UNO DI TROPPO
“Non ci sono altri giorni che questi nostri giorni. Che non mi sia dato di sprecarli, di non sprecare nulla di ciò che sono e di ciò che ho.”
Italo Calvino
INVITO ALLA LETTURA
Fine Ottocento, nell’antico carcere di Sant’Agata, nel cuore di Bergamo Alta, è successa una cosa mai vista. Qualcuno ha scavato una galleria sotto le mura, ma non per evadere: per entrare. L’enigma sconcerta tutti, dall’esasperante direttore al burocratico capo dei secondini fino alle guardie e all’imponente e inutile Procuratore del re. Inutile indagare fra i detenuti e le suore del reparto femminile: nessuno sa niente. Ma all’improvviso tra i detenuti si verifica un omicidio, poi un secondo. L’indagine si allarga tra filande, assassini e portinaie fino a scoprire una brutta vicenda rimasta sepolta da anni. E a risolverla toccherà all’improbabile coppia di investigatori, Nino e Fendo.
FABIO PARAVISI, giornalista al Corriere della Sera, fresco di consegna alla casa editrice del terzo ‘giallo storico’ ambientato in una Bergamo di un mucchio di anni fa. Fabio da appassionato lettore si è trasformato in un altrettanto appassionato scrittore e nelle pagine si respira storia, umorismo, adrenalina e sembra di respirare anche la polvere delle strade di quegli anni, gli umori e gli amori dei protagonisti, gli odori delle botteghe, del piscio delle pecore, del vento che sbatteva all’alba sul selciato.
MIA RECENSIONE