BAGNATICA

Bagnatica [baˈɲ(ː)aːtika] (Bagnàdega [baˈɲadɛɡa] in dialetto bergamasco) è un comune di 4360 abitanti.
I primi documenti che testimoniano la storia di Bagnatica riguardano la chiesa di San Pietro di Mezzate. Si tratta di un piccolo edificio ecclesiale romanico risalente molto probabilmente al X secolo: la sua esistenza è documentata in un atto del 1014.
Altre notizie risalgono al 1045 e che riguardano l’atto con cui Variberto figlio di Todilione vende al vescovo Ambrogio, rappresentato da Bertaro di Trescore, un pezzo di terra a Mezzate. La vendita viene confermata con un altro atto dello stesso giorno, che contiene anche il consenso della moglie Gulfalda. Ambedue i coniugi dichiarano di seguire il diritto longobardo.
Il territorio collinare di Bagnatica ha vissuto le sorti dei borghi di Montello e della zona di Comonte che ora ne delimitano i confini, tra scorrerie longobarde e lotte intestine tra guelfi e ghibellini.
Nel 1331 viene pubblicato lo statuto di Bergamo in cui viene stabilito che ”quod commune de Baniatica et commune de Mezzate et commune de Montesello” si unifichino con l’unico nome ”Baniatice”.
Poi seguono diversi atti di cessioni o nomine che cambiano le signorie e i confini del paesello.
Nel 1481 per ordine del governo vengono posti i cippi confinari. Quello sul monte ‘al pis de Galeiro’, quello giù alla seriola Bognognona dove si stacca la seriola Catania. Segue poi la Zerra, il cui letto resta nel territorio di Costa. A ovest per mezzo della strada chiamata Antulina e fino al ponte della muracha. Un altro sotto, il rovercap, è inserito nel muro della casa di Cristoforo de Fugacis dove si dice ‘sota al blot’ e sopra il monte chiamato la Molera il confine con Brusaporto.
Nel 1508 il cavalier Alessandro Colleoni intenta causa contro Donato Guarini di Bagnatica per usurpazione nell’uso dell’acqua della Borgogna
E così via, tra atti e battaglie, minacce o contratti, il territorio bagnatichese partecipa alla storia di Bergamo e del suo circondario.
Taglia pietre di Bagnatica assoldati per la costruzione dei muri bergamaschi e della serenissima, pena la forca per i dissertori, e via discorrendo fino alla spedizione dei mille che vide tra le truppe anche Prospero Brembilla, cittadino di Bagnatica, insignito di medaglie ed onorificenze al valore.
Nel 1884 viene inaugurato il nuovo municipio di Bagnatica e nel 1897 Il comune di Bagnatica passa dal circondario di Treviglio (mandamento di Martinengo) al circondario di Bergamo (mandamento di Trescore).
Nel 1918 arriva in paese la corrente elettrica, nel 1930 l’acqua potabile. Nel 1919 l’adesione di Bagnatica alla Costituzione consorzio Acquedotto Sponda Sinistra del Serio.
Nel 1956 avviene l’ultima e definitiva separazione di Bagnatica da Brusaporto.
I bagnatichesi che si sono distinti per il valore civile i per le arti sono comunque diversi.
Nel 1838 Bagnatica dà i natali a Isaia Marcassoli di Luigi (8 ottobre), ammesso all’istituto musicale Donizetti di Bergamo, dal quale uscirà diplomato in violino: “uno tra i più distinti e rimarchevoli allievi di questa scuola. Valentissimo direttore di orchestra”.
Nel 1999 La Banda Musicale “Gaetano Donizetti” ottiene e realizza una propria sede presso le scuole medie.
Nel 2000 La Banda musicale suona in Piazza San Pietro, in occasione dell’anno Giubilare alla presenza di S.S.
Giovanni Paolo II
Nel 2003 Gemellaggio musicale tra la “Donizetti” e l’ARMONIEMUSIK VADUZ di Vaduz – Liechtenstein
Nel 2005 Gemellaggio musicale tra la “Donizetti” e la C.A.M. Orchestra di Piovene Rocchette (VI) diretta da Gastone Bortoloso
Nel 2009 Gemellaggio musicale tra la “Donizetti” diretta da Pierangelo Gabbiadini e la Premiata Banda di Mariano Comense diretta dal M. Angelo Sormani. Nell’occasione l’Amministrazione Comunale offre al direttore della Donizetti Pierangelo Gabbiadini una targa a ringraziamento per i suoi 37 anni di attività nella Banda musicale.
Di notevole spessore sono anche gli edifici sacri presenti sul territorio: in primo luogo la chiesa parrocchiale che, dedicata a San Giovanni Battista, possiede opere pittoriche di buon pregio.
La prima citazione di una chiesa a Bagnatica risale al 1304, quando negli scritti inerenti il sinodo diocesano si menziona il rettore di questa chiesa, chiamato Raimondo. Dalla nota ecclesiarum fatta redigere nel 1360 da Bernabò Visconti s’apprende che la chiesa di Bagnatica era compresa nella pieve foraniale di Ghisalba. La parrocchia venne eretta il 4 febbraio 1494 dal vescovo Lorenzo Gabrieli.
Grazie alla relazione della visita pastorale del 6 maggio 1555 del vescovo di Bergamo Vittore Soranzo si conosce che la chiesa era dotata di cinque altari. Dai documenti relativi alla visita pastorale del 1575 dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo si viene a sapere che la parrocchiale era dotata di tre altari e che in essa avevano sede la scuola del Santissimo Sacramento e il consorzio della Misericordia.
La consacrazione della chiesa fu impartita dal vescovo Gerolamo Regazzoni nel maggio del 1589. Nell’elenco delle chiese della diocesi di Bergamo scritto dal cancelliere Marenzi nel 1667 si legge che i fedeli erano 350, che la parrocchia di Bagnantica era sempre compresa nel vicariato di Ghisalba e che entro i suoi confini sorgeva, oltre alla parrocchiale di San Giovanni Battista, anche l’oratorio di Santa Maria Maddalena.
L’attuale parrocchiale venne costruita nel 1727 e nel 1872 ingrandita mediante l’edificazione del transetto.
Nel 1926 la chiesa passò dalla vicaria di Ghisalba a quella di Gorlago, e rimase aggregata a quest’ultima anche quando fu ridenominata in vicaria di Trescore Balneario[1]; vi rimase sino all’11 gennaio 1938, giorno in cui entrò a far parte del vicariato di Seriate.
Nel 1963 l’esterno della struttura subì un intervento di restauro. Il 28 giugno 1971 la parrocchiale fu aggregata alla neo-costituita zona pastorale XIV, per poi passare il 27 maggio 1979 al vicariato di Scanzo-Seriate.
La facciata della chiesa è divisa in due registri da una cornice marcapiano: entrambi gli ordini sono tripartiti da quattro lesene. Inoltre, la facciata è caratterizzata da un timpano semicircolare.
Opere di pregio conservate all’interno della chiesa sono episodi della vita di San Giovanni Battista e affreschi raffiguranti scene del martirio del Battista. L’aula conserva la tela di Enea Salmeggia detto il Talpino raffigurante San Giovannino precursore.
Una grande area verde, alberata, con un chiosco e delle amache: l’amministrazione comunale di Bagnatica cambia così il volto di piazza I Maggio, trasformandola in uno spazio dal respiro europeo.
Dopo tanti rinvii e lunghi pensieri su quale potesse essere la soluzione migliore, tra febbraio e marzo sono iniziati i lavori che, una volta terminati, regaleranno a Bagnatica uno spazio innovativo e unico nel panorama lombardo.
Grazie agli alberi la piazza sarà vivibile e ombreggiata, mentre i sostegni in ferro colorati che per settimane hanno incuriosito la cittadinanza serviranno per fissare le amache: al centro un chiosco, la cui gestione sarà affidata tramite bando pubblico.

BAGNATICA

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