“Un giorno, dopo aver dominato i venti, le onde, le maree e la gravità, imbriglieremo l’energia dell’amore: e per la seconda volta nella storia del mondo, l’uomo avrà scoperto il fuoco.”
Brian Weiss
INVITO ALLA LETTURA
In un futuro remoto e indefinito la specie umana ha subito una radicale trasformazione. La maggior parte delle persone non è più in grado di vedere né di udire liberamente. I principali sensi hanno solo una mera funzione di utilità, la vista e l’udito servono solo per comunicare e produrre, non trasmettono né emozioni, né piacere. Ma in questa società uniforme ed omologata esistono degli individui che indenni da questa metamorfosi, hanno conservato la capacità di apprezzare la bellezza, l’armonia, di commuoversi ed emozionarsi. Le vicende descritte più che raccontare lo scontro tra fazioni rivali narrano la presa di coscienza da parte di una minoranza della propria diversità e testimoniano la graduale consapevolezza che questa originale condizione offra delle opportunità, insieme alla rivelazione di appartenere ad una comunità, forse piccola, emarginata, ma con delle prerogative uniche rispetto al resto del genere umano. È la storia di una piccola aristocrazia che avrà forse un grande compito, riportare la felicità tra gli esseri umani.
LIONELLO SCALISI , nato ad Erice vive a Bergamo da tanti anni. Laureato in medicina a Pavia, si è sempre cimentato con la scrittura, ma da tempo, e per l’amore per il nostro pianeta, si è ispirato a questa scrittura distopica e fantascientifica. Questo è il suo primo romanzo.
MIA RECENSIONE
AZZERARE LE EMOZIONI
Per rendere gli umani privi di debolezze. È questo l’esperimento letterario compiuto da
Lionello Scalisi.
Medico italiano, nato ad Erice, con radici albanesi, vive da tantissimi anni a Bergamo e probabilmente è stata l’efficienza e l’abnegazione al lavoro dei bergamaschi ad alimentare questa sua fantasia. Un cuore mediterraneo come il suo proiettato in una società in cui l’efficienza impera.
Almeno in teoria, perché come ben sappiamo, il cuore dell’uomo è sempre uguale a sé stesso.
Per creare un mondo perfetto occorre creare l’uomo perfetto? Uomini al potere incorruttibili, classe dirigente scelta sulla base di rigidi parametri etici, la scelta definitiva ed irreversibile di selezionare ARTIFICIALMENTE una specie che fosse priva di tutte quelle caratteristiche che avevano portato l’umanità sull’orlo dell’estinzione. Una popolazione senza sentimenti, senza sensazioni, con i 5 sensi che perdono questo significato diventando 5 semplici strumenti di efficienza e sopravvivenza. Il guardare che non serve più a meravigliarsi, emozionarsi e per sognare, ma occhi che servono solo a vedere cosa fare e dove muoversi.
I profumi o i cattivi odori spariti, le carezze e le effusioni dimenticate nella notte dei tempi. La pelle che è puro rivestimento e non più traghettatore di calore ed amore. Le parole che servono solo a messaggiare notizie utili. La musica inesistente.
Una società in cui vige la REGOLA.
Ma un uomo senza le proprie debolezze, senza gli affetti, senza la tenerezza e senza sogni non è che un automa rigido ed infelice.
Un soldato. Efficace e senza errori.
E allora è davvero necessario eliminare i nostri difetti, e quindi le nostre voluttà, per avere un mondo ideale?
La mia è una risposta da donna, da romantica, da madre, e quindi la mia risposta è no.
Non posso garantire che Dio esista, ma se dovessi incontrarlo al bar, forse gli chiederei più misericordia che perfezione.
Un libro perfetto non ci da risposte, ma ci insinua interrogativi, e dunque Lionello ha scritto un libro perfetto. Distopia, fantascienza, utopia, filosofia ma anche fede. Ho letto in quattrocento pagine la perorazione alla causa umana. L’amore per la poesia e per i sentimenti, senza i quali saremmo morti ancora prima di aver vissuto.
Un testo arrivato dopo una vita con le mani sull’uomo per rendersi conto che l’uomo è un grande sogno. Un sogno Divino.
