ANTEGNATE
Antegnate [anteˈɲ(ː)aːte] ascolta[?·info] (Antegnàt [antɛˈɲat] in dialetto bergamasco) è un comune di 3240 abitanti.
Come molti altri comuni della zona, i primi insediamenti che interessarono il territorio di Antegnate furono quelli di alcune piccole tribù del popolo dei Liguri, seguiti dagli Etruschi prima e dai Galli Cenomani poi.
Tuttavia la prima vera opera di urbanizzazione fu opera dei Romani, che vi istituirono diversi presidi militari data la vicinanza con un importante crocevia di strade che, collegando gli estremi della pianura padana, rendeva la zona particolarmente importante sia dal punto di vista militare che da quello dei trasporti.
Successivamente, a partire dal VI secolo, si ebbe la dominazione dei Longobardi, che restituirono un po’ di pace e tranquillità all’intera zona, dopo innumerevoli incursioni di orde barbariche. Il primo documento scritto che attesta l’esistenza del toponimo Antegnate (di origine latina e derivante dal nome gentilizio “Antiniano”, ovvero appartenente alla Gens Antiniana), risale all’anno 950, quando si fa menzione dell’esistenza di un castrum.
Il livello di antropizzazione del territorio crebbe notevolmente nel periodo medievale, grazie alle migliorate condizioni di vita ed alle innovazioni tecnologiche. Tuttavia il periodo in questione non si rivelò particolarmente positivo dal punto di vista sociale, a causa delle lotte fratricide che si verificavano tra i guelfi e ghibellini.
Nel borgo sorsero quindi numerose costruzioni a scopo difensivo, tra cui torri ed anche un castello, poi ampliato nel XV secolo, del quale oggi rimangono solo alcune tracce della costruzione muraria, visibili lungo il perimetro del centro storico. In ambito feudale notevole era il prestigio ed il potere esercitato dalla famiglia di origine bolognese dei “Bentivoglio” che ebbe in Giovanni II l’elemento di maggior prestigio. Dopo la breve parentesi comunale il potere finì sotto il Ducato di Milano, nelle mani dei Visconti.
Nel XV secolo il potere passò prima nelle mani della Repubblica di Venezia e poi nuovamente ai milanesi: entrambe le dominazioni compirono numerosi interventi volti al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, dissodando terreni e costruendo canali per l’irrigazione. Da allora il paese ha mantenuto una forte connotazione e tradizione rurale, con l’agricoltura attività predominante. Il comune fu inserito nel Contado di Cremona e nella Diocesi di Cremona, segnando per secoli un forte legame amministrativo del tutto diverso dall’attuale, che è invece il frutto della riforma dei confini provinciali voluta da Napoleone.
Il successivo regime austro-ungarico, che venne instaurato nel 1815, dopo la breve parentesi della Repubblica Cisalpina, non riscosse particolare stima nella popolazione di Antegnate, che si rese protagonista di una protesta che consisteva nel boicottaggio del gioco del lotto, i cui proventi terminavano nelle casse austriache. La reazione imperiale fu un assedio del paese che costrinse gli abitanti al pagamento di una forte penale come parziale indennizzo dei mancati proventi. Ciò non fece altro che accrescere il malcontento nei confronti dell’invasore, che sfociò in numerose rivolte nell’intera zona, alle quali il paese contribuì con numerosi volontari, tra cui si distinse Angelo Cattaneo, considerato personaggio importante del Risorgimento italiano. L’annessione al Regno di Sardegna divenuto in seguito Regno d’Italia avvenne nel 1859.
Nel XVI sec. si impose la ricca famiglia dei Bentivoglio che ebbe il privilegio di battere moneta. Nel comune di Antegnate il patriottismo è di casa! Grazie alla propaganda del patriota Luciano Manara, moltissimi antegnatesi aderirono alle idee della Giovine Italia e presero parte ai moti risorgimentali!
Un altro antegnatese celebre fu Francesco Mattusi, intagliatore di grande fama al punto da essere insignito con il titolo di conte e cavaliere dal duca Ferdinando di Parma.
La derivazione dall’Oglio della roggia Antegnata (1349) favorì l’ampliamento delle terre coltivate con conseguente aumento della popolazione. Nel XIV secolo la popolosa parrocchia era retta da due parroci porzionari che si alternavano settimanalmente nel governo spirituale dei fedeli.
Il complesso della chiesa parrocchiale è dedicato a san Michele arcangelo. Alcuni documenti farebbero risalire la costruzione addirittura al IX secolo, tanto da porla tra le costruzioni religiose più antiche della zona. Più volte ristrutturata e riedificata nel corso del XV secolo, è dotata di una torre campanaria che, distaccata dal corpo centrale della costruzione, risale ad un periodo compreso tra il XIII ed il XIV secolo.
All’interno della chiesa si possono trovare opere pittoriche di pregio, tra cui spiccano quelle del Romanino e di Enea Salmeggia.
Fra il 1888 e il 1931 la località era servita da una fermata posta lungo la tranvia Bergamo-Soncino
Santuario della Beata Vergine del Rosario.
La fondazione del Santuario della Beata Vergine del Rosario è legata a un evento miracoloso avvenuto nel 1705.
In quell’anno il borgo di Antegnate venne risparmiato da un terribile saccheggio delle truppe francesi guidate dal duce di Vendome.
Egli infatti era giunto nel borgo per vendicare la morte di un granatiere francese causata dall’antegnatese Cristoforo Marenghi. Mentre il popolo si trovava riunito in preghiera nella chiesa parrocchiale, si racconta che l’edificio fu avvolto da un alone di luce che mise in fuga l’esercito, risparmiando così al borgo il terribile saccheggio.
Fu così che nel 1780, su iniziativa di don Gian Leandro Muoni, si diede inizio alla costruzione dell’edificio che venne collocato alle spalle dell’altare maggiore della Parrocchiale di San Michele.
Esso si sviluppa in posizione sopraelevata, in modo da permettere ai fedeli di osservare la statua della Beata Vergine anche dalla navata. Tutto l’edificio è abbellito con fastosi stucchi e affreschi raffiguranti le storie della Vergine.
Il castello – ricetto
Nel documento dell’anno 950 dove, per la prima volta, viene citato il nome del comune di Antegnate viene menzionato anche il suo castello.
Nel periodo medievale, teatro di continue lotte fra le fazioni guelfe e quelle ghibelline, crebbe il bisogno della popolazione di proteggersi dalle incursioni nemiche. Per questo motivo sorsero numerose costruzioni a scopo difensivo tra cui torri e un castello che venne ampliato nel corso del XV secolo. Del castello oggi rimangono solo alcune tracce di mura e fossato visibili lungo il perimetro del centro storico.
Center Park è il magnifico parco acquatico di Antegnate.
Tre diverse piscine, un’area scivoli e sei zone solarium, circondate da un grande parco verde con aree ristoro dedicate: l’ambiente perfetto per divertirsi con tutta la famiglia in un’atmosfera informale e rilassata.Un unico ingresso con sdraio, lettino e ombrellone inclusi.
Cibo e bevande per tutti i gusti: il bar La Playa, posizionato vicino alla laguna blu, serve food, drink e gelati, La Pineda, nel parco verde, offre patatine fritte, panini e hotdog. Ristò è il ristorante per il pranzo con buffet all you can eat aperto tutto l’anno.
La palestra Vitamina è l’ambiente dedicato a chi vuole tenersi sempre in forma, con attrezzistica completa, corsi fitness di ogni tipo e istruttori professionisti a tua disposizione. Aperta tutto l’anno.
Puoi raggiungere il Comune di Antegnate anche attraverso l’itinerario cicloturistico “Nei borghi della Bassa Bergamasca“, uno dei 14 itinerari del Parco Cicloturistico della Media Pianura Lombarda.