BAMBINA BOROTALCO

TEA GIRARDI Bambina borotalco

“Uno può avere un focolare ardente nell’anima e tuttavia nessuno viene mai a sedervisi accanto. I passanti vedono solo un filo di fumo che si alza dal camino e continuano per la loro strada.”

Vincent Van Gogh

INVITO ALLA LETTURA

Dare un nome alle cose aiuta a mettere ordine nel caos, a delimitare i confini di un universo che altrimenti risulta confuso e indefinito, impossibile da domare. “Disturbo borderline di personalità”. Quando arriva la diagnosi, scritta nero su bianco, a Tea crolla il mondo addosso: tutti quegli anni a pensare che le stranezze del suo carattere, la continua altalena tra entusiasmo e disperazione, le crisi di ansia e di depressione, l’abuso di alcool e farmaci, non avessero una motivazione precisa o fossero comunque imputabili a proprie mancanze o difetti. Dopo la paura iniziale di fronte alla diagnosi, però, si fa strada una luce nuova, quella che deriva dalla consapevolezza e validazione dei propri sentimenti ed emozioni. Come le sue amate montagne che resistono immobili al freddo e alle intemperie, lei – anima bucolica – ha imparato a rimanere salda e robusta di fronte a ogni cambiamento della vita..

 

TEA GIRARDI è nata in Val di Scalve e li vive tra respiri e sogni. Ha 25 ed una vita passata a lottare con sé stessa. Soffre di Disturbo della Personalità Borderline e con coraggio ha trovato il modo di raccontarsi e scrivere il suo libro. 

 

MIA RECENSIONE

SIAMO TUTTI
BAMBINI BOROTALCO
Per voi che cercate la serenità sappiate che dentro di voi risiede una forza innata, autentica e primordiale.
Queste e molte altre parole di incoraggiamento sono quelle con cui conclude il racconto di sé Tea Girardi nel suo libro.
44 pagine che sono il frutto di una vita sospesa nello smarrimento che la sofferenza genera. Una conquista incredibile.
Tea è affetta da DPB
Disturbo della Personalità Borderline.
Un disturbo che ha come predisposizione genetica una grandissima sensibilità, ma che si sviluppa ed esplode laddove il contesto familiare o sociale è ricco di devianze.
Carenza d’affetto o familiari violenti per esempio.
Bambini con l’attitudine ad ammalarsi forse, ma che sarebbero sani e sereni se non avessero dovuto subire familiari mascalzoni o anaffettivi.
Bambini che con l’adolescenza si perdono tra autolesionismo e fuga dalla realtà.
Perché l’adolescenza è la cifra dopo un uguale che segue la somma di traumi e tristezza.
Vedere i genitori tristi per esempio, O vederli passivi nei confronti di violenze
Tea racconta di aver odiato in alcuni momenti più la madre che non si ribellava alle malefatte del marito.
Negli occhi di un bambino che non capisce che i genitori sono reclusi tra mille difficoltà, non solo economiche, vederli apparentemente vigliacchi è motivo scatenante di frustrazione.
Certo poi si cresce e si comprende perché una moglie accetta i tradimenti o l’alcool del marito, o quanto meno ne si prova misericordia
Ma per un figlio, una bambina, un adolescente, questo rappresenta un tradimento alla giustizia ed al benessere della famiglia. Un torto imperdonabile, più del torto stesso.
Ma questo è, appunto, solo un esempio di ciò che può fare ammalare l’anima di bambini che poi adulti non riusciranno quasi più a diventarlo.
Un blocco emotivo della crescita e quindi una vita relazionale disturbata.
A te padre e marito che pensi che vivere in promiscuità sia un tuo legittimo diritto
A te uomo che pensi che la tua violenza ed il tuo egoismo siano un trofeo da esibire al bar
A te donna che generi dei figli cui non sai dare amore, a volte perché non ne hai nemmeno per te
A voi colleghi infami che create lavoratori depressi, a voi amanti che vi infilate nelle famiglie altrui, a voi che il pettegolezzo e la maldicenza riempiono le giornate
Non state esercitando un diritto, state
GENERANDO SOFFERENZA
Per voi che di giorno siete normali e vincenti, ma che di notte spaccate l’arredo urbano, usate stupefacenti e violenza come se fosse un gioco, tradite e picchiate…
I malati siete voi!
Così Tea, dopo essere affondata e risalita ora condivide la sua vita per tendere una mano a chi è ancora lì, in fondo al tunnel. E chiude il racconto con generosità e scrive:
Per voi che guardate le vite degli altri e ci trovate sempre qualcosa di migliore della vostra. Per voi che piangete lacrime amare ma al mattino vi alzate lo stesso, indossate una maschera e affrontate la vita. Per voi che sapete ridere di gusto, che vi emozionate con una parola, un gesto, un sorriso. E allo stesso tempo vi lasciate distruggere da una parola non detta, un gesto non compiuto e un sorriso mancato. Per voi che l’altalena la volevate da piccini, ma ora che la vivete giorno per giorno vorreste solo scendere, perché vi fa venire il mal di testa. Visualizzatevi come se foste il mare.
Agitato a volte in superficie, ma calmo in profondità. Visualizzatevi come una montagna…
Grazie Tea per avere scritto questo piccolo grande libro! Grazie Infinite!

TEA GIRARDI

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