BEDULITA

Bedulita [beduˈliːta] (Bedülìda [bɛdyˈlida] in dialetto bergamasco) è un comune di 718 abitanti situato in Valle Imagna. È diviso nelle frazioni
Canovelli, Capellegrino, Capersoneni, Capietrobelli, Catoi, Fenile, Piazza Marconi, Ponte Giurino
Il Patrono è San Michele Arcangelo, 29 settembre.
Il paese vanta una storia millenaria. Risalgono approssimativamente all’anno 1000 le origini di questo borgo posto a mezza costa sul monte Albenza, anche se è presumibile che vi fossero insediamenti umani già molti secoli prima di questa data, come si evince da alcuni ritrovamenti avvenuti nella grotta denominata Buco del Corno, dove sono stati portati alla luce frammenti di ceramica.
Si presume inoltre che già in epoca longobarda fossero presenti piccoli agglomerati, tanto che il paese originariamente veniva chiamato con il nome di San Michil, in onore al santo venerato dai Longobardi stessi e che tuttora è il patrono della parrocchia.
La tradizione vuole che il toponimo prenda spunto dal contesto naturalistico, un grande bosco di betulle (appunto beduletas), che avvolgeva il paese.
L’epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l’attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero castelli e fortificazioni, e Bedulita non fu da meno: a tal riguardo esistono alcuni resti di costruzioni, tra le quali spicca il campanile dell’attuale chiesa, sorto appunto su una torre utilizzata a scopi difensivi risalente ad un periodo compreso tra il XII ed il XIII secolo.
Nel corso degli anni andò acquisendo sempre maggiore prestigio la locale famiglia dei Personeni, che annoverò tra le sue file illustri personaggi, tra cui spiccano Aurelio, cognato di Papa Clemente VIII, e Cinzio, elevato al porporato.
Un fatto curioso vide protagonista l’intera comunità nel 1756: in epoca illuminista, il ruolo centrale della chiesa cattolica era messo in discussione dalle teorie del tempo, divulgate nella zona da numerosi adepti. Gli abitanti si riunirono così presso il Ponte Giurino dove giurarono fedeltà alla chiesa romana.
Ponte Giurino, in struttura romanica, ed il Ponte di Berbenno (che divide il comune con il vicino Berbenno) con una struttura a schiena d’asino, risalente al periodo medievale, sono i due ponti che consentono l’attraversamento del rio Imagna.
La chiesa parrocchiale di San Michele eretta nel 1859 in luogo di un precedente edificio di culto di epoca medievale, possiede affreschi risalenti al XV ed al XVI secolo, nonché dipinti eseguiti da Vincenzo Angelo Orelli.
L’organo, di tipo italiano/lombardo è opera del Perolini, un allievo del Serassi. Si caratterizza per i registri a coulisse e una tavolozza fonica con il tipico ripieno italiano. Ha un manuale con tastiera corta e pedaliera scavezza a leggio. Il campanile conserva la base ed alcune caratteristiche di una fortificazione medievale (risalente al XII secolo), sulla base della quale la chiesa venne costruita.
In località Capersoneni si trova una villa signorile che risale al XV secolo e diede i natali ad Aurelio Personeni.
In Via Valpiana la trattoria la Baita è ideale per gustarsi la classica cucina bergamasca a base di polenta, carni grigliate e pasta fresca
Per i ciclisti la Bedulita è una tra le salite più regolari della Valle Imagna; dieci chilometri tra il 6 e il 7% con qualche brevissimo tratto, non più di una decina di metri, al 10%. Si parte attraversando il comune di Capizzone e dopo pochi chilometri il comune di Bedulita.
La Valle Imagna è una valle ‘stretta’ ma se non è il paradiso terrestre è sicuramente uno dei posti dove Dio ha fatto le prime bozze…😉

BEDULITA

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