalente al XIV secolo, custodisce buoni affreschi e possiede un campanile a bifore in stile romanico.
Chiesa di San Ludovico di Tolosa
La chiesa di San Ludovico di Tolosa, si trova nel borgo di Bretto e la sua storia è legata a uno dei rami della famiglia Tasso: i Tasso del Bretto
Il borgo di Cornello dei Tasso, tra i più caratteristici e i meglio conservati della Lombardia (fa parte de I borghi più belli d’Italia) grazie all’isolamento che il borgo ha vissuto negli ultimi secoli, ma anche a un recente intervento di recupero.
È anche presente il Palazzo Tasso che serviva come luogo per gli avvistamenti, data la sua posizione dominante.
Camerata Cornello era servita dall’omonima stazione posta lungo la ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1906 e il 1966.
Il sedime di parte della linea è stato trasformato, a partire dal 2007, nella ciclovia della valle Brembana.
Dal 2015 il comune fa parte dell’associazione Polo Culturale Mercatorum e Priula, insieme ai comuni brembani di San Giovanni Bianco e Dossena, per valorizzare i beni artistici, architettonici, storici, ambientali del territorio.
L’improvviso scoppio della pandemia ha costretto, lo scorso anno, alla chiusura delle serrande di tutte quelle attività non considerate “necessarie”, come alcuni punti vendita, ristoranti e bar. Un colpo durissimo che, purtroppo, qualcuno non è stato in grado di reggere: fra le migliaia che a maggio 2020 non hanno più riaperto c’è anche il bar a Camerata Cornello, l’unico nel centro del paese, chiuso da ormai un anno.
Proprio per tentare di ripristinare un punto di ritrovo fondamentale per la comunità, l’Amministrazione comunale del paesino brembano – che conta circa seicento abitanti – ha deciso di aprire un bando di concessione di un immobile (di sua proprietà) in Piazza Avis-Aido, da adibire a punto di ristoro/bar per la somministrazione di alimenti e bevande.
Il futuro gestore dovrà però occuparsi dell’arredamento e degli impianti, i cui costi verranno in parte compensati nel canone d’affitto ma che al termine del contratto rimarranno di proprietà comunale, oltre che di eventuali interventi per l’allestimento del dehor esterno. Le domande potranno essere presentate entro le ore 12 di venerdì 2 luglio.

CAMERATA CORNELLO

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