AVIATICO

Aviatico [aˈvjaːtiko] Aviàdech [aˈvjadɛk] o Viàdech [ˈvjadɛk], in dialetto bergamasco è un comune di 557 abitanti posto sull’altipiano, che condivide con Selvino, che sovrasta la val Seriana, si trova a circa 24 chilometri a nord-est da Bergamo
Il territorio di Aviatico è situato ad un’altezza di circa 1.020 m s.l.m. sulle pendici occidentali dei monti Cornagera e Poieto.
Leggermente più elevato rispetto all’altopiano di Selvino, comprende nel proprio territorio le frazioni di Ama, Amora e Ganda. Nonostante geograficamente e storicamente sia considerato parte della val Seriana, il capoluogo orograficamente ricade nella val Serina, tributaria della val Brembana, mentre solo le frazioni sono incluse nell’impluvio seriano.
I limiti comunali sono dati a Nord dalla Forca, piccolo valico tra i monti Cornagera e la cresta del monte Suchello, mentre a Nord-Est confina con la val de Gru e la parte della val Vertova ricadente nel comune di Gazzaniga. La porzione orientale è invece occupata dalla frazione di Ganda, a sua volta posta alla sommità della piccola valle del Rovaro, delimitata dai crinali del monte Ganda e Rena, delimitazioni naturali con i territori di Gazzaniga e Comenduno. A Sud-Ovest la linea prosegue a mezzacosta dalle pendici dei monti Rena fino a quelle del monte Nigromo, tratto entro il quale si incontrano Amora ed Ama. Ad Ovest si trova invece Selvino con il suo altopiano, mentre in direzione Nord-Ovest la divisione amministrativa è con Rigosa, frazione di Algua, e con Costa Serina
Tra questi monti vi sono le grotte conosciute con il nome di Bus de Scabla e Paradiso degli asini che, situate nella valle dell’Albina (vicine al confine con Albino, a monte della località di Petello), hanno portato alla luce segni riferibili all’età del bronzo finale (cocci di vasi in terracotta) e sepolture dell’età del rame.
Uno tra i tanti avvenimenti storici da ricordare è sicuramente la violenta epidemia di peste di manzoniana memoria, che tra il 1629 ed il 1631 dimezzò il numero degli abitanti. Coloro che trovarono scampo al morbo, che per gran parte aveva trovato rifugio tra i torrioni e le grotte della Cornagera, decisero di edificare un santuario sul crinale della costa, dedicato a san Rocco, a fianco del quale vennero sepolti i morti causati dalla pestilenza.
Tra gli itinerari naturalistici vi sono i monti Poieto e Cornagera, che sovrastano l’abitato. Il primo presenta itinerari alla portata di tutti, con un dislivello limitato, comunque superabile mediante l’utilizzo della bidonvia che, un tempo utilizzata per la pratica dello sci alpino, conduce fino alla sommità, su cui è posto anche un rifugio, da cui è possibile godere di una visuale sulla bassa val Seriana e la val Gandino. La seconda è invece adatta ad un’utenza più esperta, con sentieri che si sviluppano tra forre e guglie, offrendo la possibilità di compiere arrampicate anche di elevata difficoltà.
Degne di nota sono anche la chiesetta della “Madonna della neve”, posta alla sommità del monte Poieto, ma anche le chiese delle tre frazioni. Ad Ama è difatti presente la secentesca chiesa dedicata a San Salvatore ed alla Trasfigurazione, ad Amora la parrocchiale di san Bernardino da Siena ed a Ganda quella di santa Maria Assunta.
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, che sovrasta il centro abitato. Edificata al termine del XIII secolo ed inizialmente intitolata alla Madre di Dio, ha subìto numerosi rifacimenti e ristrutturazioni nel corso dei secoli che l’hanno portata alle attuali dimensioni. Originariamente inclusa nella pieve di Nembro, ma in seguito inserita nella vicaria di Selvino, custodisce al proprio interno dipinti di Giovan Battista Moroni (“san Francesco di Assisi”), di Giuseppe Orelli (“Battesimo di Gesù”), di Antonio Cifrondi e del Querena.
Sotto il paesino di Ama, a metà pendio del monte Nigromo e quasi all’altezza della contrada di Amora bassa, poco sopra la cittadina di albino, tra gli sterpi e la boscaglia fitta, occhieggiano commoventi nella loro solitaria storia, i ruderi di un antico borgo ormai dimenticato: Predale.
Si parte nei pressi della funivia albino-selvino (ampio parcheggio) lungo il sentiero n°550 intorno alla valle dell’albina. Rocce dolomitiche e profonde forre celano grotte preistoriche ricche di reperti (büs de la scabla). Verso l’alto, dopo un’ora di cammino, il sentiero si biforca. a sinistra sale verso selvino, a destra si incrocia con il sentiero n°537, che giunge fino ad ama, risalendo la valle del torrente Valgua, tra boschi di latifoglie e castagni.
Il sagrato della chiesa di Amora venne ristrutturato negli anni sessanta credo. Le travi necessarie alla costruzione del porticato sottostante, e quindi la creazione dei locali ricavati, furono portati a spalla dagli operai e dagli abitanti di allora. E tra quel corteo, tra quelle spalle, una tonaca nera che partecipò ai lavori edili, senza poter mai togliere la scomoda veste, ma con tutta la forza fisica disponibile.
Rocciatore e sciatore, compagno di scalate di Walter Bonatti, infatti don Arturo, aveva muscoli tenaci e contadini. Nativo di Poscante aveva gambe e braccia avvezze alle scarpinate.
Aviatico è oggi metà ideale per chi ha necessità di pace e distacco dalla frenesia.
La compagnia di panorami mozzafiato è una grandissima cura per chi avesse bisogno di tornare a respirare aria di serenità.
La Cornagera è meta prediletta tra i rocciatori, ma anche le locande da queste parti non mancano.
Questi luoghi vocati al turismo mettono a disposizione diverse punti ricettivi e di ristoro.
Ristorante Ca’ di Bore gestito dal figlio del mitico Mimmo tra i tavoli, stessa inflessione e tonalità di voce.
Mimmo è stato ed è la leggenda del Cà di Bore per la sua famosissima salsiccia e l’indescrivibile gelato al cioccolato.
Questi ragazzi hanno una eredità importante da portare avanti, ma visto come si pongono e la passione che dimostrano, sono certo che faranno onore alla tradizione di famiglia.+39 035 779167

AVIATICO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La Cultura è la nostra più grande ricchezza

Promozione culturale
                               Organizzazione eventi

Valorizzazione del territorio bergamasco e del Capitale Umano bergamasco
scrivimi@paginebergamasche.it

Pagine Bergamasche

da un 'Idea di Maria Di Pietro