FONTANELLA

Fontanella [fontaˈnɛlːa] (Fontanèla [fontaˈnɛla , funtaˈnɛla] in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 4 521 abitanti della provincia di Bergamo, sul confine con la provincia di Cremona alla cui diocesi appartiene, È il comune più a sud della provincia di Bergamo.
Il primo documento scritto che attesta l’esistenza del borgo risale alla dominazione dei Franchi, i quali, istituendo il Sacro Romano Impero, diedero vita al feudalesimo. L’atto in questione è datato 949 e riguardava un contratto di permuta inerente beni presenti sul territorio di Fontanella. Tale toponimo dovrebbe derivare dalle molte fontane naturali presenti sul territorio.
Nel corso del XII secolo il borgo venne dato in gestione al Vescovo di Bergamo, il quale ordinò la costruzione di un castello volto a difendere il territorio dalle sempre maggiori mire espansionistiche delle potenze vicine. Difatti si verificarono numerosi scontri, inseriti nel contesto delle lotte tra guelfi e ghibellini, che videro capitolare il paese nel 1266 a favore dei milanesi, dopodiché il castello venne raso al suolo.
Il borgo era anticamente circondato da mura, che resistettero fino alla fine del XVIII secolo, di cui permangono tuttora tracce lungo la circonvallazione, dove è anche visibile parte dell’antico fossato.
La dominazione francese, instaurata nel 1797, in un clima di agitazione e instabilità, creò il distretto di Fontanella, che comprendeva oltre al comune stesso anche la Calciana e la delegazione II della provincia di Cremona (gli attuali comuni di Calcio, Pumenengo, Torre Pallavicina, Barbata, Antegnate, Covo e Isso) .A causa del periodo caotico il distretto non trovò mai piena applicazione e nel settembre del 1798 esso venne abolito e passò nel distretto XVI delle Ghiaie del Serio. Nel maggio 1801 fu posto nel distretto III di Treviglio per poi passare nel 1804 nel distretto VI delle Ghiaie del Serio e nel cantone III di Romano del distretto II di Treviglio nel giugno 1805. Nel 1810 aggregò Casaletto di Sopra, Romanengo del Rio, Isso ed uniti e Barbata.
L’edificio sacro di maggior interesse è la chiesa parrocchiale di San Cassiano. Edificata tra il 1442 e il 1448 in luogo di un precedente edificio di culto con la prerogativa di parrocchiale con fonte battesimale fin dal tempo dei longobardi, del quale eredita l’abside in stile romanico, conserva opere pittoriche di buon pregio, tra cui spiccano quelle dei fratelli Antonio e Vincenzo Campi, del Caravaggino, del Marone e del Molosso.
La quattrocentesca torre campanaria della parrocchiale ha forma quadrata ed è munita di merli alla cima di stile gotico. Sulla facciata sud della torre si legge “Templi et turris huius principium habuit A.D. 1453 die 3 aprilis.
Il territorio di Fontanella è caratterizzato anche dalla presenza dei fontanili, risorgive d’acqua opportunamente inalveate che per secoli hanno costituito la ricchezza di questo territorio e di quelli vicini (nel solo territorio comunale ne sono presenti ben 43). Inoltre, il paese presenta una grande quantità di cascine in aperta campagna che stanno a ricordare l’anima rurale del borgo, nelle quali sono ancora presenti segni della vita di un tempo.
La quarta domenica di ottobre si festeggia la sagra che ricorda la donazione del crocifisso ai fontanellesi in occasione delle missioni vincenziane del 1717 e considerato miracoloso dalla comunità.

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