Cuori solitari

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SOLO I LUOGHI salverei di questo film del 1970

Una bellissima Senta Berger ed un già decadentista, seppur non ancora del tutto sfacciato, Ugo Tognazzi.

La trama ed i contenuti li definirei squallidi, se non fosse che a distanza di 50anni certi ardori fanno ormai sorridere.

Un film pervaso dal maschilismo borghese che ci tiene a figurare quale moderno e avanguardista manifesto dell’intrepido maschio latino, italiano.

La storia è quella di una ricca coppia sposata da 8anni, ricca ma senza prole, che si annoia tra gli agi ed il perbenismo di facciata.

Ecco che quindi il marito tenta di sdoganare i propri desideri come leciti, coinvolgendo la consorte per non dover fare i conti con i poco credibili sensi di colpa. Uomo danaroso, abituato ad un alto tenore di vita, cerca nella trasgressione un divertimento che in fondo non riesce comunque a trovare.

Con la sola magra consolazione di aver provato esperienze concesse solo ai facoltosi.

Il risultato di questa degenerato passatempo sarà solamente un rapporto di coppia esaurito e la perdita quasi totale di stima da parte della moglie.

Una moglie per altro nemmeno tanto colta ed in grado di difendere quella integrità cui tanto era affezionata. Senza nemmeno troppa convinzione né valori.

Insomma un film inguardabile.

Se non fosse che è stato girato tra Bergamo ed il Lago di Como, ed è un documento cinematografico di luoghi, automobili e costume.

I luoghi sono autentici di cinquant’anni fa e per questo molto bello rivedere come erano

La villa in cui ‘risiede’ la coppia si trova in città alta, precisamente in Via Cavagnis

Il negozio di moquette di cui il protagonista è il titolare si trova in Via Gombito ed in Via Arena, sempre in città alta, avviene un dialogo tra la coppia che riassume tutta la degradante vicenda.

Si vede tutta l’ipocrisia della ricca borghesia bigotta della ‘Bergamo bene’ all’interno della Chiesa di S. Agostino e sul prato esterno si assiste ad una manifestazione per l’emancipazione che oggi fa sorridere, perché chi fece davvero quelle lotte all’epoca, non era così goffo, ma più determinato e reazionario.

Poi c’è una bellissima ripresa in Via Locatelli al Palazzo delle Poste con i suoi gradoni ed il portone a vetrata della torre con l’orologio.

Si ammirano molto bene gli interni e gli esterni di altre case con arredamenti di vario stile, compreso l’allora moderna formica e le carte da parati coloratissime.

Infine due bellissime location in provincia

La Villa in Via Roma a Zanica ed il Palazzo Visconti di Brignano Gera d’Adda.

I gusti non si discutono, certamente, ma questo film è molto più che trash, e ipocritamente moderno, però è un viaggio a ritroso nel tempo che può soddisfare gli appassionati di vintage e di auto

 

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