CALCINATE

Calcinate [kalʧiˈnaːte] (Calsinàt [kalsinˈnat] in dialetto bergamasco) è un comune di 6072 abitanti.
L’origine del paese è pre-romana, e più precisamente celtica, risalente al III secolo a.C.
Verso il I secolo, nel pieno della dominazione romana, il paese fu al centro di un’opera di urbanizzazione da parte delle truppe imperiali. Le centurie si stabilirono qui organizzando le strade seguendo lo schema del cardo, con orientamento Nord-Sud, e del decumano, con andamento Est-Ovest. Di conseguenza gli accampamenti erano disposti a margine di tale strade, ed assumevano una disposizione a forma di quadrilatero.
Questa disposizione influì sulle costruzioni dei secoli seguenti, tanto che ancor oggi l’andamento urbano del centro storico ricalca il tracciato delle due antiche direttrici. Il primo documento scritto che attesta l’esistenza di Calcinate risale all’anno 1148, quando in un atto si certifica un accordo tra religiosi della zona e gli homines de Calcinate. L’epoca medievale vide il paese al centro delle lotte tra fazioni guelfe e ghibelline, anche se al riguardo mancano documenti precisi.
Con l’affermarsi della Repubblica di Venezia il paese visse una situazione di tranquillità, anche se nell’anno 1630 la popolazione fu più che dimezzata a causa dell’ondata di peste che colpì l’intera Europa. Dopo l’avvento della Repubblica Cisalpina, a cui passò nel 1797, Calcinate cominciò ad assumere le caratteristiche di borgo agricolo: le coltivazioni predominanti erano quelle di frumento e granoturco, facilitate dalla presenza della roggia Borgogna che scorre dando vita ad una serie di rogge minori quali la roggia Bolghera, il fosso Strada, il Buco Casella, il fosso Calcinate e la roggia Seriola di Calcinate. Restano, ai margini del centro abitato, numerosi esempi di cascinali, alcuni utilizzati, altri caduti in disuso.
Fra il 1884 e il 1931 la frazione Bettole di Cavernago era servita da una fermata posta lungo la tranvia Bergamo-Soncino.
La chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta, nella quale sono terminati nel mese di marzo 2011 i lavori di restauro delle pavimentazioni e la costruzione d’un impianto di riscaldamento.
Edificata in stile barocco su un precedente luogo di culto, ha un concerto di 10 campane in si2 calante e presenta numerose opere di valore, tra le quali spiccano L’Assunta di Francesco Coghetti, la Madonna che porge lo scapolare al Beato Simone Stock e a Papa Onorio III e la Crocifissione tra i santi Valentino e Bonifacio, entrambi di Francesco Capella. Si ricorda che nella chiesa si trova un grande organo, prodotto della famiglia Serassi. Allo scultore Bartolomeo Manni junior di Gazzaniga viene ascritto un altare laterale del 1762, mentre la decorazione a stucco è ascrivibile agli stuccatori Muzio ed Eugenio Camuzio, suo zio.
Merita menzione anche la piccola chiesa dedicata a San Martino. Situata a margine del locale cimitero, presenta uno stile romanico, e risale all’incirca al XIV secolo.
Si ricordano anche i giardini dedicati a don Luca Passi, ristrutturati nel 2015 e che contengono la stele della Madonna.
Di epoca recente, precisamente della seconda metà del XX secolo, sono invece gli insediamenti industriali che hanno contribuito ad un notevole accrescimento economico del paese.
Una delle più grandi realtà industriale è rappresentata dalla Italtrans che è leader italiana nel settore della logistica.
Il paese è diviso in quattro contrade che, all’inizio di settembre, si contendono il palio della Madonna Assunta in concomitanza della Festa Patronale e della Sagra Patronale che dovrebbero tenersi intorno al 15 agosto, ma vengono posticipate a settembre.
Le contrade sono:
Santo Stefano, nella zona Nord del paese, che ha come colori il giallo e il marrone. Deve il proprio nome alla antica chiesa che un tempo si trovava nella zona, e che è ricordata da una santella dedicata appunto a Santo Stefano.
San Martino, nella zona sud del paese, che ha come colori il rosa e il blu e deve il suo nome alla chiesa di stile romanico vicina al cimitero del paese e dedicata proprio a San Martino.
Oltrezerra, nella zona ovest del paese, deve il nome al torrente Zerra, infatti si trova oltre lo Zerra, ed ha come colori il verde e il rosa.
Centro, nel centro del paese, ha come colori l’azzurro e il bianco.
Una importante realtà, nata timidamente circa 20 anni fa è il centro scolastico La Traccia.
Un gruppo di genitori decide di dar vita ad una scuola che fosse luogo di crescita umana e culturale per i propri figli. “la traccia” è una scuola paritaria di ispirazione cattolica. Nell’organismo costituente, con il ruolo di rettore per molti anni, vi è stato anche il Prof. Franco Nembrini, ora sostituito egregiamente dal Prof. Francesco Fadigati
L’Ospedale F.M. Passi è l’azienda ospedaliera di Calcinate che punta sull’innovazione e torna a crescere l’ospedale Passi di Calcinate nella sua nuova dimensione di presidio sanitario territoriale con il centro di riabilitazione alcologico, il primo in Bergamasca e un hospice. Nuovi servizi nati dalla collaborazione tra il pubblico, rappresentato dall’Asst Bergamo Est, e la onlus Ferb, Fondazione europea per la ricerca biomedica.

CALCINATE

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