SAN PAOLO D’ARGON


San Paolo d’Argon [samˈpaolo ˈdarɡon] San Pól d’Àrgon [samˈpol ˈdaɾɡon] o più semplicemente San Pól in dialetto bergamasco è un comune di 5 776 abitanti
Fin dal medioevo il borgo di San Paolo d’Argon è stato un importante polo culturale ed economico per la presenza di un grande monastero benedettino di fondazione cluniacense (XI secolo), fondato dal conte Gisalberto nell’anno 1079
Per alcuni secoli, i territori circostanti furono gestiti dai monaci dell’abbazia stessa, ma dal XV secolo tutte le proprietà passarono sotto il dominio della Repubblica di Venezia
Nel 1929 poi il paese fu accorpato in un’unica entità amministrativa con i comuni di Cenate Sopra e Cenate Sotto, prendendo il nome di Cenate d’Argon. Il tutto durò fino al 1948, quando le tre entità vennero nuovamente scisse in singoli comuni.
I due chiostri del Monastero, attribuiti a Pietro Isabello e gli affreschi del refettorio di Giovanni Battista Lorenzetti, sono opere di notevole pregio mentre la chiesa Parrochiale, progettata dall’architetto Domenico Messi e affrescata da Giulio Quaglio, ospita numerosi affreschi e stucchi e rappresenta una delle più belle e rinomate chiese barocche della bergamasca.
Tra le bellezze artistiche locali, da segnalare anche alcune chiese “minori” come
Ss. Maria d’Argon con il suo eremo
La chiesa, sorta probabilmente sulle rovine di un tempietto pagano, è ubicata in cima al Colle d’Argon, a 482 metri d’altezza, in un ambiente di suggestiva bellezza ed è raggiungibile sia da San Paolo d’Argon attraverso un comodo sentiero nel bosco. La terminazione tricora è forma che risale all’età paleocristiana
Gli affreschi nelle tre tazze absidali vengono attribuiti all’operato del pittore seicentesco Pietro Baschenis; più antichi risultano invece essere gli affresche esterni, visibili sotto il portico del lato sinistro della navata, probabilmente realizzati durante gli interventi cinquecenteschi di ingrandimento del tempio.
La romanica San Pietro delle Passere
All’interno sono presenti alcuni affreschi cinquecenteschi e nell’abside un affresco, attribuito ad Antonio Cifrondi, raffigurante san Pietro in Gloria
La romanica San Lorenzo.
La chiesa si trova lontana dai centri urbani
L’edificio è delimitato da una recinzione. La facciata a capanna in conci di pietra locale, ha un’apertura centrale architravata in pietra e due finestre rettangolari laterali con inferriate. Sulla parte superiore è presenta un’ulteriore apertura rettangolare che dà luce all’aula. L’edificio è a navata unica e a pianta rettangolare
A fianco del monastero si trova la chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, che fu ricostruita dall’architetto luganese Domenico Messi a partire dal 1684. Dedicata a San Paolo Apostolo, presenta degli affreschi della volta della navata eseguiti dall’artista comasco Giulio Quaglio di Laino tra il 1712 e il 1713.
Al proprio interno conserva inoltre opere d’arte di notevole pregio: tra queste meritano menzione gli affreschi della navata, opera di Giulio Quaglio, gli altari in marmo eseguiti dai fratelli Domenico ed Antonio Corbarelli con sculture provenienti dalla bottega di Andrea Fantoni, così come le statue degli Evangelisti di Santo Callegari il Vecchio.
Numerosi sono i dipinti: la pala raffigurante Sant’Andrea con i Santi Giovanni evangelista, Pantaleone e Lucia, di Antonio Molinari, le tele di Giuseppe Maria Crespi che rappresentano Il martirio di San Giovanni evangelista e Sant’Andrea che adora la croce del proprio martirio, la pala d’altare di Gregorio Lazzarini riportante San Benedetto che consegna a San Mauro la regola benedettina tra i Santi Placido e Scolastica e le tele di Sebastiano Ricci che raffigurano San Mauro che salva San Placido dalle acque per comando di San Benedetto e San Mauro che guarisce gli infermi.
Ed ancora due tele del veronese Antonio Balestra, nonché Il sacrificio di Isacco ed Il serpente di bronzo di Paolo de Matteis e Sant’Alessandro decapitato e i Santi Grata, Fermo, Rustico e Antonio di Antonio Bellucci.
A livello paesaggistico-ambientale, di notevole interesse il PLIS delle Valli dell’Argon e il Parco del Seniga, all’interno dei quali si è sviluppata una fitta rete di sentieri attrezzati per attività fisica dotati di bacheche informative sulla flora e fauna locale, ottimo per passeggiate sia estive che invernali.
Molto sviluppato anche il settore florovivaistico, vitivinicolo e ortofrutticolo.
Incastonato nella verde vallata Bergamasca, sorge l’elegante ristorante Umberto De Martino nel relais Florian Maison. Via Madonna d’Argon 4/6
24060 San Paolo d’Argon (BG)

SAN PAOLO D'ARGON

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