ISOLA DI FONDRA

Isola di Fondra [ˈiːzola diˈfondɾa] (Fundra [ˈfundɾa] in dialetto bergamasco) è un comune sparso di 173 abitanti.
Il comune di Valfondra Inferiore, dato dall’unione di Carona, Branzi, Fondra e Trabuchello e avente sede in Branzi, è menzionato sin da metà Duecento e negli Statuti di Bergamo del 1331. Nel 1595 si divise dando origine ai comuni di Carona, Branzi e Fondra da cui, nel 1639, si staccò Trabuchello diventando comune autonomo.
L’attuale comune di Isola di Fondra venne istituito nel 1927 dall’unione dei comuni di Fondra e Trabuchello.
I primi abitanti della zona pare siano stati i Romani, i quali cominciarono a sfruttare le miniere di rame presenti sul territorio, così come riferito dallo studioso Giovanni Maironi da Ponte:
«in Fondra si reggono ancora grandi tagliamenti aperti nella montagna per cavare il rame al tempo dei Romani»
Anche il toponimo deriverebbe dal latino fundere, che indicherebbe questa attività.
Nel corso del XVI secolo i comuni di Fondra e Trabuchello, dopo essere entrati a far parte della Repubblica di Venezia, furono inseriti nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell’alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi.
In questo periodo si sviluppò ulteriormente l’attività estrattiva, che affiancò al rame anche il ferro (con ben 16 miniere) ed il piombo (due miniere), e conseguentemente anche la lavorazione delle suddette materie prime, con fonderie e fucine per la produzione di chiodi.
Con l’arrivo della dominazione austriaca, il territorio fu soggetto a forti dazi e tasse, che affossarono le esportazioni e fecero cadere in una crisi irreversibile il settore metallurgico.
Il comune di Isola di Fondra comprende le frazioni di Forcella, Foppa, Cornelli, Frage, Piazzola, Isola, Trabuchello, Pusdosso e Via Piana disposte sulle pendici del monte Torcola in posizione molto esposta al sole. La frazione più alta, ed anche la più popolata con 7 abitanti, è il borgo di Pusdosso, posizionata a 1.038 metri di quota. Negli anni cinquanta contava circa 60 abitanti che per motivi di lavoro si sono trasferiti in Francia, ma soprattutto a Sesto San Giovanni (Acciaierie Falck).
Il Borgo di Pusdosso, come le altre frazioni, è dotata di acquedotto, fognature e di corrente elettrica (dal 1975). Non è però raggiunta dalla strada che si ferma poco sotto la frazione di Cornelli, quindi Pusdosso è raggiungibile solo a piedi. La zona del Borgo antico di Pusdosso presenta un certo interesse geologico, soprattutto in considerazione dei giacimenti di ferro e delle vecchie miniere
Molto bella è la posizione geografica di Forcella che, arroccata su un poggio, domina dall’alto il fiume Brembo, la strada provinciale, l’abitato di Fondra, la dirimpettaia Forcella di Bordogna e la cascata, mentre sulla costa a sinistra si dispiegano le altre frazioni.Tra le case di pietra spicca un’abitazione con la facciata affrescata in modo elegante e signorile.
La frazione di Cornelli probabilmente prende il suo nome dal bergamasco “corna”, infatti si trova sopra le rocce che sovrastano Fondra. Anche qui si trovano edifici che risalgono al 1600. Cornelli è caratterizzata da un pianoro dove venivano coltivati segale, granoturco e canapa. Quest’ultima, una volta filata, era utilizzata per la realizzazione di rustiche stoffe
Il borgo antico di Foppa è la frazione che negli ultimi anni ha subito maggiori ristrutturazioni. Sotto i portici vi sono testimonianze di abitazioni risalenti al 1500, anche la chiesetta dedicata a Sant’Agata fu edificata in quel periodo. I boschi intorno alla frazione sono ricchi di castagni i cui frutti un tempo costituivano una risorsa alimentare importante per la popolazione.
La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, situata nella frazione di Fondra , costruita nel 1432 e ristrutturata più volte nei secoli seguenti, custodisce opere di pregio, tra cui spicca un’Annunciazione opera di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, e l’organo Taramelli del 1789. Durante la ristrutturazione della chiesa di Santa Margherita, ubicata nella frazione di Trabuchello, fu trovata una necropoli altomedievale e una fortificazione civile di epoca tardo romana. I ritrovamenti più antichi risalivano finora all’anno mille. Sono venuti alla luce, sulla navata centrale, sei tombe di periodo alto medievale
Meritano menzione anche palazzo Paganoni, a forma di torre ed edificato nel XVIII secolo, ed il coevo ponte sul Brembo, con un’arcata a parabola.
Lo spettacolo della cascata di Val Fondra, che con i suoi circa 500 metri di dislivello è la più alta d’Italia. La sua strapotenza idrica viene lasciata però “sfogare” solo in determinati periodi dell’anno: l’apertura al pubblico è infatti variabile, determinata a seconda del procedere dei lavori alla centrale Enel di Moio de’ Calvi. La cascata è di origine artificiale. Il suo dislivello parte dai 1.000 metri di Baresi di Roncobello, per poi scendere ed arrivare a 600 metri del fiume Brembo: un vero e proprio record, che si può avere la fortuna di ammirare addirittura a pochi metri di distanza, così vicina che la sua acqua bagna la strada provinciale fra Valnegra e Fondra
Antiche vie di comunicazione
Anticamente la strada di collegamento della Valfondra (un ramo della Via del Ferro) con la Piana di Lenna e con la via Mercatorum, era una mulattiera che saliva dall’attuale Lago di Moio fino a Bordogna. Qui, in frazione Forcella, superava il passo per poi transitare nel centro di Fondra in riva sinistra e scavalcare il Brembo alcune centinaia di metri a monte dell’abitato su una passerella che nel 1715 venne sostituita da un manufatto di pietra, in stile romano , chiamato il Ponte dei Canali. La strada poi proseguiva per Trabuchello e per tutti gli altri centri della Valfondra e si collegava con quegli itinerari che attraverso i passi delle Orobie (Tartano, Venina e Publino) portavano in Valtellina. Nel 1834, ad opera degli austriaci venne costruita una carreggiabile tra Lenna e Branzi che correva sulla destra orografica della valle. La realizzazione della nuova strada e la costruzione di un ponte nel centro di Fondra (1805) portarono all’abbandono del Ponte dei Canali che fu presto soggetto a degrado. Nel 1998 il ponte e’ stato restaurato con il ripristino delle spallette.
Tra una camminata e l’altra potrete notare le barriere frangivento, a protezione di questo microcosmo, e si sa che l’aria di montagna mette appetito. Polenta taragna e formaggi qui sono di casa.
Azienda Agricola
CATTANEO di PAGANONI GIACOMO
Via Chiesa – 24010 Isola di Fondra BG
Cell. 3497894877 – Mail: martaruffi@libero.it
Paganini è uno dei maggiori produttori del Formai de Mut Prodotto tipico dell’alta Val Brembana.
L’azienda, a conduzione familiare, è situata a Isola di Fondra. Allevatori e produttori di formaggi tipici da più generazioni, attualmente la conta circa 50 capi per la maggior parte di Razza Bruna.

FONDRA, ISOLA DI FONDRA

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