“Ci vogliono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un’altra donna per farne un idiota”
CHARLES DICKENS
INVITO ALLA LETTURA
Una saga generazionale, ambientata a Bergamo nel secolo scorso, scatta a partire dalla morte “sorridente” del conte Angelo Salani, scapestrato viveur. Le tragicomiche vicende del nonno e del padre di Angelo precedono un’indagine che il suo amico don Luigi svolge per scoprire quale retroscena si nasconde dietro una bizzarria del testamento. Emergerà, alla fine, una spiazzante sorpresa femminile. Ricco di humour nel trafiggere vizi privati e pubbliche virtù di un piccolo mondo lombardo.
CLAUDIO CALZANA,nato a Bergamo nel 1958, ha insegnato nelle scuole superiori ed è stato titolare di un’impresa nel settore multimediale. Successivamente Direttore dei Progetti Editoriali e Culturali per Sesaab, azienda del settore quotidiani. “Il sorriso del conte” il primo romanzo, nel 2012 è uscito il secondo romanzo, “Esperia“. “Lux”, è stato pubblicato nell’aprile del 2015 da Giunti Editore e nel 2017 esce il suo ultimo lavoro “La Cantante“.
MIA RECENSIONE
2 AGOSTO FESTA DEGLI UOMINI
e allora vi consiglio questo spassosissimo libro letto ieri: Il sorriso del conte.
Cladio Calzana è uno degli autori più sagaci e fini di Bergamo e sono fiera di annunciarvi che sarà presente nella mia rassegna a Boltiere, così sto cercando di prepararmi ad accoglierlo leggendo tutti i suoi scritti e per la ricorrenza di oggi non potevo scegliere libro migliore.
Come diceva Marylin Monroe ‘la donna è la rovina dell’uomo, ma resta il fatto che l’uomo senza la donna è rovinato’. E mentre gli uomini festeggiano la loro festa, gioco di parole voluto, mentre giocano ai loro giochi, mentre si divertono tra un Risiko, un Monopoli, un Cluedo o a fare i funamboli su una corda tirata, il mondo gira e va avanti perché le donne tengono tirata quella corda, permettono ai loro uomini lo svago o le imprese, accolgono e premiano, abbracciano e consolano.
E se gli uomini sono il polo positivo e negativo del circuito, le donne sono i fusibili e la massa a terra che impediscono il blackout e salvano l’intero impianto. La voce narrante di questo racconto è giusto un uomo, sagace e super partes, un sacerdote che tra misericordia e cecità ci racconta gli uomini nelle loro piccolezze, ma non per questo senza strapparci sorrisi e riuscendo persino a farceli amare. Come una madre ama il figlio pur se inetto, una moglie ama il suo uomo pur se infedele, una figlia ama un padre pur se eterno fanciullo. Con lo stesso sguardo divino, con lo stesso amore di chi genera e quindi perdona, non dopo, ma prima ancora dell’errore.
E allora oggi uomini festeggiate il vostro giorno, ma ricordatevi che sono le donne che vi apparecchiano il banchetto e vi concedono le danze. Sono le donne che tengono tesa la corda su cui piroettate. Lasciata morbida la corda, i vostri equilibrismi cadono.