BERGAMASCHI IN VIAGGIO TRA CINQUECENTO E NOVECENTO

MATTEO RABAGLIO E GIOSUE' BONETTI BERGAMASCHI IN VIAGGIO TRA CINQUECENTO E NOVECENTO

“Da quassù la Terra è blu e i confini non si vedono”

Yuri Gagarin

 

INVITO ALLA LETTURA

Bergamaschi in viaggio tra Cinquecento e Novecento narra di quindici itinerari percorsi da pittori, architetti e scultori, musicisti, letterati e professionisti, religiosi e missionari, esploratori avventurosi e giovani di buona famiglia. Per motivi di studio o di lavoro, per urgenza ideale o per desiderio di conoscenza, essi hanno percorso le vie del mondo: dalla Roma dei papi alla nascente democrazia americana, dalle cime delle Ande ai deserti coloniali, dalla Russia zarista alla Cina prerivoluzionaria; e ci hanno lasciato documentazioni diverse – lettere e diari, dipinti e fotografie, testi letterari e documenti tecnico-amministrativi – che mentre ci parlano di luoghi ed esperienze lontane ci testimoniano della forza delle proprie radici, paradigma di tutte le esperienze e di tutti i luoghi. Il viaggio è il tema scelto per celebrare i quarant’anni di Archivio Bergamasco (1979-2019), come  allegoria di un lungo percorso nella storia e nella cultura di Bergamo.

 

 

FABIO GATTI, MATTEO RABAGLIO, GIULIO ORAZIO BRAVI, PATRIZIA IORIO, PIERVALERIANO ANGELINO, BARBARA CATTANEO, GIANLUIGI DELLA VANENTINA, PAOLA PALERMO, SIMONE FACCHINETTI, CESARE FENILI, FRANCESCO INNOCENTI, BARBARA CURTATELLI, SILVIA CAPPONI, EUGENIO GUGLIELMI, MARCELLO EYNARD GIOSUE’ BONETTI. Una squadra di autori di serie A per questa enciclopedia del viaggio

 

MIA RECENSIONE

IL VIAGGIO È LA PIÙ BELLA LEZIONE
Il mio ricordo delle elementari sono le cartine delle regioni d’Italia riprodotte sul quaderno con la mitica carta carbone. Poi alle medie con la più sofisticata carta oleata.
Dapprima le carte orografiche e fisiche dove bisognava mettere in risalto i fiumi e i laghi più importanti e le catene montuose.
Poi quelle politiche con le 100 provincie italiane.
Poi si passava alle cartine demografiche o merceologiche. Ci insegnavano l’utilizzo dei simboli, della leggenda e la riduzione in scala di un territorio.
Ore ed ore passate a ricalcare contorni come ricami da colorare nell’attesa di diventare grandi e muovere passi veri su strade vere.
Il viaggio è sempre stato necessità e desidero dell’uomo, nato nomade non solo per inseguire le prede.
Ad una conferenza di filosofia una signora del pubblico chiese al relatore:
Ma in antichità quando l’uomo cominciò a riflettere, a pensare e a pensarsi?
Mi venne spontanea, essendo seduta accanto a me la donna, la risposta: mezz’ora dopo il pasto.
In effetti l’uomo ha da sempre avuto il pensiero e la curiosità che lo hanno fatto muovere ed esplorare.
Ha da sempre avuto voglia di conoscere e capire.
E noi bergamaschi siamo sempre stati un popolo di viaggiatori per terre e su acque.
In questo volume sono raccontati da 15 ricercatori storici di eccellenza, 15 personaggi pionieri bergamaschi di grande fasto e pregio.
Dai viaggi in Laguna di Giovanni Pelliccioli, da Roma a Lucca con Donato Calvi, ai viaggi di Giacomo Quarenghi e Gaetano Donizetti, o con le visite al basso Po’ di Giovanni Antonio Tadini fino ai viaggi nelle Americhe di Giovanni Antonio Grassi o in Cina di Leone Nani
Mezzo millennio di avventure e scoperte su rotte tracciate da altri o scritte per la prima volta.
Commercio, lavoro, musica, storia, arte…
Impressioni Africane di un nomadismo bergamasco in quel villaggio variegato e spettacolare che è il nostro pianeta.
Una lettura che in questo periodo non può essere un invito a preparare la valigia e la macchina fotografica, ma che sicuramente vi farà ricercare sul web i posti menzionati e scegliere la meta delle vostre prossime gite.
Un viaggio ben pianificato consente di conoscere in anticipo i luoghi dove muoversi con cognizione dei fasti che li hanno resi affascinanti e miliari.
E allora carta e penna, o se preferite Office365, prendete spunti e appunti e preparate il vostro itinerario futuro per le prossime vacanze.
Da Ellelibri potrete ordinare questo e tanto altro.
Cartine e itinerari bergamaschi soprattutto.
Approfittiamo di questo inverno in casa per conoscere noi stessi ed il nostro patrimonio e sapremo viaggiare per il mondo fieri e maestri…
A proposito sapevate che i creoli capoverdiani tifano Atalanta? A Capo Verde i muratori bergamaschi e bresciani hanno edificato i primi villaggi turistici ed hanno creato lo sviluppo economico attuale. Un capoverdiano dovrebbe parlare francese perché è la loro lingua nazionale ed è quella che apprendono a scuola, ma nelle loro strade e nei loro bar parlano solo creolo e italiano e seguono le partite di calcio della nostra Dea in TV.
I bergamaschi sono stati ovunque nel mondo.
Ovunque hanno portato bellezza e progresso, muratori e muraglie.
L’inno nazionale Turco ad esempio è stato composto da Giuseppe Donizetti, fratello di Don Gaetano…
BERGAMASCHI IN VIAGGIO
TRA CINQUECENTO e NOVECENTO
Mandatemi una cartolina!

GIOSUE' BONETTI, MATTEO RABAGLIO

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