BOLGARE

Bolgare [ˈbolɡaɾe] (Bólgher [ˈbolɡɛɾ] in dialetto bergamasco) è un comune di 6411 abitanti.
Alcuni ritrovamenti hanno permesso di far risalire la nascita di Bolgare ai tempi dell’impero romano. Un mosaico inserito in un pavimento di una casa, alcune lapidi funerarie, nonché monete imperiali sono testimonianza di quell’epoca distante quasi 2000 anni.
L’origine del nome sembra derivare dagli avvenimenti successi nel V secolo. Si narra difatti che, nel 452, la zona fu soggetta alle invasioni barbariche, e più precisamente dagli Unni. Questi invasori avevano al proprio seguito elementi appartenenti all’esercito bulgaro, che soggiornarono a lungo in questi territori. Il toponimo Bolgare deriverebbe quindi da Bulgare, ovvero località in cui soggiornano i bulgari.
Il primo documento scritto in cui viene menzionato il nome del paese risale però all’anno 830, quando in un lascito a favore della chiesa si menzionano alcuni territori siti in Bolgare.
Ma è il medioevo il periodo in cui il paese ha subito le maggiori trasformazioni, sia in ambito sociale che in quello strutturale. Difatti, a conseguenza delle lotte tra le fazioni guelfe e ghibelline, questa epoca vide un continuo fiorire di fortificazioni e torri.
Di queste rimane una torre che faceva parte del castello di proprietà della famiglia Berlendis, posto al centro del paese.
A dire la verità le torri erano due, ma nel 1706 una di queste fu abbattuta, unitamente a parte del castello stesso, per fare spazio alla chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro.
Di fazione guelfa, il paese fu raso al suolo nel XIII secolo dai milanesi, esponenti dell’opposta fazione. In seguito passò prima ai Conti di Cortenuova, poi, nel 1329 venne posto sotto la dominazione della signoria dei Visconti. Un nuovo cambio portò il paese ad essere un protettorato del Colleoni, alle dipendenze della Serenissima. Ma la tranquillità rimaneva soltanto un miraggio: il 24 maggio 1378 un nuovo dramma colpì il paese: i ghibellini, sostenuti dai Visconti, rasero nuovamente al suolo il borgo, uccidendo gran parte degli esponenti di fazione guelfa.
Soltanto con l’affermarsi della Repubblica di Venezia la situazione fu portata alla normalità, anche se nell’anno 1630 la popolazione fu decimata, nell’ordine del 70%, a causa dell’ondata di peste che colpì l’intera Europa.
Con l’avvento della Repubblica Cisalpina, a cui passò nel 1797, Bolgare cominciò ad assumere le caratteristiche di borgo agricolo: le coltivazioni predominanti erano quelle di frumento e granoturco.
Risalenti alla seconda metà del XX secolo, sono invece gli insediamenti industriali che hanno contribuito ad un notevole accrescimento economico del paese.
Da visitare la torre guelfa, resto dell’antico castello della famiglia Berlendis del XIII secolo, e la chiesa parrocchiale di San Pietro, eretta in luogo del suddetto edificio fortificato.
All’interno dell’edificio sacro si possono ammirare dipinti di notevole fattura, pittori come Giovanni Raggi, Agostino Cavernesio e Paolo Zimengoli.
Altri edifici degni di nota sono il Palazzo Marenzi, sede municipale, e il Palazzo Berlendis, risalente al XVII secolo che mantiene numerosi affreschi.
Merita menzione anche la chiesa della Madonna dei Campi, risalente al XVI secolo, meta di pellegrinaggi da parte degli abitanti del paese.
Il bel parco Nocchetto, curato e ben attrezzato, è situato nel centro della piccola cittadina di Bolgare ed è ideale sia per una passeggiata distensiva nelle ore serali estive o diurne nei mesi più freschi ma anche per passare una giornata all’aperto con la famiglia o gli amici. Inoltre, in alcuni periodi dell’anno, nell’area attrezzata vengono tenute sagre o altri eventi con cibo e musica fino a tarda sera!
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E’ in via di realizzazione a Bolgare, in provincia di Bergamo, un bio quartiere firmato da Marlegno – azienda specializzata in edilizia prefabbricata in legno – destinato a cambiare l’intera zona all’insegna della sostenibilità e del massimo comfort e risparmio energetico per i suoi abitanti.
Sviluppato su 36 mila metri quadrati, alla fine dei lavori, prevista nel 2021, comprenderà 130 unità abitative, tanto da renderlo uno dei bio quartieri più grandi d’Europa. Le strutture portanti in legno con stratificazioni sono state infatti progettate di volta in volta – pareti e solai- ma non solo, grazie alle scelte a livello impiantistico e tecnologico sono assicurate ottime performance a livello di consumi ed efficienza energetica, aria salubre indoor e qualità dell’abitare sia dentro casa che negli spazi all’aperto. A completare la proposta personalizzata le abitazioni sono dotate di dispositivi domotici per la gestione efficiente dei consumi in qualsiasi momento che- nella versione più performante, permette il monitoraggio di tutte le voci, compresi gli elettrodomestici.
La Gualini International è stata scelta da Renzo Piano per partecipare alla ricostruzione del Ponte Morandi di Genova. Inoltre Miriam Gualini, amministratrice delegata della Gualini Lamiere International, ha vinto il Premio GammaDonna 2020, che celebra l’imprenditoria femminile innovativa. La sua azienda è specializzata nella lavorazione di acciaio e materiali metallici nei settori Energy, Oil&Gas, navale, infrastrutture.
Da quasi 30 anni guida una impresa che di anni ne ha il doppio, ed è stata fondata dal padre.
Negli anni l’imprenditrice e la sua squadra hanno internazionalizzato l’impresa, raddoppiato lo stabilimento produttivo, portandolo a 40mila metri quadrati, triplicato il numero dei dipendenti, investendo sull’innovazione con una focalizzazione particolare sulla sostenibilità ambientale: pali eolici, strutture di forni elettrici per acciaierie e impianti di cogenerazione. Nel 2019 la Gualini Lamiere International ha registrato un aumento di fatturato del 63% rispetto all’anno precedente, arrivando a quasi 20 milioni di euro.

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