BERGAMO la città delle porte
“Se l’opportunità non bussa, costruisci una porta.”
Milton Berle
INVITO ALLA LETTURA
Nadia, Camilla ed Eleonora sono tre amiche che hanno in comune un amore: quello per Bergamo. Nadia Mangili fa la guida turistica in città, Camilla Marinoni è un’artista (ha esposto anche alla mostra Ti Bergamo alla Gamec), Eleonora Monico è insegnante e traduttrice d’inglese. Per esprimere il loro attaccamento alla città hanno voluto immaginare una guida alternativa, fuori dai canoni delle solite guide, perché lascia trasparire “spudoratamente” tutta la loro passione. Hanno scelto un soggetto molto particolare: le porte. «Porte che come sipari nascondono mondi curiosi, interessanti, avvincenti: sette porte di palazzi, case, chiese, castelli», racconta Camilla Marinoni. «Attraverso le porte ricostruiamo, seguendo un filo immaginario, la storia della nostra città, la nostra identità». Già, ma quali porte? Ne sono state scelte sette che per caratteristiche e particolarità aiutano a spaziare nella storia, offrendo spunti architettonici curiosi e percorsi inusuali per muoversi in direzioni nuove alla scoperta di Bergamo. Ecco le porte scelte: il portone del Museo Donizettiano, la porticina della Rocca, la porta della Casa dell’Arciprete, la porta della morte, il Portale dei leoni bianchi della Basilica di S. Maria Maggiore, il portone di Palazzo Terzi e infine la Porta di S. Lorenzo, lungo le Mura.
MIA RECENSIONE