I CONTRACCOLPI

ANGELO ROMA I Contraccolpi

“Non c’è fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare tra i fantasmi del proprio cuore.”

Francis Scott Fitzgerald

 

INVITO ALLA LETTURA

Marcello Barocchi, figlio dell’ego smisurato di un avido farmacista e di una feroce insegnante di liceo classico, a causa di un’educazione oppressiva cresce mutilato dei due sentimenti adolescenziali più necessari: l’amore e la spensieratezza. Sarà Roberto – un professore universitario, uomo speciale e misterioso che sa scovare nell’ombra la luce degli uomini e leggerne i destini – a fargli conoscere per la prima volta la bellezza scandalosa della sua unicità.

 

ANGELO ROMA  (Brindisi 1969), è scrittore, giornalista, docente universitario di Scrittura creativa e Antropologia della narrazione, ghostwriter e storyteller aziendale. Ha pubblicato la raccolta di poesie L’imperatore di cenere (Genesi, 1999), i saggi In-formare (Franco Angeli, 2005), The Writers Method (Manni, 2010) e i romanzi Il meticcio (PeQuod, 2005), Il barbiere di Ostuni (Àncora, 2007), Confessioni di un egoista (Marco Tropea, 2008), L’angelo ribelle (Marco Tropea, 2010), Ancora più vita (Mondadori, 2015). Sempre nel 2015 esce un suo racconto nell’antologia Gente di Bergamo (Bolis Edizioni), mentre nel 2018 esce il romanzo I contraccolpi per Mondadori Electa.

 

MIA RECENSIONE

MAESTRO
Tutto in un unico sostantivo, unico aggettivo, unico verbo e complemento.
Maestro Angelo Roma!
Ci ho messo un po’ ad Arrivare ad Angelo Roma perché le librerie devono vendere ciò che le case editrici impongono o le mode decretano, e questo libro, come i precedenti di Angelo, non era più in scorta.
Ci ho messo un po’ di tempo ma è stato importante arrivarci.
Angelo, nato a Brindisi nel 1969, si può assolutamente dire Bergamasco di serie A.
Perché ha respirato e vissuto l’aria di Bergamo con l’aggiunta di quel calore umano che solo il Sole meridionale sa dare.
Non tutti sanno e ricordano che Brindisi fù capitale d’Italia. Solo per due giorni, quando i Savoia dovettero abbandonare in fuga il Piemonte e si stabilirono a Brindisi, prima della definitiva resa.
Oggi Brindisi è più che altro una cittadina che ha cavalcato il sogno industriale, un sogno dal quale, delusa, non si è ancora ridestata completamente.
Ma i fasti regali di cui Brindisi ha goduto Angelo li ha davvero tutti dentro di sé.
I CONTRACCOLPI è un romanzo che ti assorbe e ti trascina, come magistrale sceneggiatura di teatro, perché è TEATRO.
Eduardo diceva che il Teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita, Victor Hugo che il Teatro è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco.
Il Teatro ti racconta la verità attraverso la finzione, ogni sera, come fosse la prima sera.
Ogni sera senza capire veramente.
Il Teatro, come il Cinema, la Letteratura e tutte le Arti è folgorazione, luce che rischiara e schianta, fascino della finzione e baratro del vero.
I CONTRACCOLPI è un romanzo che racconta di Teatro e quindi di vita.
Di giullari che, proprio dopo averti fatto ridere per la loro mancanza di serietà e per i loro sguaiati errori, ti gettano, come pasto per avvoltoi, la più cruda delle verità, i più alti insegnamenti.
Verità ed insegnamenti di onestà che ti arrivano, come fulmini a ciel sereno, da un padre bugiardo e traditore, egoista ed immaturo.
E come le migliori lezioni di catechismo ti arrivano, doni preziosi e rari, dai peggiori peccatori, come il padre di Marcello. Così le peggiori delle bugie son servite da chi sostiene impalcature di ostentato perbenismo e fintissime verità.
E allora dove sta la Vera Verità? il vero bene? il vero male?
Chi è più Reale?
Chi si atteggia a puritano e difende ad OGNI costo le apparenze, o chi si abbandona alle proprie debolezze e si tuffa nei meandri della propria anima, anche quelli più oscuri?
Del resto, il fuoco ed il gelo che risiedono dentro di noi alla fine emergeranno.
Alla fine tutto verrà a galla e, soffocato dalla verità, galleggerà cadavere suicida.
Non ci si può nascondere da chi si è.
Puoi fingerti cavallo, ma il tuo raglio ti tradirà, puoi fingerti un umile brocco, ma la tua corsa rivelerà chi sei.
Grande puro sangue ANGELO ROMA, bellissimo cavallo Akhal-Teke (detto “il cavallo celeste”) per eleganza, stile, capacità di sentimento e narrazione.
Abituatevi a leggere libri di qualità, altrimenti avremo una società sempre più piena di muli traditori che vorranno sembrare cavalli da corsa ad ogni costo.

ANGELO ROMA

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