ARZAGO D’ADDA
Arzago d’Adda [aɾˈʦaːɡo ˈdadːa] (Arsàc [aɾˈsak] in dialetto locale, e semplicemente Arsago [aɾˈsaːɡo] fino al 1929) è un comune italiano di 2 707 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune è situato nella pianura bergamasca sud-occidentale, all’estremità del territorio provinciale, a circa 21 chilometri a sud-ovest del capoluogo orobico, a 30 chilometri da Milano e a 24 chilometri da Lodi.
Il paese, tra i più antichi della Gera d’Adda, era abitato già in epoca preromana da gruppi appartenenti alle tribù dei Liguri.
I primi insediamenti stabili ed organizzati furono comunque opera dei Romani, i quali vi fondarono un pagus. È a questo periodo che risale il toponimo, che recenti studi fanno derivare dal nome di persona Arezio. Questa tesi è avvalorata dal ritrovamento, avvenuto nel 1985, dei resti di una villa romana risalente al IV secolo. Si suppone che questa facesse parte del Fondo Areziaco, che indicherebbe appunto le proprietà di Arezio.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo, è stata edificata in stile neogotico al termine del XIX secolo in luogo di quella che per secoli era stata la costruzione sacra di riferimento per gran parte della Gera d’Adda: dell’antica pieve rimane soltanto l’abside, che ora è parte della sacrestia della chiesa parrocchiale
Sono presenti anche altre piccole chiesette campestri: meritano menzione quella intitolata alla Beata Vergine del Rosario, di antico giuspatronato dei nobili Sessa, quella di San Francesco e l’Oratorio di San Bernardo
Molto importante è il castello della famiglia de Capitani d’Arzago che venne ristrutturato nel XVI e XVII secolo, adibito a residenza signorile, presenta ancora le mura d’ingresso in mattoni, con archi d’ingresso al di sopra dei quali resistono quattro piccole statuette raffiguranti le quattro stagioni. Poi, però il castello fu venduto e divenne un’osteria fino al secolo scorso. Nell’edificio, durante i restauri sono stati ritrovati degli affreschi raffiguranti fregi allegorici e, nella parte posteriore, è stato ritrovato lo stemma dei de Capitani d’Arzago, che prima non era visibile. Di questo stemma si parla anche in un manoscritto anonimo di fine Ottocento, conservato nell’archivio parrocchiale di Arzago, riguardante la famiglia de Capitani: ”…nell’antico castello, ove in oggi trovasi un’osteria di campagna, affatto lombarda, vi è tuttora dipinta l’arma de Capitani d’Arzago
Del periodo romano restano la villa, risalente all’epoca imperiale e scoperta pochi anni or sono, e la colonna mozza detta anche podestarile, che i podestà dovevano abbracciare al fine di portare a termine il proprio mandato con la rettitudine salda propria della colonna stessa
Infine, qui sotto fotografata
La Cascina Ravaiola o Ravajola, com’era un tempo detta, è un’antica tenuta sei-settecentesca, sorta su una collina della frazione Ravaiola e strutturata come un complesso dotato di residenza padronale, rustici, case coloniche e oratorio gentilizio. Appartenuta in un primo tempo ai marchesi Visconti di Brignano, nel 1734 fu da questi venduta ai nobili Sessa, i quali, assieme alle 2400 pertiche circostanti, ne detennero la proprietà sino alla morte del Cavalier Luigi Sessa, i cui eredi nel 1939 optarono per la vendita prima delle terre e poi del maniero, acquisiti dai marchesi de Capitani d’Arzago. Il pittore Antonio Guadagnini fu ospite alla Cascina Ravaiola e amico dei signori Sessa, per i quali realizzò diverse opere e ritratti. Secondo la tradizione arzaghese, i Sessa concessero la tumulazione dell’artista, che morì proprio ad Arzago, nella loro cappella gentilizia, oggi proprietà dei discendenti Gatti Grami
Sulla Gera d’Adda preziosi sono i romanzi storici del mio amico Marco Carminati, che ne ricamano storie ed aneddoti, ricordi e sentimenti
Ma sono certa che di storielle da sentire in piazza gli arzaghesi ne hanno da farvene ascoltare!