AZZANO SAN PAOLO
Azzano San Paolo /aʦˈʦano samˈpaolo/(Sà [ˈsa] in dialetto bergamasco) è un comune di 7546 abitanti
Le origini risalgono all’epoca della dominazione romana ed il toponimo, secondo molti studiosi, deriva da un nobile possidente di quel periodo storico, tale Attius.
La prima citazione nota risale all’875, in un testamento nel quale è citato come testimone un certo Agemundi de Aciano.
Si susseguirono poi le dominazioni dei Longobardi e del Sacro Romano Impero, fino ad arrivare al medioevo, epoca in cui il borgo venne interessato da notevoli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Questo a causa del fatto che il paese era considerato un avamposto della città, tanto che vi vennero costruite numerose fortificazioni a scopo difensivo, tra cui torri ed un castello.
Il fatto forse più significativo di tutta la storia del paese avvenne il 20 febbraio 1083, quando il conte Alberto, figlio di Arduino III, permise ai servi della gleba di appropriarsi di case, terreni ed ogni tipo di bene. Questo evento, riportato da documenti ufficiali, anticipò di quasi sette secoli le conquiste democratiche verso gli schiavi, avvenute in Europa soltanto a partire dal XVIII secolo.
La prima menzione di un parroco ad Azzano è in un documento del 1568 ed è legata alla pieve di Seriate.
Le successive epoche videro alternarsi la repubblica di Venezia, che contribuì a rasserenare le liti sociali del periodo medievale, alla Repubblica Cisalpina, a cui subentrò la dominazione austriaca, per poi essere definitivamente annesso, nel 1859, nel Regno d’Italia.
Nel 1896 fu fondato il monastero delle monache domenicane da alcune religiose provenienti dal monastero Matris Domini di Bergamo, adattando un’antica villa di campagna e una filanda dei conti Morlani.
Da sempre piccolo villaggio di contadini alle porte di Bergamo, ha mantenuto questa sua vocazione agricola fino al termine del secondo dopoguerra. Con l’industrializzazione degli anni sessanta e settanta l’economia del paese si è diversificata, la popolazione da allora è triplicata e il processo di espansione è ancora in atto perché la vicinanza alla città ne fa una zona idonea all’insediamento.
Il nucleo più antico del paese si trova nella zona della chiesa vecchia ed è chiamato ancor oggi “castello”.
Il presbiterio e parte della navata centrale della chiesa di San Paolo esistevano già nel XV secolo; nel 1705 la navata centrale fu allungata e rifatta in forme barocche, ma solo nel 1886 furono aggiunte le navate laterali su progetto dell’architetto Antonio Piccinelli. Il campanile, staccato dalla chiesa, fu costruito nel 1731. La volta della navata centrale è affrescata con scene della vita di San Paolo, l’abside è decorata con affreschi tra cui ne spiccano due attribuiti ad Antonio Cifrondi: un’ultima cena molto ben conservata e un Sacrificio di Melchisedec, gravemente danneggiato dall’umidità.