Il taccuino di un Regio Commissario di Pubblica Sicurezza, donato oltre un secolo e mezzo dopo da un ex alunno del Conservatorio cittadino al suo professore, risveglia in questi la curiosità su di una controversa vicenda a tinte fosche, che riguardò il grande Compositore bergamasco. Con l’aiuto di un’ispettrice di Polizia, violinista per vocazione, l’insegnante si trova a dipanare un’intricata matassa, dove quel che sembra, o si vuol far sembrare, è ben altra cosa dalla realtà dei fatti. Una sfida avvincente, in cui si trovano coinvolti due investigatori dilettanti, che lascia loro intravedere in filigrana pagine di storia cittadina, ricca di fasti e d’inquietudini, di intense gioie e di tormenti immani, proprio come quelli dell’esistenza tribolata di Gaetano Donizetti. Un passatempo poliziesco, capace di tradursi in cognizione inaspettata della sofferenza umana, che sprona al gusto coraggioso della lotta, aprendo il cuore al dono della misericordia e dell’oblio..
BERGAMO È FACILE
Raggiungerla, difficile è allontanarsene.
Persino Herman Hesse ne fu estasiato non appena, sceso alla stazione, si trovó di fronte lo spettacolo della vecchia città.
Considero Marco Carminati il migliore dei nostri scrittori di casa. Un linguaggio ricco e curato, colto e d’élite. La capacità di giocare con il nostro patrimonio artistico e culturale intessendovi i intorno romanze e gialli, non solo non sminuendone il ruolo, ma facendoci immediatamente pervenire la consapevolezza delle meraviglie tra cui corriamo distratti dagli impegni e dal lavoro.
Un paesaggio, il nostro, quello bergamasco, che è anche un carattere. La conservazione dello stato di bellezza raggiunta e dell’ordine che non è per niente fine a sé stesso.
Il bergamasco che non sempre brilla per onestà, ma che certamente mostra la dovuta riverenza all’ordine delle cose. Fosse anche solo per la consapevolezza che un arbitrario intervento spesso porta più danni che benefici.
Un ordine arricchito nel tempo da opere magnifiche, sonore, tridimensionali o scenografiche.
Una matrioska di meraviglie è certamente la Chiesa di Santa Maria Maggiore in città alta, dove tra le altre, spicca l’ARMONIA DOLENTE del Vincenzo Vela. Un mausoleo marmoreo, forse il più bello del Vela, che pure al Monumentale di Milano ha dato prova di grandezza.
Fino a qualche tempo fa la domenica vi sostava davanti un anziano professore che gratuitamente a tutti i turisti che vi si soffermavano, soprattutto se bambini, raccontava la storia della sepoltura del decalottato Maestro e descriveva punto punto i particolari che lo scultore aveva voluto donare alla città per commemorare meritoriamente il creatore di armonie e sinfonie preziose.
Sul nostro Gaetano Donizetti il gossip contemporaneo del compositore e odierno ha sempre avuto materia in abbondanza e non solo per le donne che numerose ne hanno apprezzato il fascino e l’intelligenza. Uomo aitante e dai bei tratti, vivace e narcisista.
Ma ancora oggi gli enigmi irrisolti sulla vita e sulla morte del compositore pungolano la curiosità e stimolano la creatività.
Non faccio mai il riassunto del libro nelle recensioni, ma tento di restituirvi il piacere e le sorprese che ho provato nella lettura del testo.
E le piacevoli sorprese con Marco Carminati sono sempre assicurate.
Arricchitevi di racconti e di bellezza, di armonia e di cultura e mai nessuno potrà defraudare il vostro patrimonio.