TEMPESTA

LUIGI GRAZIOLI Tempesta

“Mi chiedono: perché tu sei un chimico e scrivi. Io rispondo: scrivo perché sono un chimico”

Primo Levi

INVITO ALLA LETTURA

Una donna misteriosa e dalla molte identità in fuga attraverso una città della pianura padana devastata da un’improbabile quanto furiosa tempesta tropicale. Un uomo che la conosce appena (ma abbastanza da credersene innamorato) che parte alla sua ricerca, prima da solo e poi in compagnia di un ambiguo personaggio, tra sospetti reciproci e imprevisti gesti di solidarietà. Una storia di amore e la nascita di un’amicizia. E insieme l’attraversamento dei pregiudizi, dei luoghi comuni e delle sorprese di una comunità che il disastro scoperchia, narrate da una voce (o più?) non sempre attendibile, che li condivide tutti ma spesso se ne distanzia e li discute, da sola o con ipotetici interlocutori e con gli stessi personaggi, alternando il registro serio a quello ironico, il disincantato al partecipe, in una tonalità di fondo comica che è forse una delle poche forme di serietà ancora rimaste.

 

LUIGI GRAZIOLI, nato a Fara Gera d’Adda, dove vive, nel 1951, ha pubblicato i volumi di racconti: Cosa dicono i morti, Campanotto, 1991; Racconti immobili, Greco&Greco, 1997; Il primo Congresso del Sindacato dei Profeti Viventi, Effigie, 2008; e i romanzi Lampi orizzontali, Greco&Greco, 2004, e Tempesta, Effigie, 2011. Ha diretto dal 1999 al 2020 la rivista “Nuova prosa”; è caporedattore di www.doppiozero.com. Nel 2014 il suo ultimo libro pubblicato in EPUB con Light DRM VISTI DI SCHIENA in omaggio al grande pittore Johannes Vermeer.

 

MIA RECENSIONE

LUIGI GRAZIOLI

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