PRONTUARIO PER GENITORI DI NATIVI DIGITALI
“La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.”
Isaac Asimov
INVITO ALLA LETTURA
Non siamo ai livelli della Norvegia, dove la metà dei bambini tra i tre e i quattro anni usa un tablet e il 25% uno smartphone… In gergo si parla di digital mentoring, un approccio per genitori che intendono proteggere i figli… Le funzioni di parental control consentono ai genitori di scegliere le impostazioni appropriate…. Le nuove generazioni, i nativi digitali, mostrano una naturale familiarità con i mezzi digitali rispetto a noi genitori che siamo immigrati digitali…
GIANLUIGI BONANOMI, giornalista hi-tech ha lavorato per una dozzina d’anni nel campo dell’editoria informatica. E’ direttore della collana «Fai da tech» di Ledizioni. Sul tema della tecnologia ha scritto molti libri, tra cui NAVIGAZIONE FAMILIARE, e questo PRONTUARIO PER GENITORI DI NATIVI DIGITALI. Attualmente si occupa di formazione sui temi della comunicazione digitale.
MIA RECENSIONE
Il gap tecnologico e fisiologico che esisteva tra figli e genitori si è dovuto fortemente ridurre e ha invertito per certi versi i ruoli tra bambini e adulti. Certo non per tutti, molti genitori erano già digitali per mestiere, anche se solo saltuariamente, ma la maggior parte si è dovuta calare nel ruolo di alunno dei propri figli per imparare a farne i genitori in maniera differente. Abbiamo tutti dovuto scaricare piattaforme di connessione e condivisione e, perdipiù, ci siamo divertiti ad usare internet in mille modi. Se siamo riusciti a superare molte difficoltà improvvisamente piombate nelle nostre giornate è grazie al possibile tecnologico, e per questo dobbiamo renderci ancora di più conto che questo è un ambiente che bisogna conoscere sempre meglio, se vogliamo migliorare il nostro vivere e non perdere le occasioni che ne possiamo trarre.
Anch’io che faccio parte di quelli a cui piace l’inchiostro e la carta stampata, non ricordo più da quando non utilizzo una penna, se non per firmare. Io che cerco di usare sempre l’italiano che è la lingua più bella del mondo e che non ho ancora imparato tutta, mi devo rapportare in un mondo in cui l’inglese impera, tant’è che anche in questo articolo, che avrei potuto riempire di termini stranieri ho usato pochissimo le nuove definizioni. Mi sono divertita un mondo a conoscere il nuovo mondo raccontatomi da Gianluigi Bonanomi.